[ Giulio@Linux ] [url=http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=4850959#p4850959][img]http://forum.ubuntu-it.org/images/icons/icona-cita.gif[/img][/url] ha scritto:
Esistono prese telefoniche principali (quella a cui arriva il doppino dall'esterno) e quelle secondarie (quelle a cui dalla principale viene diramato il segnale in tutta casa). Più è lungo il cammino che il segnale deve percorrere e più sarà attenuato quando misurato e/o utilizzato alla presa, e quindi le prestazioni saranno ridotte. Questo è ancora più vero per la fibra che, da quel che ho capito, nel tratto in rame dalla cabina a casa usa frequenze superiori al classico segnale ADSL, quindi l'attenuazione è ancora maggiore. Usando una presa secondaria si allunga il cammino del segnale, e quindi l'attenuazione, e quindi le prestazioni.
Questo è vero se per arrivare da una presa all'altra dovessi prendere la macchina... Ma in una casa da 200m² che vuoi che siano 15m di doppino per arrivare da una presa principale ad una secondaria...
Naturalmente parliamo di cavo twistato (e non maltrattato) per reti telefoniche, corretta impedenza e in buono stato di ossidazione (aggiungerei anche in rame, visto che ultimamente si trova cavo telefonico color rame fuori, che è semplicemente metallo più povero placcato in rame), non infilato dentro canaline insieme a cavi di bassa tensione (nelle abitazioni normali 230V) dell'impianto elettrico.
Su ADSL~ADSL2+ la differenza (strumentopolo dei tecnici TIM alla mano) è praticamente nulla se non entrano in gioco altri fattori, come ad esempio la percorrenza parallela ad una canalina che alimenta un carico più importante (parliamo di abitazioni) per l'intera tratta.
Per la fibra (se così vogliamo chiamarla) l'uso della prima presa è quasi necessario.
Il tecnico attacca il cavo che viene da fuori all'ingresso telefonico del router e il cavo che parte verso le prese ad un'uscita telefonica del router, in modo da non stravolgere l'abitante della casa, eventuali telefoni sparsi per casa continueranno a funzionare senza fare interventi.
Per spostarsi su una presa diversa da quella di arrivo dovrebbe passare un secondo doppino, il cavo in arrivo non può usarlo (in realtà si potrebbe, ma il tecnico TIM non può e non vuole saperlo) per alimentare le prese precedenti con le uscite telefono del router, dovrebbe infilare un ulteriore cavo e tornare indietro.
In più è vero che salendo di frequenza le perdite possono diventare davvero importanti sul doppino da 0.5mm² che c'è negli appartamenti, ma con l'ADSL~ADSL2+ la cosa è totalmente trascurabile, quando magari invece non lo è con soluzioni più moderne (le schede tecniche dei cavi, nei siti dei produttori, dovrebbero riportare la tabella con le varie frequenze e il valore di attenuazione in decibel ogni 100m alla determinata frequenza, ma non è che 15m siano 15/100 esatti, se il produttore è serio una tratta così corta dovrebbero corrispondere massimo a 10/100~12/100).
Ci vorrebbero due conoscenti in un condominio, distanti una 15ina di metri e con queste nuove DSL, per conoscere all'atto pratico le differenze, che presumo ci siano, a differenza della tradizionali ADSL (dove prima di arrivare a casa il segnale è passato per un paio di kilometri di linee risalenti alla seconda guerra mondiale, esposte a qualsiasi tipo di intemperia, quindi disastrate).