un post al giorno da qui all'eternità
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
Grazie max, lo metto in bella vista su un ripiano della mia libreria , ma io sono curioso del premio personale promesso.
"Non è una segno di buona salute l'essere ben adattato ad una società malata". (Jiddu Krishnarmurti)
- maxbigsi
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
anche io
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- giacomosmit
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
Mi aggiungo.
Però, a pensarci, se il regalo è personale, credo che non lo sapremo mai noi, quale sarà.
Però, a pensarci, se il regalo è personale, credo che non lo sapremo mai noi, quale sarà.
Ricordo che sono da cell., non vogliatemene se non cito tutti o altro. Lo sapete che con quel display è un casino.
Salva l'Ucraina!
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
Ciao prosaici
Intanto:
Tu saresti.....sempre libera credo!Marym [url=https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=5082901#p5082901][img]https://forum.ubuntu-it.org/images/icons/icona-cita.gif[/img][/url] ha scritto:Che bello! Qui ultimante è sempre sabato!
Piccolo indovinello, con premio adpersonam.
Due strofe di canzoni, indovinate il cantante.
Sarà tre volte Natale e festa tutto l'anno...
e
Se fosse sempre domenica, tu fossi sempre libera...
(e si, che sarebbe bello!)
Aspetta e speragiulux [url=https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=5082914#p5082914][img]https://forum.ubuntu-it.org/images/icons/icona-cita.gif[/img][/url] ha scritto: ma io sono curioso del premio personale promesso.
Intanto:
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
no, è giusto "fossi".Hitogj [url=https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=5083047#p5083047][img]https://forum.ubuntu-it.org/images/icons/icona-cita.gif[/img][/url] ha scritto:Ciao prosaici
Tu saresti.....sempre libera credo!Marym [url=https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=5082901#p5082901][img]https://forum.ubuntu-it.org/images/icons/icona-cita.gif[/img][/url] ha scritto:Che bello! Qui ultimante è sempre sabato!
Piccolo indovinello, con premio adpersonam.
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che io fossi stato
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
Marym [url=https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=5082901#p5082901][img]https://forum.ubuntu-it.org/images/icons/icona-cita.gif[/img][/url] ha scritto:
Se fosse sempre domenica, tu fossi sempre libera...
(e si, che sarebbe bello!)
Se fosse sempre domenica, (se) tu fossi sempre libera...
perche', non si puo' capire come sottinteso?
"Se fosse sempre domenica, tu fossi sempre libera, e tuo marito non fosse il mio capo", sarebbe corretto mi pare.
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
Buon giorno.
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
Buongiorno!
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
Va bene che fà freddo, ma aspettiamo un pò.
Buon giorno.Giuseppe98 ha scritto:Buongiorno!
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
Super pippone autovelox
La stragrande maggioranza dei comuni è dotata di almeno un impiantino autovelox, che porta in cassa dei bei soldini e che in qualche modo dà una mano nell'assestamento dei magri bilanci degli enti locali, vittime sacrificali delle manovre finanziarie del governo di turno.
Le leggende metropolitane che circolano, circa il meccanismo che fa scattare le multe dell'autovelox, ormai hanno raggiunto l'apoteosi dell'assurdità. Tra gli automobilisti multati serpeggiano le più disparate ipotesi sul come presentare ricorso contro le contravvenzioni. In più ci sono fior di sentenze contraddittorie che talvolta danno ragione ai ricorrenti, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto burocratico (ad esempio mancava la delibera di giunta comunale che individuasse esattamente il punto esatto dell'installazione dell'impianto misuratore... mancanza di controllo periodico delle apparecchiature di misura ecc..). Tutto ciò ha generato una vasta letteratura sulle modalità di presentazione dei ricorsi e di come trovare appigli burocratici in modo da “prendere in castagna” i verbali e contestarli.
Ma mai, se non rarissimamente, c'è qualcuno che osa far ricorso contestando il funzionamento tecnico dell'autovelox, nei suoi più intimi meccanismi, anche perché le case produttrici di questi apparecchi di misura, investono fior di quattrini per produrne di sempre più sofisticati e precisi; in più c'è da dire che le procedure di omologazione, che recepiscono prescrizioni molto stringenti, sono talmente severe che se un'apparecchiatura viene autorizzata ad essere messa in funzione, beh, diciamo che è praticamente inattaccabile dal punto di vista strettamente tecnico.
Ieri, e scusate la volgarità dell'espressione che segue, mi sono fatto “due palle” mentre guidavo in autostrada, sorbendomi l'ennesima esposizione da parte di un ingegnere seduto al mio fianco, circa il margine di errore degli autovelox, nella rilevazione della velocità, che a suo dire può arrivare in taluni casi anche al 25%. Sono anni, anni e anni che studia la cosa; conosce tutti i modelli di autovelox in commercio ed è convinto che, una volta terminati gli studi che sta assiduamente conducendo, anche tramite esperimenti auto finanziati, un giorno riuscirà a dimostrare che gli autovelox sbagliano (e “alla grande”, dice lui).
Sapevo che se fosse saltato fuori anche minimamente l'argomento, la situazione sarebbe poi degenerata in una interminabile esposizione tecnico-scientifica. E mi guardavo bene dallo sfiorare la questione (rimanendo il più zitto possibile… anche il solo proferire il termine “velocità” poteva essere letale). Ma quel deficiente che stava seduto dietro, al quale prima di partire avevo raccomandato di non far scatenare l'ingegnere, ad un certo punto del viaggio se ne è uscito con l'infelice osservazione: “gne gne gne... attento, che qui inizia il tutor...”. Porca... non l'avesse mai detto! I polsi hanno cominciato a farmi male. L'ingegnere, che fino a quel momento se ne stava buono, mezzo sopito, ad ammirare il paesaggio, è scattato ritto sulla schiena ed ha iniziato l'opera divulgatrice delle sue teorie. E questo sarebbe anche accettabile, cioè ascoltare o fare finta di farlo, ma dovete sapere che, oltre ad essere obbligati, per motivi di convenienza professionale, ad assecondarlo in tutto quello che dice, lui non si accontenta dell'assolo scientifico, ma pretende che gli astanti seguano con cognizione di causa tutte quello che lui espone, ponendo dapprima delle domande di matematica e fisica e se non rispondi correttamente ci pensa lui a rinfrescarti la memoria o a istruirti. In pratica ti ritrovi sotto interrogazione come a scuola. Se rispondi correttamente si va avanti, altrimenti devi sorbirti la spiegazione completa , fino a che non rispondi correttamente o non dai l'impressione di seguirlo nei ragionamenti. Ad un certo punto non ce l'ho più fatta, ho pensato che dovevo fare qualcosa. Infatti ho messo in atto l'unica arma a mia disposizione e, visto l'approssimarsi di un'area di servizio, ho simulato un malfunzionamento al motore (tacca e stacca bruscamente l'acceleratore … qualche colpetto impercettibile di freno ecc..). Piano piano sono entrato nell'area di servizio, ho parcheggiato e aperto il cofano, mentre lui continuava la lezione con l'individuo seduto dietro. Per far vedere che si trattava di una cosa seria, mi sono fatto vedere che entravo nella stazione di servizio (in realtà lì dentro ho chiesto informazioni assurde sugli ottani della benzina che circola nei paesi non UE). Poi, molto furtivamente, me ne sono andato al bar, ho preso un caffè pensando che ogni minuto passato lontano dalla macchina sarebbe stato utile ad evitarmi la lezione. Quando sono tornato ho fatto finta di armeggiare sul motore e sono risalito, dando la notizia che era tutto a posto. Stranamente all'interno dell'abitacolo era sceso il silenzio e questo faceva ben sperare, “è fatta, ha finito”, ho pensato, “ora se ne starà buono per gli altri 150 km che mancano”.
Sono ripartito, ormai rilassato e in un certo qual modo orgoglioso di come avevo gestito la crisi (ghe pensi mi).
Ma non vi immaginate, neanche approssimativamente, il mio sgomento, quando improvvisamente l'ingegnere di colpo è sbottato con: “Allora, eravamo rimasti al III principio della dinamica”.
La stragrande maggioranza dei comuni è dotata di almeno un impiantino autovelox, che porta in cassa dei bei soldini e che in qualche modo dà una mano nell'assestamento dei magri bilanci degli enti locali, vittime sacrificali delle manovre finanziarie del governo di turno.
Le leggende metropolitane che circolano, circa il meccanismo che fa scattare le multe dell'autovelox, ormai hanno raggiunto l'apoteosi dell'assurdità. Tra gli automobilisti multati serpeggiano le più disparate ipotesi sul come presentare ricorso contro le contravvenzioni. In più ci sono fior di sentenze contraddittorie che talvolta danno ragione ai ricorrenti, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto burocratico (ad esempio mancava la delibera di giunta comunale che individuasse esattamente il punto esatto dell'installazione dell'impianto misuratore... mancanza di controllo periodico delle apparecchiature di misura ecc..). Tutto ciò ha generato una vasta letteratura sulle modalità di presentazione dei ricorsi e di come trovare appigli burocratici in modo da “prendere in castagna” i verbali e contestarli.
Ma mai, se non rarissimamente, c'è qualcuno che osa far ricorso contestando il funzionamento tecnico dell'autovelox, nei suoi più intimi meccanismi, anche perché le case produttrici di questi apparecchi di misura, investono fior di quattrini per produrne di sempre più sofisticati e precisi; in più c'è da dire che le procedure di omologazione, che recepiscono prescrizioni molto stringenti, sono talmente severe che se un'apparecchiatura viene autorizzata ad essere messa in funzione, beh, diciamo che è praticamente inattaccabile dal punto di vista strettamente tecnico.
Ieri, e scusate la volgarità dell'espressione che segue, mi sono fatto “due palle” mentre guidavo in autostrada, sorbendomi l'ennesima esposizione da parte di un ingegnere seduto al mio fianco, circa il margine di errore degli autovelox, nella rilevazione della velocità, che a suo dire può arrivare in taluni casi anche al 25%. Sono anni, anni e anni che studia la cosa; conosce tutti i modelli di autovelox in commercio ed è convinto che, una volta terminati gli studi che sta assiduamente conducendo, anche tramite esperimenti auto finanziati, un giorno riuscirà a dimostrare che gli autovelox sbagliano (e “alla grande”, dice lui).
Sapevo che se fosse saltato fuori anche minimamente l'argomento, la situazione sarebbe poi degenerata in una interminabile esposizione tecnico-scientifica. E mi guardavo bene dallo sfiorare la questione (rimanendo il più zitto possibile… anche il solo proferire il termine “velocità” poteva essere letale). Ma quel deficiente che stava seduto dietro, al quale prima di partire avevo raccomandato di non far scatenare l'ingegnere, ad un certo punto del viaggio se ne è uscito con l'infelice osservazione: “gne gne gne... attento, che qui inizia il tutor...”. Porca... non l'avesse mai detto! I polsi hanno cominciato a farmi male. L'ingegnere, che fino a quel momento se ne stava buono, mezzo sopito, ad ammirare il paesaggio, è scattato ritto sulla schiena ed ha iniziato l'opera divulgatrice delle sue teorie. E questo sarebbe anche accettabile, cioè ascoltare o fare finta di farlo, ma dovete sapere che, oltre ad essere obbligati, per motivi di convenienza professionale, ad assecondarlo in tutto quello che dice, lui non si accontenta dell'assolo scientifico, ma pretende che gli astanti seguano con cognizione di causa tutte quello che lui espone, ponendo dapprima delle domande di matematica e fisica e se non rispondi correttamente ci pensa lui a rinfrescarti la memoria o a istruirti. In pratica ti ritrovi sotto interrogazione come a scuola. Se rispondi correttamente si va avanti, altrimenti devi sorbirti la spiegazione completa , fino a che non rispondi correttamente o non dai l'impressione di seguirlo nei ragionamenti. Ad un certo punto non ce l'ho più fatta, ho pensato che dovevo fare qualcosa. Infatti ho messo in atto l'unica arma a mia disposizione e, visto l'approssimarsi di un'area di servizio, ho simulato un malfunzionamento al motore (tacca e stacca bruscamente l'acceleratore … qualche colpetto impercettibile di freno ecc..). Piano piano sono entrato nell'area di servizio, ho parcheggiato e aperto il cofano, mentre lui continuava la lezione con l'individuo seduto dietro. Per far vedere che si trattava di una cosa seria, mi sono fatto vedere che entravo nella stazione di servizio (in realtà lì dentro ho chiesto informazioni assurde sugli ottani della benzina che circola nei paesi non UE). Poi, molto furtivamente, me ne sono andato al bar, ho preso un caffè pensando che ogni minuto passato lontano dalla macchina sarebbe stato utile ad evitarmi la lezione. Quando sono tornato ho fatto finta di armeggiare sul motore e sono risalito, dando la notizia che era tutto a posto. Stranamente all'interno dell'abitacolo era sceso il silenzio e questo faceva ben sperare, “è fatta, ha finito”, ho pensato, “ora se ne starà buono per gli altri 150 km che mancano”.
Sono ripartito, ormai rilassato e in un certo qual modo orgoglioso di come avevo gestito la crisi (ghe pensi mi).
Ma non vi immaginate, neanche approssimativamente, il mio sgomento, quando improvvisamente l'ingegnere di colpo è sbottato con: “Allora, eravamo rimasti al III principio della dinamica”.
Avete visto la Balena Bianca?
Moby Dick non ti cerca. Sei tu, tu che insensato cerchi lei!
- noel80
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
Cacchio io sarei anche d'accordo con l'utilizzo di sistemi [etc... della pappina]: l'altro giorno su una strada nazionale che passa attraverso un paesino mi son beccato una di quelle "torrette" funzionante, poco dopo la curva seguente (400mt) ce n'era un'altra (anche questa con la lucetta accesa), e mentre mi stavo chiedendo "sta a vedere che mi son preso due multe in 30 secondi", ne "spunta" fuori una terza... nel giro di praticamente 500 mt avrei praticamente potuto mangiarmi lo stipendio (il 25% di 50 "e' meno" del 25% di 80).
- Marym
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
In realtà ne avevo pensato uno di personale, diverso, per ognuno di voi, niente mp, tutto alla luce del sole...giulux [url=https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=5082914#p5082914][img]https://forum.ubuntu-it.org/images/icons/icona-cita.gif[/img][/url] ha scritto:Grazie max, lo metto in bella vista su un ripiano della mia libreria , ma io sono curioso del premio personale promesso.
Allora il regalo per Giulux è:
Barzelletta
A scelta fra:
1. Barzelletta zozza
2. Barzelletta sui pc
3. Barzelletta su Pierino
4. Barzelletta sui carabinieri
Noooo! Non ci sta, ma neanche uno po'!!!!Hitogj [url=https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=5083047#p5083047][img]https://forum.ubuntu-it.org/images/icons/icona-cita.gif[/img][/url] ha scritto:Ciao prosaici
Tu saresti.....sempre libera credo!Marym [url=https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=5082901#p5082901][img]https://forum.ubuntu-it.org/images/icons/icona-cita.gif[/img][/url] ha scritto:Che bello! Qui ultimante è sempre sabato!
Piccolo indovinello, con premio adpersonam.
Due strofe di canzoni, indovinate il cantante.
Sarà tre volte Natale e festa tutto l'anno...
e
Se fosse sempre domenica, tu fossi sempre libera...
(e si, che sarebbe bello!)
Spesso è solo un led che fa la luce, dentro non c'è niente, sono postazioni autorizzate dove i vigili se passano glielo possono mettere dentro o sopra.noel80 [url=https://forum.ubuntu-it.org/viewtopic.php?p=5083108#p5083108][img]https://forum.ubuntu-it.org/images/icons/icona-cita.gif[/img][/url] ha scritto:Cacchio io sarei anche d'accordo con l'utilizzo di sistemi [etc... della pappina]: l'altro giorno su una strada nazionale che passa attraverso un paesino mi son beccato una di quelle "torrette" funzionante, poco dopo la curva seguente (400mt) ce n'era un'altra (anche questa con la lucetta accesa), e mentre mi stavo chiedendo "sta a vedere che mi son preso due multe in 30 secondi", ne "spunta" fuori una terza... nel giro di praticamente 500 mt avrei praticamente potuto mangiarmi lo stipendio (il 25% di 50 "e' meno" del 25% di 80).
Il loro scopo lo ottengono, la gente rallenta, anche solo per guardarci dentro.
Quelli che non perdonano sono i tutor, o quelli alti con la telecamerina, o quelli alti col doppio obbiettivo, che assomigliano un po' a lui:
ASRock H110M-DVS R2.0 - Pentium G4600 - 8 GB RAM - hdd 1TB 7200 rpm
Asus A551LB https://icecat.biz/en-sg/p/asus/90nb02a ... 80660.html
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
Ciao poetici
Duro lavoro quello dei vigili, meno male che è autorizzatoMarym ha scritto:sono postazioni autorizzate dove i vigili se passano glielo possono mettere dentro o sopra.
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
Salve, @mikexu vuoi mandare a [rimosso dallo staff] un autovelox ?
Nulla di difficile in campagna, sono modelli antiquati, ti serve un elastico robusto da 40 cm ø, una macchinina, per questo ho usato una Ford Capri scala 1/60 della Majorette, e circa un 1,5 metri di lenza robusta in nylon.
Procedura, legare solidamente la macchinina alla lenza, appostarsi a fianco della fotocellula, aspettare che passi un trattore, usare l'elastico come fionda per lanciare ad alta velocità la macchinina davanti la fotocellula, recuperare la macchinina e dileguarsi di gran carriera…
Una foto per eccesso di velocità ben sopra i 100 kmh al trattore, non so come potranno spiegarsela specie se trattasi d'un Fiat 605 cingolato…
Ciao
Nulla di difficile in campagna, sono modelli antiquati, ti serve un elastico robusto da 40 cm ø, una macchinina, per questo ho usato una Ford Capri scala 1/60 della Majorette, e circa un 1,5 metri di lenza robusta in nylon.
Procedura, legare solidamente la macchinina alla lenza, appostarsi a fianco della fotocellula, aspettare che passi un trattore, usare l'elastico come fionda per lanciare ad alta velocità la macchinina davanti la fotocellula, recuperare la macchinina e dileguarsi di gran carriera…
Una foto per eccesso di velocità ben sopra i 100 kmh al trattore, non so come potranno spiegarsela specie se trattasi d'un Fiat 605 cingolato…
Ciao
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Quando una Finestra chiusa incontra un Pinguino la Finestra chiusa è una Finestra aperta.
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Quando una Finestra chiusa incontra un Pinguino la Finestra chiusa è una Finestra aperta.
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
Sono d accordo sul fare impazzire l autovelox.
@Marym, non si può dire barzellette sui carabinieri, pena chiusura del forum con ammenda. L avevo sentiro tempo fà. Non ricordo dove di preciso.
@Marym, non si può dire barzellette sui carabinieri, pena chiusura del forum con ammenda. L avevo sentiro tempo fà. Non ricordo dove di preciso.
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Re: un post al giorno da qui all'eternità
Salve, @maxbigsi al TuxWileCoyote autoprovvedo io…
Ciao
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