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corradoventu
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Re: Cosa state leggendo?

Messaggio da corradoventu »

L'ordine nascosto: La vita segreta dei funghi - Merlin Sheldrake
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Re: Cosa state leggendo?

Messaggio da PC ZERO »

Parasite eve, romanzo da cui è stata stratta l'omonima serie di videogiochi per ps1.
Da bambino i mitocondri mi tormentavano ed ora il libro fa lo stesso, voglio dire...per uno che non ha nozioni di medicina e biologia avanzate è abbastanza impegnativo ma interessante.
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Re: Cosa state leggendo?

Messaggio da Pike »

Il mio annuario dei moccoli pescando da ogni calendario disponibile tra le varie "interpretazioni" dei 365 giorni esistenti nelle società della terra.
E' bruciato un firewall di un cliente in zona rossa. Altro?
Sono colui che fa cose che non servono...
Secondo Principio di Dilbert, di Scott Adams. "Si parte dalla certezza che siamo tutti idioti". Ed alcuni su questo mi ab-battono alla grande.
Come certificato dalla moderazione, incivile e maleducato. You have been warned.
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Re: Cosa state leggendo?

Messaggio da basic »

@PC ZERO Di parasite eve invece ho letto il manga e ho anche l'ottimo gioco della PSP intitolato: The 3rd Birthday

Per la lettura invece voglio consigliare un sito di audiolibri su vaticannews che offre molti classici della letteratura come moby dick, pinocchio, anna karenina, peter pan, il gattopardo, i cavalieri della tavola rotonda, il piccolo principe, etc
https://www.vaticannews.va/it/podcast/audiolibri.html
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Re: Cosa state leggendo?

Messaggio da PC ZERO »

basic ha scritto:
martedì 6 aprile 2021, 14:24
@PC ZERO Di parasite eve invece ho letto il manga e ho anche l'ottimo gioco della PSP intitolato: The 3rd Birthday
Non ero a conoscenza del manga e mi pare di aver provato il gioco anni fa da un vecchio amico...però ho divorato il primo ed ho avuto gli incubi col secondo. :D
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Ora sto leggendo Sword & Sorcery - L'epopea di Fafhrd e del Gray Mouser, un malloppone da 1400 pagine...è un fantasy un po' atipico, non ci sono eroi (almeno fin dove sono arrivato) ed i protagonisti son due infami (uno scappa con una prostituta lasciando la moglie incinta, l'altro è più che altro un ladro).
Per ora è un po' noiosetto, ma voglio vedere ancora un po' dove vogliono andare a parare.
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Re: Cosa state leggendo?

Messaggio da estebar »

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basic
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Re: Cosa state leggendo?

Messaggio da basic »

...in quel edizione c'è un unica nota che è l'unica parte modificata nel film ^^'

Invece ho iniziato a apprezzare fiabe e racconti brevi ^^
Il gigante egoista di Oscar Wilde:

Codice: Seleziona tutto

Ogni pomeriggio, appena uscivano dalla scuola, i bambini avevano l’abitudine di andare a giocare nel giardino del Gigante. Era un grazioso e vasto giardino, con erba soffice e verde. Qua e là sull’erba c’erano bellissimi fiori che sembravano stelle e dodici alberi di pesco che in primavera fiorivano di bianco e rosa, e in estate davano frutti succosi. Gli uccelli si posavano sugli alberi e cantavano così dolcemente che i bambini interrompevano i loro giochi per ascoltarli. “Come siamo felici qui!” gridavano gli uni agli altri. 
Un giorno il Gigante tornò. Era stato a visitare suo fratello, l’Orco di Cornovaglia, e si era trattenuto con lui per sette anni. Dopo sette anni aveva detto tutto quanto aveva da dire e si era deciso a ritornare nel suo castello. Quando arrivò, vide i bambini che giocavano nel giardino. “Che cosa state facendo laggiù?” gridò con voce burbera, e i bambini scapparono via. “Il mio giardino è mio!”,proclamò il Gigante, “chiunque può capirlo, e non permetterò a nessun altro di giocarci”. 
Così vi costruì un alto muro tutt’intorno, e mise un cartello: “Vietato l’ingresso – i trasgressori saranno perseguiti a termini di Legge”. 
Era veramente egoista quel Gigante. I poveri bambini ora non avevano un posto dove giocare. 
Provarono a giocare sulla strada, ma la strada era veramente sporca e piena di polvere e sassi acuminati, e a loro non piaceva. Erano soliti gironzolare intorno alle mura invalicabili dopo l’orario di lezione, parlando tra loro dello stupendo giardino all’interno. “Come eravamo felici lì!” si dicevano. 
Poi arrivò la Primavera, e in tutto il paese spuntarono deliziosi fiorellini sui quali svolazzavano gli uccellini novelli. Soltanto nel giardino del Gigante Egoista era ancora inverno. Gli uccelli non si preoccupavano di cantare perché non c’erano i bambini, e gli alberi si dimenticarono di fiorire. Un solo bellissimo fiore mise la sua testolina fuori dall’erba, ma quando vide il cartello fu così dispiaciuto per i bambini che si infilò nuovamente nella terra, e ritornò a dormire. I soli contenti furono la Neve e il Gelo. “La Primavera ha dimenticato questo giardino” esclamarono, “cosicché noi potremo viverci tutto l’anno”. La Neve coprì l’erba con il suo grande mantello bianco, e il Gelo dipinse d’argento tutti gli alberi. Quindi invitarono il Vento del Nord a stare con loro, ed egli venne. Era avvolto in una pelliccia, e ruggì dal mattino alla sera nel giardino, e abbatté i comignoli. 
“Questo è un posto piacevolissimo”, disse, “dobbiamo invitare la Grandine”. E la Grandine arrivò. 
Ogni giorno per tre ore questa crepitò sul tetto del castello finché non ebbe rotto la maggior parte delle tegole, e allora si mise a correre senza mai fermarsi intorno al giardino, più forte che poteva. 
Era vestita di grigio, e il suo alito era di ghiaccio. “Non capisco proprio come mai la Primavera tardi così tanto ad arrivare”, disse il Gigante Egoista guardando dalla finestra il suo giardino freddo e coperto di neve, “spero che il tempo possa cambiare presto”. 
Ma la Primavera non arrivò, e nemmeno l’Estate. L’Autunno portò frutti dorati in tutti i giardini ma non in quello del Gigante. “È troppo egoista” disse l’Autunno. Così là era sempre Inverno, e il Vento del Nord, la Grandine, il Gelo, la Neve danzavano qua e là fra gli alberi. 
Una mattina il Gigante stava disteso nel suo letto, sveglio, quando sentì una musica dolcissima. Gli sembrò così dolce che pensò dovessero essere i musicanti che passavano. In realtà era soltanto un piccolo fanello che cantava davanti alla finestra, ma era da tanto tempo che non sentiva cantare un uccello nel suo giardino, che quella gli sembrò la musica più soave del mondo. Allora la Grandine smise di ballargli sulla testa, e il Vento del Nord cessò di ruggire, e un delizioso profumo entrò attraverso i battenti aperti. “Credo che sia veramente arrivata la Primavera” disse il Gigante; 
e saltò giù dal letto per guardar fuori. Che cosa vide? Vide una scena stupenda. Da un piccolo buco nel muro i bambini si erano insinuati nel giardino, e stavano seduti sui rami degli alberi. Su ogni albero che poteva vedere c’era un bambino. E gli alberi erano così felici di avere di nuovo i bambini con loro, che si ricoprirono di germogli, e agitavano delicatamente i rami sulla testa dei bambini.
Gli uccelli stavano volando qua e là cinguettando allegramente, e i fiori occhieggiavano tra l’erba verde e ridevano. Era una scena deliziosa: solo in un angolo era ancora inverno. Era l’angolo più lontano del giardino e lì un bambino stava dritto in piedi. Era così piccolo che non riusciva a raggiungere i rami degli alberi, e vi girava tutt’intorno, piangendo amaramente. Il povero albero era ancora coperto di neve e gelo, e il Vento del Nord soffiava e ruggiva tutt’intorno. “Sali, bambino!” disse l’albero, e piegò i rami più che poté; ma il ragazzo era troppo piccolo. E il cuore del Gigante a quella vista si squagliò immediatamente. “Come sono stato egoista!” esclamò. “Ora so perché la Primavera tardava a venire. Metterò quel povero bambino in cima all’albero, e destinerò per sempre il mio giardino ai giochi dei bambini”. Era davvero molto dispiaciuto per quello che aveva fatto. 
Così scese furtivamente e aprì senza rumore il portone di fronte, uscendo dal giardino. Ma quando i bambini lo videro si spaventarono talmente che scapparono via, e nel giardino ritornò l’Inverno. 
Soltanto il bambino più piccolo non fuggì perché aveva gli occhi così pieni di lacrime che non poté vedere il Gigante avvicinarsi. E il Gigante gli si avvicinò da dietro, lo prese gentilmente per mano e lo sollevò sull’albero. E l’albero fece immediatamente sbocciare i fiori, e gli uccelli si posarono cantando sui rami, e il bambino tese le braccia e le gettò al collo del Gigante e lo baciò. E gli altri bambini, quando videro il Gigante che non era più cattivo come un tempo, tornarono di corsa e con loro tornò la Primavera. “Bambini, il giardino è vostro ora” disse il Gigante, e prese una grande scure e abbatté il muro. E alle dodici, quando la gente uscì per andare al mercato, trovò il Gigante che giocava con i bambini nel giardino più bello che avessero mai visto. Tutto il giorno giocarono e la sera tornarono dal Gigante a salutarlo. “Ma dov’è il vostro piccolo compagno?” domandò, “il bambino che ho messo sull’albero”. Il Gigante lo amava più degli altri poiché gli aveva dato un bacio. “Non lo sappiamo” risposero i bambini, “è andato via”. “Dovete dirgli di stare tranquillo e di venire domani” disse il Gigante. Ma i bambini risposero che non sapevano dove abitava, e che non l’avevano mai visto prima di allora; e il Gigante si sentì molto triste. 
Tutti i pomeriggi, quando la scuola terminava, i bambini venivano a giocare con il Gigante. Ma il bambino che il Gigante amava non si fece mai più vedere. Il Gigante era gentilissimo con tutti i bambini, eppure quel suo piccolo primo amico gli mancava moltissimo, e chiedeva spesso sue notizie. “Come vorrei vederlo ancora!” era solito ripetere. 
Passarono gli anni, e il Gigante divenne molto vecchio e debole. Non poteva più partecipare ai giochi, così, seduto su una grande poltrona, si limitava ad osservarli e ad ammirare il giardino. “Ho tanti fiori bellissimi ma i fiori più belli di tutti sono i bambini” esclamava ogni tanto. Una mattina d’inverno guardò fuori dalla finestra mentre si vestiva. Ora non odiava più l’Inverno, perché sapeva che era semplicemente la Primavera addormentata, e sapeva che i fiori si stavano solo riposando. Improvvisamente si strofinò gli occhi e guardò con meraviglia. Era certamente una visione incredibile. Nell’angolo più nascosto del giardino c’era un albero completamente coperto di fiori bianchi. I suoi rami, dai quali pendevano frutti d’argento, erano interamente d’oro, e sotto c’era il bambino che il Gigante aveva amato. Il Gigante corse al piano inferiore, con il cuore colmo di gioia, e uscì in giardino. Attraversò velocemente il prato e si diresse verso il bambino. Quando arrivò vicino al suo viso, si fece rosso dall’ira, e chiese: “Chi ha osato ferirti?” Sulle palme delle mani del bambino c’erano i segni di due chiodi, e i segni di due chiodi erano anche sui suoi piccoli piedi. “Chi ha osato ferirti?” gridò il Gigante, “dimmelo affinché io possa prendere la mia grande spada e ucciderlo”. “No!” rispose il bambino, “queste sono le ferite dell’Amore”. “Chi sei tu?” domandò il Gigante, mentre uno strano timore lo prendeva, e si inginocchiò davanti al bambinello. 
Il bambino sorrise al Gigante e gli disse: “Tu una volta mi hai permesso di giocare nel tuo giardino, oggi verrai con me nel mio giardino, che è il Paradiso”. E quando i bambini, quel pomeriggio, vennero a giocare trovarono il Gigante che giaceva morto sotto l’albero, tutto coperto di fiori bianchi.
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Re: Cosa state leggendo?

Messaggio da PC ZERO »

PC ZERO ha scritto:
mercoledì 7 aprile 2021, 18:36
Ora sto leggendo Sword & Sorcery - L'epopea di Fafhrd e del Gray Mouser...
Per ora è un po' noiosetto, ma voglio vedere ancora un po' dove vogliono andare a parare.
Sono andati a parare che siccome i protagonisti sono due infami, gli altri si sono vendicati sterminandogli famiglia e donne al seguito e loro hanno fatto lo stesso con gli assassini. E via verso nuove avventure...ma per me anche no.

Proviamo con La spada spezzata di Poul Anderson
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Re: Cosa state leggendo?

Messaggio da basic »

...un racconto breve di Giovannino Guareschi, pubblicato sul corrierino delle famiglie. (la Pasionaria è il soprannome della figlia)

La rivoluzione d'ottobre, di Giovannino Guareschi:

Codice: Seleziona tutto

La Pasionaria era già pronta per uscire: si sedette con molta serietà sull’angolo del divano.

- Me aspetto, - disse.

Mi alzai e, agguantata la giacchetta, me la infilai.

- Sono pronto anche io, - risposi avviandomi verso la porta. Ma la Pasionaria non si alzò e, quando fui sul pianerottolo e non la vidi arrivare, tornai sui miei passi e trovai la Pasionaria ancora seduta dignitosamente sull’angolo del divano.

- E allora? - domandai.

- La barba, - rispose la Pasionaria senza scomporsi.

Ora bisogna considerare che io, nato nel cuore dell’Emilia, terra di grandi passioni, sono un impulsivo e così, spesso mi accorgo di aver detto cose che non ho avuto il tempo di pensare. Davanti a quella assurda pretesa, mi ribellai con irruenza. 

- Tua madre mi ha conosciuto che avevo la barba lunga, mi ha sposato che avevo la barba lunga e non si è mai sognata neppure che io, per uscire con lei, dovessi farmi la barba. Chi sei tu che avanzi simili pretese?

- Io sono me, - rispose calma, quasi gelida, la Pasionaria.

Andai a farmi la barba. Poi dovetti cambiarmi anche la giacca e i calzoni e spolverarmi le scarpe: ma feci tutto ciò con tale aria di superiorità e di disgusto che, se non ha la pelle di rinoceronte, la Pasionaria deve averlo capito perfettamente.

Camminammo in silenzio per le strade del dolce autunno milanese e ben presto arrivammo dove dovevamo arrivare. 
Nel piazzale davanti alla scuola c'era gente: mamme, babbi, bambini, bambine e bidelli come nelle prime pagine di Cuore: e io ripensai all'altra volta, quando avevo portato nello stesso piazzale Albertino e poi lo avevo abbandonato ed egli era scomparso nella mandria, come un mattone nel muro. 
Io sentivo nella mia mano la piccola mano tiepida della Pasionaria e vedevo le mamme ed i bimbi ed i babbi, ma non respiravo l'aria di Cuore e non pensavo alle paroline zuccherate di Edmondo De Amicis. 
Avevo la bocca piena di parole amare e le masticavo a bocca chiusa e le mandavo giù, una per una, e molte mi si fermavano in gola. Ancora una volta dunque sta per avvenire il sopruso e io dovrò lasciare la tua mano, Pasionaria, e tu andrai ad incunearti nel buchino rimasto aperto nel muro. 
Dunque addio anche a te, Pasionaria: tu esci dalla mia vita ed entri nella vita dello Stato. 
Ti insegneranno l'ipocrisia statale e anche i tuoi pensieri non saranno più tuoi e vedrai le cose con gli occhi del Ministero. 
Adios, Pasionaria.

Anche questa volta, come per Albertino, io dovrò accettare il sopruso,dovrò aggiogare anche te, con le mie mani, al barbaro, orrendo, smisurato carro dello Stato.

Adios, Pasionaria!

Io, un tempo, quando sfogliavo le vecchissime Domeniche del Corriere leggevo sorridendo la spiegazione de Le nostre pagine a colori e mi facevano pena le donnette dei lontani paesi del mezzogiorno che si mettevano in rivoluzione per impedire che vaccinassero i loro bambini. Ma allora non capivo un accidente e pensavo alla greve ignoranza, e alle nebbie grasse della superstizione che inducevano le povere donnette a reputare i medici governativi emissari di chi sa mai quale paurosa centrale di maleficio. E invece le donnette agivano per istinto e credevano di difendere le loro creature dal maleficio, mentre le difendevano dal sopruso dello Stato.

È un sopruso necessario ma la lancetta del medico che, per legge, inocula il benefico vaccino nel braccino di vostro figlio, è una zanna del gran mostro, lo Stato, che uncina una nuova tenera vittima.

Adios, Pasionaria: io adesso abbandonerò la tua mano tiepida e ti sacrificherò al dio crudele creato dalla gente che non crede in Dio perché, se vi credesse, potrebbe vivere felice all’ombra delle sue Eterne Leggi.

Adios, Pasionaria: lo Stato fa le strade e fa camminare le ferrovie e illumina le città, di notte, ma ci toglie la libertà, e regola i nostri atti e anche i nostri pensieri, e sempre più ci avvince nella matassa ormai inestricabile  delle sue leggi e dei suoi regolamenti, e sempre più ci trasforma in trascurabili ingranaggi di un'orrenda macchina che consuma sangue e serve solo a macinare aria. 
E io che mi indigno se il treno ritarda di cinque minuti, il treno dello Stato, io ora sono pieno di amarezza perchè debbo permettere che lo Stato mi porti via la mia bambina per insegnarle l'abicì governativo. 
Quale tempesta nel tenero cranio di un povero borghese che cerca di difendere la propria personalità e quella dei suoi figlioli da quel mostro che egli stesso ha contribuito a creare e che egli stesso alimenta, togliendosi il pane di bocca.

Adios, Pasionaria.

* * *

Ormai le squadre si erano composte e le mamme e i padri si erano ritirati in mezzo al piazzale e i bambini erano rimasti tutti soli, addossati al muro della scuola.                                                

Mancava soltanto la Pasionaria ed io allentai le dita. 

In quel momento le porte si aprirono ed i bambini cominciarono ad entrare.

Un tassì era fermo all'angolo: lo raggiunsi di corsa e, spalancato lo sportello, mi buttai dentro come un sacco di patate. 

La macchina partì di gran carriera e navigò per le strade di Milano e puntò verso la periferia. E, quando fu davanti all'acqua azzurra dell'Idroscalo, la macchina si fermò e noi scendemmo.

Dico "scendemmo" perchè la Pasionaria era con me.
La Pasionaria era col ribelle. I viali attorno al laghetto erano pieni di sole e deserti e ci divertimmo parecchio. 

Ma io pensavo che a casa ci aspettava lo Stato: Margherita. 

E questo mi amareggiò il divertimento. E quando a mezzogiorno tornammo, Margherita domandò alla Pasionaria com'era andata e la Pasionaria rispose che era andato tutto bene, che la signora maestra era buona, eccetera eccetera.

Poi mi guardò strizzandomi l'occhio perchè si era stabilito che lei avrebbe dovuto dire questo e quest'altro, e così, con una strizzatina d'occhio,finì la mia rivoluzione d'ottobre.
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Re: Cosa state leggendo?

Messaggio da steff »

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Avevo sentito di questa nuova stella all’orizzonte, fino adesso mi piace assai, non sarà un capolavoro ma si legge bene.
Hai fatto un backup oggi? Ieri?? Quando???
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Re: Cosa state leggendo?

Messaggio da DoctorStrange »

Io ho cominciato "Le guide del tramonto" di Arthur Clarke.
La fantascienza è la mia ultima passione. Avete qualche suggerimento? Volevo provare ad affrontare la trilogia della fondazione di Asimov, ma 1400 pagine mi sembrano un po impegnative, e non ho trovato i libri della trilogia separati, sul play store. Qualche consiglio?

Grazie mille.
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Re: Cosa state leggendo?

Messaggio da giulux »

La trilogia è un must e si legge agevolmente: vai con quella, hai tutta l'estate per finirla.
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Re: Cosa state leggendo?

Messaggio da DoctorStrange »

La mia estate sono cinque giorni di ferie :-)
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Re: Cosa state leggendo?

Messaggio da giulux »

Leggi in fretta!
Battute a parte, veramente la trilogia non può non essere letta da chi si Interessa di fantascienza (e anche da chi si interessa d'altro). E nessuno ti corre dietro per finirla.
Comunque ce ne sono tante edizioni di tutti i formati, se cerchi un po' trovi anche i volumi separati.
Ci sono anche - ma ovviamente non è la stessa cosa - degli audiolibri su youtube, che hanno il vantaggio di essere aggratisse. :D
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Re: Cosa state leggendo?

Messaggio da Bubu »

Lo so a memoria, ma lo rileggerò di nuovo :(

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Re: Cosa state leggendo?

Messaggio da rai »

Bubu ha scritto:
venerdì 13 agosto 2021, 15:01
Lo so a memoria, ma lo rileggerò di nuovo :(

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https://www.lastampa.it/topnews/lettere ... 1.40594569

Hasta siempre Gino. :( :ciao:
É in Emergency che ho toccato con mano che la teoria é importante ma le cose si cambiano solo con l'azione
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Re: Cosa state leggendo?

Messaggio da steff »

DoctorStrange ha scritto:
mercoledì 28 luglio 2021, 14:05
Io ho cominciato "Le guide del tramonto" di Arthur Clarke.
La fantascienza è la mia ultima passione. Avete qualche suggerimento?
Tutto da Stanislaw Lem. Brevi e divertenti "Memorie di un viaggiatore spaziale".
Fino adesso nulla mi sorprende perché l'ho letto già da lui, 40 anni fa. I mobili ottenuti da alberi OGM e poi inselvatichiti, per fare un esempio.
Hai fatto un backup oggi? Ieri?? Quando???
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Re: Cosa state leggendo?

Messaggio da Bubu »

Una persona che sto introducendo a Terry Pratchett mi ha detto che non smette di ridere al pensiero della Mona Ogg, celebre ritratto di una giovane Tata Ogg dipinto da Leonardo da Quirm (genio, artista e inventore del Mondo Disco).
Pertanto, eccovi il suggerimento del giorno, visto che ogni scusa per consigliare Pratchett è buona:

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Edit: una piccola nota che reputo sia importante, visto che anche Leonardo da Quirm è stato un amante della strega dei Monti Ramtop.
La rappresentazione della sessualità di Gytha "Tata" Ogg è una delle migliori nella letteratura, punto.
Tata Ogg ha un esercito di figli, nuore e nipoti, ha vissuto (e vive tuttora, per la gioia di Esme che così trova un motivo per incazzarsi) liberamente la propria sessualità e ne è felice, senza che l'autore debba ricorrere a stratagemmi che fanno pentire il proprio personaggio femminile di una condotta di vita libertina.
Se penso ad altri personaggi, oltretutto scritti da donne tipo la D.D. Warren di Lisa Gardner o la dottoressa Linton di Karin Slaughter, per le quali ogni trombata è foriera di paranoie che durano capitoli, Tata Ogg è decenni avanti.
E nei romanzi della Slaughter tenete presente che i pompini sono quasi un mezzo narrativo per descrivere le emozioni dei personaggi ("ti chiedo scusa" = glogloglo, "ti amo" = glogloglo però tenendoci per mano), quindi non è un'autrice tendenzialmente bacchettona.
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Re: Cosa state leggendo?

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Re: Cosa state leggendo?

Messaggio da Bubu »

Il capitolo 364 di Berserk, quello postumo che hanno finito gli assistenti di Miura.
Col groppo in gola, vuoi perché l'ultima tavola è la solita "miurata" di un colpo di scena che tale non è, perché l'autore non ha mai trattato da imbecilli i propri lettori, ma che viene reso in un modo che aaaaaaahhh
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con una singola lacrima, come la rugiada al mattino
Vuoi per quel "Fine" accanto al numero del capitolo, a fondo pagina.
I ate'nt ded
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