Cosa manca a Linux per competere?
- cristian_c
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Re: Cosa manca a Linux per competere?
@borgio3,
capisco ciò che scrivi, ma sono convinto che se scelgo gli additivi, il sapore sarà sempre più simile a quello di microsoft o apple, e quindi verrà ridotta la biodiversità che tanto amiamo
capisco ciò che scrivi, ma sono convinto che se scelgo gli additivi, il sapore sarà sempre più simile a quello di microsoft o apple, e quindi verrà ridotta la biodiversità che tanto amiamo
- borgio3
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Re: Cosa manca a Linux per competere?
Si può essere, ma se ti convienre quel sapore, scegli quello. A me non piace e non mangio quella roba li.
Linux non è privo di nulla per essere il sistema di tutti, sono i tutti che sono privi di discernimento. Non ci si può fare nulla.
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Sii sempre come il mare, che infrangendosi contro gli scogli, trova sempre la forza di riprovarci!
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Re: Cosa manca a Linux per competere?
hai ragione, ma dico purtroppo; perchè questo aspetto lo si vede in molti altri ambiti.streetcross » [url=http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=4195648#p4195648]mercoledì 26 settembre 2012, 19:17[/url] ha scritto:Non per sembrare sempre il pessimista di turno ma hai appena detto una frase che per il 70% degli utenti di questo forum (e quindi "interessati") risulta incomprensibile, figurati per le masse E stiamo parlando delle basi più infime, chiamare le cose per nome, cosa che la gente non sa fare, leggi i titoli dei tread «Ubunto Linus non funziona» (nel migliore dei casi, spesso Ubuntolo non viene citato, è solo linus GNU?!?!?!? ) e dimmi se non ho ragionewoodcutter » [url=http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=4195557#p4195557]oggi, 17:30[/url] ha scritto:altrimenti tanto vale chiamare Ubuntu un sistema Linux e non Gnu.
come dice Igor Righetti, conduttore del "Comunicattivo", l'ignoranza fa più male della cattiveria.
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Re: Cosa manca a Linux per competere?
un piccolo off topic.
io considero la cosa più importante i formati liberi ed aperti, più che il software in sè.
credo che la cosa fondamentale sia l'uso di formati ed estensioni per i file liberi e standardizzati: poi, la creazioni del file stesso può avvenire col software che volete, purchè sia garantita l'interoperabilità e l'accesso al file stesso.
per esempio, nell'assurdo che il formato .odf fosse riconosciuto come ufficiale ed universalmente accettato per il foglio elettronico, che l'utente sia libero di scriverlo con l'editor preferito.
con Office, con Libreoffice, purchè se inizio a scriverlo su un programma, possa continuare a farlo sull'altro senza problemi.
continuando nell'assurdo che su Linux sia disponibile qualunque software, l'utente sceglierebbe ciò che più gli aggrada, proprietario o no, commerciale o no; ciò con cui si trova meglio.
cosi sarebbe una spinta concorrenziale molto forte, se venisse giudicato un software in base alle funzionalità, e non protetto da vincoli come l'esclusiva di uso di un formato.
questo implica però un minimo conoscenza: il discorso della scelta ritorna di prepotenza.
scelgo come editor di testo Office perchè lo uso già su Windows, oppure perchè lo trovo più comodo di qualunque altro?
o viceversa, uso Libreoffice anche su Windows?
se poi voglio scrivere un file di testo in .doc, perfetto, ma sarò conscio del fatto che potrò aprirlo solo con Office.
e via dicendo per gli altri tipi di file.
fine del mondo immaginario.
nel mondo reale, è impossibile la disponibilità di qualunque software in forma libera: motivi di concorrenza, di controllo delle posizioni di mercato; lo stesso per alcuni tipi di file: se compro una sistema di acquisizione dati es. per un circuito elettrico, avrà il suo bel formato proprietario per l'archiviazione, e il suo bel software per la lettura di questi, è naturale.
ma per i file di "uso comune", garantire degli standard aperti su cui si opera con il software desiderato, sarebbe una bella cosa.
io considero la cosa più importante i formati liberi ed aperti, più che il software in sè.
credo che la cosa fondamentale sia l'uso di formati ed estensioni per i file liberi e standardizzati: poi, la creazioni del file stesso può avvenire col software che volete, purchè sia garantita l'interoperabilità e l'accesso al file stesso.
per esempio, nell'assurdo che il formato .odf fosse riconosciuto come ufficiale ed universalmente accettato per il foglio elettronico, che l'utente sia libero di scriverlo con l'editor preferito.
con Office, con Libreoffice, purchè se inizio a scriverlo su un programma, possa continuare a farlo sull'altro senza problemi.
continuando nell'assurdo che su Linux sia disponibile qualunque software, l'utente sceglierebbe ciò che più gli aggrada, proprietario o no, commerciale o no; ciò con cui si trova meglio.
cosi sarebbe una spinta concorrenziale molto forte, se venisse giudicato un software in base alle funzionalità, e non protetto da vincoli come l'esclusiva di uso di un formato.
questo implica però un minimo conoscenza: il discorso della scelta ritorna di prepotenza.
scelgo come editor di testo Office perchè lo uso già su Windows, oppure perchè lo trovo più comodo di qualunque altro?
o viceversa, uso Libreoffice anche su Windows?
se poi voglio scrivere un file di testo in .doc, perfetto, ma sarò conscio del fatto che potrò aprirlo solo con Office.
e via dicendo per gli altri tipi di file.
fine del mondo immaginario.
nel mondo reale, è impossibile la disponibilità di qualunque software in forma libera: motivi di concorrenza, di controllo delle posizioni di mercato; lo stesso per alcuni tipi di file: se compro una sistema di acquisizione dati es. per un circuito elettrico, avrà il suo bel formato proprietario per l'archiviazione, e il suo bel software per la lettura di questi, è naturale.
ma per i file di "uso comune", garantire degli standard aperti su cui si opera con il software desiderato, sarebbe una bella cosa.
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Re: Cosa manca a Linux per competere?
questa andava postata ne L'angolo delle barzellette e degli indovinelliDebianizzato » [url=http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=4196941#p4196941]4 minuti fa[/url] ha scritto:Questa perfezione : http://postimage.org/image/qx41y8ran/
emozionante!
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Re: Cosa manca a Linux per competere?
Aspetta, pero' una cosa e' "formato proprietario", una cosa e' "aperto".woodcutter » [url=http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=4196256#p4196256]ieri, 15:53[/url] ha scritto: nel mondo reale, è impossibile la disponibilità di qualunque software in forma libera: motivi di concorrenza, di controllo delle posizioni di mercato; lo stesso per alcuni tipi di file: se compro una sistema di acquisizione dati es. per un circuito elettrico, avrà il suo bel formato proprietario per l'archiviazione, e il suo bel software per la lettura di questi, è naturale.
ma per i file di "uso comune", garantire degli standard aperti su cui si opera con il software desiderato, sarebbe una bella cosa.
io posso decidere di creare un mio formato perche' la mia applicazione per essere efficiente richiede questo. Pero' questo non mi obbliga a tenerlo segreto. A meno che non sia proprio il formato l'oggetto dell'idea che voglio vendere, ovviamente.
Anzi, normalmente l'apertura e l'intercambiabilita', sono punti di forza di un software in un mercato libero.
RIguardo al software opensource, credo che o ne sei dentro o ne sei fuori. Come tutto ha lo svantaggio che il tuo lavoro puo' venire sfruttato anche dalla concorrenza, ma ha il vantaggio che anche tu puoi sfruttare la concorrenza!!!
Io credo che l'opensoruce sia un incredibile acceleratore di svilupo di tecnologia software, proprio perche' due concorrenti non lavorano parallelamente a risolvere lo stesso problema, ma paradossalmente si aiutano a vicenda.
E quind credo che piu' che l'opensource si diffonde, piu' chi non aderisce rischia di rimanere indietro.
Se non erro esistono software nati come chiusi, che ad un certo punto sono diventati opensource.
Re: Cosa manca a Linux per competere?
In effetti se le specifiche di DOCX e XLSX fosserò aperte e pubbliche, programmi come LibreOffice e Open Office li leggerebbero meglio e potremmo usare dei benefici di quei formati anche su altre piattaforme e software open. Anzi così magari avrei le Macro VBA riconosciute anche da LibreOffice e non sarei più costretto ad usare Microsoft Office per lavoroAspetta, pero' una cosa e' "formato proprietario", una cosa e' "aperto".
io posso decidere di creare un mio formato perche' la mia applicazione per essere efficiente richiede questo. Pero' questo non mi obbliga a tenerlo segreto. A meno che non sia proprio il formato l'oggetto dell'idea che voglio vendere, ovviamente.
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Re: Cosa manca a Linux per competere?
Credo che le macro non siano solo un problema di formato.. c'è proprio il motore VBA che andrebbe replicato.. un gran bel lavoro da fare, e non è detta che i brevetti lo permettano.
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Re: Cosa manca a Linux per competere?
Mi ha mosso l'intestino. Emozionante!Debianizzato » [url=http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=4196941#p4196941]oggi, 11:03[/url] ha scritto:Questa perfezione : http://postimage.org/image/qx41y8ran/
emozionante!
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Re: Cosa manca a Linux per competere?
la macchina che uso a lavoro , ma è in network (ho solo il monitor ,tastiera e mouse) e privilegi standard. Non posso nemmeno installare chrome haha...Devo tenere Ie (che reputo inferiore nell'integrazione coi servizi google e privo di alcune funzionalità).
Giusto da oggi ho deciso di portare il mio pc e di attaccarmi al cavo ethernet .
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Re: Cosa manca a Linux per competere?
secondo me linux non compete perchè nessuno si prende l'impegno di masterizzare e installare linux su computer che hanno già windows o apple,e il motivo è anche che un sacco di gente non lo conosce neanche e perciò bisogna fare molta pubblicità al pinguino open-source.....
saluti
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Re: Cosa manca a Linux per competere?
La gente non lo conosce perchè non è interessata ad altro e occorre guardarsi bene dal farglielo sapere che esiste una lternativa.iLOVEubuntu21 » [url=http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=4197908#p4197908]oggi, 14:04[/url] ha scritto:secondo me linux non compete perchè nessuno si prende l'impegno di masterizzare e installare linux su computer che hanno già windows o apple,e il motivo è anche che un sacco di gente non lo conosce neanche e perciò bisogna fare molta pubblicità al pinguino open-source.....
saluti
Se vogliono Linux se lo devono cercare, studiare, installare, imnparare e usare. La pubblicità gonfia solo gli zebedei e riempie il mondo Linux di babbei che credono che Linux risolva i loro problemi di babbeaggine.
Linux è un fatto personale, non commerciale. Per quest'ultimo ci sono già Windows e Apple
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Re: Cosa manca a Linux per competere?
concordissimo
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Re: Cosa manca a Linux per competere?
Pure io.iLOVEubuntu21 » [url=http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=4199120#p4199120]27 minuti fa[/url] ha scritto:concordissimo
Ma quanto è variegato il mondo Linux…
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Re: Cosa manca a Linux per competere?
borgio3 » [url=http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=4198415#p4198415]sabato 29 settembre 2012, 22:06[/url] ha scritto:
La gente non lo conosce perchè non è interessata ad altro e occorre guardarsi bene dal farglielo sapere che esiste una lternativa.
Se vogliono Linux se lo devono cercare, studiare, installare, imnparare e usare. La pubblicità gonfia solo gli zebedei e riempie il mondo Linux di babbei che credono che Linux risolva i loro problemi di babbeaggine.
Linux è un fatto personale, non commerciale. Per quest'ultimo ci sono già Windows e Apple
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Re: Cosa manca a Linux per competere?
driver decenti (la colpa non è di linux in sè), installazione software, programmi commerciali, giochi. Un unico desktop in modo da evitare la deframmentazione per i nuovi arrivati.
Finchè questi elementi non coesisteranno, linux rimane un sistema operativo di nicchia.
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Ubuntu 22.04+nvidia driver+liquorix kernel on PC Desktop: Intel Core i7 4790S, 1ssd 1TB+1hdd 1TB, 16 GB RAM, Nvidia GeForce GTX 1050 Ti.
MXLinux21 Laptop: ThinkPad X1
-Free Julian-
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Re: Cosa manca a Linux per competere?
E' curioso notare come delle caratteristiche che dovrebbero essere oggettive (si parla di informatica, non di filosofia) vengano invece percepite da molti utenti in modo totalmente soggettivo.
A questo punto mi viene da pensare a tre possibilità:
1) Linux non esiste, è una pura invenzione della nostra mente e pertanto la sua esperienza è totalmente soggettiva.
2) Gli utenti non esistono, vivono nella nostra immaginazione e le loro esperienze riportate sono autosuggestioni oniriche oppure una cena particolarmente pesante.
3) Molta gente non capisce nulla (di linux), perché se due persone hanno un'opinione diversa su una cosa oggettiva allora una delle due sbaglia. Tertium non datur.
Ora tutti quanti saremmo propensi a dare la risposta 3, quella più facile, ma vi invito a valutare seriamente la prima o la seconda risposta... o anche tutte e tre contemporaneamente visto che non sono mutuamente esclusive.
A questo punto mi viene da pensare a tre possibilità:
1) Linux non esiste, è una pura invenzione della nostra mente e pertanto la sua esperienza è totalmente soggettiva.
2) Gli utenti non esistono, vivono nella nostra immaginazione e le loro esperienze riportate sono autosuggestioni oniriche oppure una cena particolarmente pesante.
3) Molta gente non capisce nulla (di linux), perché se due persone hanno un'opinione diversa su una cosa oggettiva allora una delle due sbaglia. Tertium non datur.
Ora tutti quanti saremmo propensi a dare la risposta 3, quella più facile, ma vi invito a valutare seriamente la prima o la seconda risposta... o anche tutte e tre contemporaneamente visto che non sono mutuamente esclusive.
any man's death diminishes me, because I am involved in mankind, and therefore never send to know for whom the bell tolls; it tolls for thee. --- John Donne
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Re: Cosa manca a Linux per competere?
Che Linux avesse delle limitazioni era ed è un dato oggettivo (lo si vede e lo si prova nell'uso).
Che queste limitazioni siano state solo parzialmente ridotte, è un dato oggettivo.
Sempre dati oggettivi sono.
L'oggettività nel sapere queste cose è un dovere dell'utente. Se non osserva e non considera questi elementi è un problema oggettivamente e soggettivamente suo, ergo c'è poco da discutere.
Linux, se lo vuoi è così. Se non lo vuoi e vuoi aspettare che diventi qualcos'altro, bene. Ma non si deve venire qui a rompere il cazzo con cose che non stanno ne qui ne la. Ne soggettivamente, ne oggettivamente.
Ciao
Che queste limitazioni siano state solo parzialmente ridotte, è un dato oggettivo.
Sempre dati oggettivi sono.
L'oggettività nel sapere queste cose è un dovere dell'utente. Se non osserva e non considera questi elementi è un problema oggettivamente e soggettivamente suo, ergo c'è poco da discutere.
Linux, se lo vuoi è così. Se non lo vuoi e vuoi aspettare che diventi qualcos'altro, bene. Ma non si deve venire qui a rompere il cazzo con cose che non stanno ne qui ne la. Ne soggettivamente, ne oggettivamente.
Ciao
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Re: Cosa manca a Linux per competere?
Ti stai rivolgendo a me, a qualche altro utente oppure ti incavoli così in generale? Scusa ma mi sfugge il senso della sfuriata.borgio3 » [url=http://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=4201471#p4201471]11 minuti fa[/url] ha scritto:Linux, se lo vuoi è così. Se non lo vuoi e vuoi aspettare che diventi qualcos'altro, bene. Ma non si deve venire qui a rompere il c***o con cose che non stanno ne qui ne la.
Io mi riferivo al fatto che è curioso vedere come l'esperienza di una cosa oggettiva (un sistema informatico) sia assolutamente soggettiva.
Ad esempio io non ho mai sperimentato la mancanza di drivers, anzi! Devo dire che ormai da anni linux riconosce tutto out-of-the-box. Sarà perché compro hardware normale e un po' caso, senza andare a cercare quelle periferiche specifiche che non funzionano su linux.
L'altra cosa è che non ho mai sperimentato le "limitazioni" di linux, visto che l'interfaccia così versatile semmai mi fa rendere conto delle limitazioni di altri SO. Devo dire che ci sono un mare di cose che non potrei fare su windows ma che posso facilmente eseguire su linux. Tra l'altro le limitazioni di linux sono la tua fantasia, in quanto essendo opensource se manca una funzionalità hai solo da scriverla. Se la tua risposta è "non so programmare" allora la limitazione è tua, non di linux (e non c'è nulla di male, beninteso).
Un'altro utente infine lamentava il fatto che le molteplici interfacce siano una limitazione per linux, il che mi sembra sinceramente così paradossale da non necessitare commenti.
Tutto questo per dire che queste critiche mi sembrano talmente discrepanti da essere a malapena intelleggibili: di che stiamo parlando? Parliamo dello stesso SO?
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