bigo72 ha scritto: Non sono io a dirlo, ma un autorevole
Ed è 1... altri che si sono espressi in tal senso?
Moderatore: Consiglio di Ubuntu-it
bigo72 ha scritto: Non sono io a dirlo, ma un autorevole
Quotodavey ha scritto:
E' importante notare quanti thread si aprono per misurare quanto ubuntu.it è un "punto di riferimento". Poi ripeto, e taccio per sempre (non è vero), che non credo che una comunità come questa debba "tenersi" o "non lasciar scappare" qualcuno. E' il singolo individuo che decide cosa fare del suo nickname! Tutti utili nessuno indispensabile, con un po' di pazienza arriverà chi è esperto come e più degli 'utenti esperti' del passato; se non arriveranno, si formeranno! (ammesso e non concesso che non ce ne siano già!); quando un utente non riceve un aiuto, se si sbatte e risolve il problema da solo, poi aiuterà chi avrà in futuro il medesimo problema.
Aiutati che il ciel t'aiuta...bigo72 ha scritto: Si, si, certo, parole sante, peccato che sia sempre più difficile trovare help qualificato qui dentro.
Con le belle parole ed i nobili intenti, purtroppo, non si compilano moduli di schede WiFi o video-intel (bastarde!), o meglio, non SOLO con belle parole e nobili intenti.
Questa cosa del "volemose BBene, che semo tutti uguali, fratello" può andar bene fino ad un certo punto e ubuntu-it riesce benissimo nell'attività del "volemose BBene", peccato che sia un forum di supporto e che sia proprio nel supporto che è carente, perchè se c'è un esperto di quelli veri, dopo qualche mese sparisce o di sua iniziativa o perchè viene potato
Se un bambino di una classe scolastica viene bocciato è perchè non ha studiato, ma se 25 bambini vengono bocciati ... beh ... io mi volterei a guardare la maestra con un certo sospetto ...
risposta troppo generalista e superficiale, se mi consenti. Seguo il forum da un bel pò e di utenti preparati ne ho visti: e dopo qualche mese di permanenza non ho visto questo esodo che paventi; inoltre, i cervelli non sono stati potati: la preparazione tecnica, IMHO deve andare di pari passo con la condivisione, nel pieno spirito di Ubuntu e di tutto quello che significa; quando l'arroganza, la presunzione, l'egocentrismo senza freni, il ritenersi sopra le regole soppianta l'umiltà che dovrebbe derivare dalla conoscenza, gli equilibri in una comunità che si è data delle regole inevitabilmente si rompono. La superbia è una brutta bestia.bigo72 ha scritto: Si, si, certo, parole sante, peccato che sia sempre più difficile trovare help qualificato qui dentro.
Con le belle parole ed i nobili intenti, purtroppo, non si compilano moduli di schede WiFi o video-intel (bastarde!), o meglio, non SOLO con belle parole e nobili intenti.
Questa cosa del "volemose BBene, che semo tutti uguali, fratello" può andar bene fino ad un certo punto e ubuntu-it riesce benissimo nell'attività del "volemose BBene", peccato che sia un forum di supporto e che sia proprio nel supporto che è carente, perchè se c'è un esperto di quelli veri, dopo qualche mese sparisce o di sua iniziativa o perchè viene potato
Se un bambino di una classe scolastica viene bocciato è perchè non ha studiato, ma se 25 bambini vengono bocciati ... beh ... io mi volterei a guardare la maestra con un certo sospetto ...
Vedi già in queste poche parole le opinioni sono discordanti: hai 14 messaggi nelle sezioni tecniche ed il fatto che tu sostenga di esserti fatto "delle grasse risate" implica l'argomentazione implicita che "tu ne sappia". Ciò può solo voler dire che nel forum tu non dai supporto, nonostante sia in grado. E come fai allora a fare la morale agli altri? Rimboccati piuttosto le maniche e dai il tuo contributo ... (ovviamente non te lo sto dicendo in modo polemico, non fraintendermi)bigo72 ha scritto: Ti sarebbe bastato un click per vedere che seguo il forum da più tempo di te e ne ho lurkate di tutti i colori (non credo faccia perte di nessun regolamento occulto la regola che impone di postare), qui e su irc, come osservatore attento non ho mai perso un post, spesso facendomi grasse risate.
Anche questa è solo una tua opinione: uno degli obiettivi di ubuntu è sconfiggere quella mentalità utilitaristica che non permette alle persone di avere un approccio più generale dei problemi. Tutto è collegato e se si pensa solo a tirar l'acqua al proprio mulino la comunità non cresce, o peggio, prende la stessa forma della propria antitesi.Arroganza ed egocentrismo "ben vengano se servono a far girare il cubazzo di Compiz" [citazione], se pongo un problema e mi si risponde sgarbatamente, ma con la soluzione, io copincollo la soluzione e ringrazio pure, sai che m'importa di avere un buon rapporto umano con chi mi ha aiutato? Non devo mica sposarmelo. E' un forum di supporto, mica l'azione cattolica o il corso di ballo
In pieno spirito Ubuntu ... se si badasse meno al lato "educativo" di questa cosiddetta comunità e si considerasse il supporto una priorità, anche a costo di sopportare egocentrismo e spocchia di chi crede di essere un dio sol perchè sa scrivere due righe di codice, forse Google porterebbe più spesso qui.
E con questo? Per fortuna ubuntu-it non è l'unica forma di supporto che può avere chi si avvicina o frequenta questo mondo.Prova a cercare "alsa ubuntu" (argomento che ci ha fatto tribolare tutti per anni), i primi due risultati danno blog (almeno allo stato attuale), il terzo riporta ad un thread sul forum riguardante la 8.10 che termina con una domanda di un utente che non ha mai più ricevuto risposta ... meditiamo?
la mia risposta non era certo riferita ad una gara a chi si è iscritto prima sul forum, non me ne importa nulla, ci mancherebbe. Era per rafforzare il concetto che l'esodo di menti eccelse da un paio d'anni a questa parte io non l'ho visto.bigo72 ha scritto: Ti sarebbe bastato un click per vedere che seguo il forum da più tempo di te e ne ho lurkate di tutti i colori (non credo faccia perte di nessun regolamento occulto la regola che impone di postare), qui e su irc, come osservatore attento non ho mai perso un post, spesso facendomi grasse risate.
qui nessuno vuole educare nessuno. Quando parlo dello spirito di Ubuntu, e te l'ho scritto anche sopra, parlo della condivisione della conoscenza, della possibilità di aiutare a progredire chi sceglie di imparare con l'umiltà di chi sa e non ha bisogno di dimostrare nulla. Chi mi dà la soluzione trattandomi senza dignità e senza rispettare il regolamento che ha sottoscritto volontariamente (c'è un pò di incoerenza in questo,no?) per me non è meritevole di considerazione. D'altro canto convengo con te che siamo un forum di supporto e che fornire supporto qualificato sia una priorità indiscutibile. Tu badi al sodo, al nocciolo della questione e tralasci altri dettagli per me fondamentali. E' un punto di vista. Io penso che non vada pesato solo ciò che si dice, ma vada pesato anche il come lo si dice. I super utenti trasudavano così tanta superbia, che non perdevo nemmeno tempo a leggere i loro post, nemmeno laddove avessero inventato un kernel in grado di far levitare il pc. Ma come ti ho scritto anche sopra,IMHO :) e senza malizia o voglia di polemizzare.bigo72 ha scritto: In pieno spirito Ubuntu ... se si badasse meno al lato "educativo" di questa cosiddetta comunità e si considerasse il supporto una priorità, anche a costo di sopportare egocentrismo e spocchia di chi crede di essere un dio sol perchè sa scrivere due righe di codice, forse Google porterebbe più spesso qui.
@kapello: non posso che essere d'accordo. Il livello tecnico deve essere basato secondo me sulla condivisione, laddove l'esperto condivide le sue esperienze e le sue conoscenze, non per erigersi a mentore da idolatrare, ma per far crescere anche l'utente timido appena arrivato che crede che il terminale sia un virus .uno degli obiettivi di ubuntu è sconfiggere quella mentalità utilitaristica che non permette alle persone di avere un approccio più generale dei problemi. Tutto è collegato e se si pensa solo a tirar l'acqua al proprio mulino la comunità non cresce, o peggio, prende la stessa forma della propria antitesi.
Ma come ti permetti? Ovvio che non sai chi e cosa sono e sono perfettamente consapevole del fatto che se linko qualcosa di mio qui dentro il post viene segato e vengo accusato di spam, accusa che anni fa mi ha fatto perdere l'entusiasmo per ubuntu-it, facendomi "mettere in proprio" e condividendo ogni nuova scoperta su altre piattaforme, perchè il gusto della condivisione ce l'ho nel DNA! E non solo per quanto concerne la passione per l'informatica, nella vita condivido tutto!kapello ha scritto: ... Rimboccati piuttosto le maniche e dai il tuo contributo ...
Bravo hai detto bene, non so chi sei e cosa fai. Posso solo controbattere a ciò che scrivi, dicendo come la penso. Ora scopro con piacere, dalle tue parole, che hai dato un buon contributo al mondo open "fuori" dal forum. La mia è una semplice constatazione: che "dentro" il forum non hai fatto altrettanto.bigo72 ha scritto: Ma come ti permetti?
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Mi permetto di rispondere a questo post anche se non è diretto a me: io sono uno di quei 7237 nel mondo che ha installato tempo fa l'immagine per il flybook di un caro amico ; ho letto anche "ubuntu-it violenta" (sempre un po di tempo fa). Emerge chiaramente la tua competenza nel settore che non si quantifica ovviamente nel numero di messaggi postati sul forum. Ti chiedo: ci sono i presupposti giusti, secondo te, affinchè tu ti possa buttare nuovamente nella mischia?bigo72 ha scritto:Ma come ti permetti? Ovvio che non sai chi e cosa sono e sono perfettamente consapevole del fatto che se linko qualcosa di mio qui dentro il post viene segato e vengo accusato di spam, accusa che anni fa mi ha fatto perdere l'entusiasmo per ubuntu-it, facendomi "mettere in proprio" e condividendo ogni nuova scoperta su altre piattaforme, perchè il gusto della condivisione ce l'ho nel DNA! E non solo per quanto concerne la passione per l'informatica, nella vita condivido tutto!kapello ha scritto: ... Rimboccati piuttosto le maniche e dai il tuo contributo ...
Ho reso felici 7237 utilizzatori di Dialogue Flybook in giro per il mondo che hanno scaricato la mia immagine disco ottimizzata per quel portatile, condivido le conoscenze e le scoperte su più di un blog, mio o "in società" con altri, modero in più di un forum, compilo e metto a disposizione, ma che ne sai tu di me?!
Il mio contributo alla comunità italiana è terminato nel momento in cui io stesso sono stato trattato malissimo, prova un po' a googleggiare "ubuntu-it violenta".
Ecco perchè mi faccio delle grasse risate lurkando senza intervenire, ecco perchè joino il canale IRC solo per querare gli amici, ecco perchè un topic come questo mi ha fatto "risvegliare dal letargo", perchè offre a tutti la possibilità di dire la propria, con un confronto civile e corretto, nella speranza che qualcosa cambi ... "in pieno spirito ubuntu"
finalmente una risposta razionale, non basata su piagnistei e ipotesi puramente filo-teoriche.bigo72 ha scritto: Ciò che merita la nostra attenzione, a mio parere (IMHO non lo scriverò mai, siamo italiani :-) ), è la domanda "E' possibile che chi installa Ubuntu debba necessariamente sposarne il cosiddetto spirito?"
Meglio ancora "E' indispensabile che una piattaforma di supporto sia animata da "spirito comunitario" piuttosto che da codice?"
Ancora oltre "Ma è mai possibile che su una piattaforma di supporto si dia più importanza all'umiltà di chi è in grado di risolvere i problemi informatici altrui, invece che alla sua capacità di farlo?"
Se pensi che il regolamento di un forum possa essere restrittivo e possa incidere negativamente sul supporto fornito da utenti qualificati, potresti farlo presente in tanti modi e potresti renderti parte attiva del rinnovamento. O almeno provarci.bigo72 ha scritto: Infatti io problemi non ne ho, stiamo andando fuori topic, la mia identità on-line l'ho costruita su altri percorsi e sono io a non aver bisogno di condividere qui, chi mi ama mi segua chi non mi ama non lo faccia, nessun problema.
E' solo che condividere senza il fiato sul collo di un regolamento e delle linee guida, che stanno dimostrando di portare alla perdita di menti in ubuntu-it e quindi forse, e dico forse, andrebbero riviste, è molto più agevole per chi davvero vuol condividere per il semplice gusto di farlo.
Non è giusto che sia così, ne sono consapevole, non si fa che decentrare l'informazione, ma oggi come oggi l'accentramento di tutte le informazioni sono i motori di ricerca, quindi qui o lì perde importanza e senza tema di smentita son sicuro che sono in tanti coloro che la pensano come me, non stanno intervenendo perchè non sono nemmeno iscritti al forum (per la serie "ubuntu-it? no grazie!") o sono stati bannati.
Questo mi fa male, come informatico (smanettone?) e come individuo. Ciò che torno a sottolineare è che parliamo fondamentalmente di un sistema operativo che funziona meglio di molti altri *nix, chi ne prova altri torna inesorabilmente a ubuntu (me compreso, più di una volta in 20 anni di tastiera!), questo vuol dire che la distro che alberga sovrana sulle nostre macchine è valida.
Ciò che merita la nostra attenzione, a mio parere (IMHO non lo scriverò mai, siamo italiani :-) ), è la domanda "E' possibile che chi installa Ubuntu debba necessariamente sposarne il cosiddetto spirito?"
Meglio ancora "E' indispensabile che una piattaforma di supporto sia animata da "spirito comunitario" piuttosto che da codice?"
Ancora oltre "Ma è mai possibile che su una piattaforma di supporto si dia più importanza all'umiltà di chi è in grado di risolvere i problemi informatici altrui, invece che alla sua capacità di farlo?"
E' questo il dilemma che non mi da pace, perchè adoro ubuntu, ma è un'adorazione tecnica, non riesco a farla diventare una religione, ne ho già una (e pure con quella sono un anticonformista ahah).
Hai sintetizzato perfettamente il mio pensiero.tunno ha scritto: Sono d'accordo con ronin, i bravi insegnanti non sono i pozzi di scienza, ma quelli che sanno trasmettere, anche solo una forma mentis, poi la nozione uno la può anche imparare da solo. Per far passare qualunque genere di informazione, ci dev'essere alla base un buon rapporto umano per avere collaborazione, poi viene il resto. Certo, se uno è motivato apprende comunque anche in caso di rapporto inesistente, ma ognuno ha le proprie priorità. E per la diffusione di ubuntu come di qualunque altro ente di nicchia, non ci si può limitare a quelli che già sono motivati. Cioè si può, ma allora si rimane in una nicchia.
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