Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognitivi)

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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da giulux »

PC ZERO ha scritto:
venerdì 4 giugno 2021, 20:30
Però la versione colta di "un post al giorno" sarebbe interessante.
Con deroga al regolamento per consentire solo l'uso del latino o, meglio ancora, del greco antico?
"Non è una segno di buona salute l'essere ben adattato ad una società malata". (Jiddu Krishnarmurti)
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da LUBO »

giulux ha scritto:
venerdì 4 giugno 2021, 20:50
PC ZERO ha scritto:
venerdì 4 giugno 2021, 20:30
Però la versione colta di "un post al giorno" sarebbe interessante.
Con deroga al regolamento per consentire solo l'uso del latino o, meglio ancora, del greco antico?
Sanscrito?
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da Bubu »

PC ZERO ha scritto:
venerdì 4 giugno 2021, 20:30
Bubu ha scritto: ↑
Ottima gente, dato che sono livornese e una delle credenze locali (ormai, ahimé in disuso) è grattarsi le palle incrociando un prete o una suora, onde evitare la malasorte.

Qui si faceva solo quando passava il carro funebre ma non si fa più, anche se gli atei superstiziosi non li capirò mai, non capisco il nesso logico.
Infatti non è superstizione, è (era) uno sberleffo.
Come lo sciorinare móccoli dei toscani che è solo parte del vernacolo, smoccolava Margherita Hack che se non era atea lei voglio vedere chi lo è.
Anche il perdersi di queste nobili tradizioni locali è, a suo modo, cancel culture.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da wilecoyote »

:) Salve,
Bubu ha scritto:
giovedì 3 giugno 2021, 20:55
PC ZERO ha scritto:
giovedì 3 giugno 2021, 20:01
Giuro che è la prima volta che sento una roba del genere, ma che cavolo di gente avete dalle vostre parti?

Ottima gente, dato che sono livornese.

Ecco, questo è un punto di vista molto locale, il resto della Toscana è di tutt'altra opinione.

E non c'è cancel culture che possa cambiare questa dicotomia.

:ciao: Ciao
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da PC ZERO »

giulux ha scritto:
venerdì 4 giugno 2021, 20:50
Con deroga al regolamento per consentire solo l'uso del latino o, meglio ancora, del greco antico?
Immagine
Bubu ha scritto:
venerdì 4 giugno 2021, 21:04
Infatti non è superstizione, è (era) uno sberleffo.
Per superstizione io parlavo in generale, tipo un ateo che guarda l'oroscopo, anche se poi lo fanno anche religiosi di ogni cultura...
Ecco questo è un ottimo argomento: eliminare le superzioni (che non rientrano in religioni) sarebbe cancel culture o sarebbe una cosa buona?
Come lo sciorinare móccoli dei toscani che è solo parte del vernacolo, smoccolava Margherita Hack che se non era atea lei voglio vedere chi lo è.
Per chi ha avuto la fortuna di andare in gita a Trieste a trovarla e sentirla parlare di astronomia è stata una benedizione, donna colta ed intelligente ma mai per prese di posizione immotivate.
Non so in quanti sanno che ha anche scritto un libro con un sacerdote piuttosto famoso a Udine ed in friuli.
https://www.ibs.it/io-credo-dialogo-tra ... 8889100776
Anche il perdersi di queste nobili tradizioni locali è, a suo modo, cancel culture.
Non credo che questo rientri nelle casistiche del cancel culture, anche perché nessuno ti costringe per forza a non farlo...al massimo può essere maleducato farlo...un po' come quando tutti masticavano tabacco per poi scatarrare ovunque.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da Bubu »

PC ZERO ha scritto:
sabato 5 giugno 2021, 11:53
Ecco questo è un ottimo argomento: eliminare le superzioni (che non rientrano in religioni) sarebbe cancel culture o sarebbe una cosa buona?
Di sicuro è il mio sogno bagnato.
PC ZERO ha scritto:
sabato 5 giugno 2021, 11:53
Non credo che questo rientri nelle casistiche del cancel culture, anche perché nessuno ti costringe per forza a non farlo...al massimo può essere maleducato farlo...un po' come quando tutti masticavano tabacco per poi scatarrare ovunque.
Ni.
"Cioni Mario deve andare a casa perché gli è morta la mamma" avrebbe un seguito molto differente al giorno d'oggi.
Ma penso anche al "processo alla topa" de Il Vernacoliere, non sono sicuro che oggi cadrebbe facilmente nel dimenticatoio.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da LUBO »

Bubu ha scritto:
sabato 5 giugno 2021, 13:08
PC ZERO ha scritto:
sabato 5 giugno 2021, 11:53
Ecco questo è un ottimo argomento: eliminare le superzioni (che non rientrano in religioni) sarebbe cancel culture o sarebbe una cosa buona?
Di sicuro è il mio sogno bagnato.
PC ZERO ha scritto:
sabato 5 giugno 2021, 11:53
Non credo che questo rientri nelle casistiche del cancel culture, anche perché nessuno ti costringe per forza a non farlo...al massimo può essere maleducato farlo...un po' come quando tutti masticavano tabacco per poi scatarrare ovunque.
Ni.
"Cioni Mario deve andare a casa perché gli è morta la mamma" avrebbe un seguito molto differente al giorno d'oggi.
Ma penso anche al "processo alla topa" de Il Vernacoliere, non sono sicuro che oggi cadrebbe facilmente nel dimenticatoio.
Benigni è ormai mainstream da 40 anni e, comunque, fatta salva la Vita è bella, preferisco quello d'annata che era più irriverente e meno stereotipato.

Il Venacoliere, invece, è proprio roba per toscani, un po' coma a 'nduja per i calabresi o il pane con la meuza per i siciliani. Roba forte, per capire la quale bisogna essere nati lì ed è abbastanza incredibile che si siano fatti processi per queste cose.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da wilecoyote »

:) Salve,
LUBO ha scritto:
sabato 5 giugno 2021, 15:08
Il Venacoliere, invece, è proprio roba per toscani, un po' coma a 'nduja per i calabresi o il pane con la meuza per i siciliani. Roba forte, per capire la quale bisogna essere nati lì ed è abbastanza incredibile che si siano fatti processi per queste cose.

Non ti ricordi i pandemoni cagionati dalla satira al vetriolo di Cuore negli anni '80 ?

Conosco alcuni vecchi comunisti che ancora schiumano al sentir parlare del Nattango, mica l'hanno cancellato… :lol:

Sulle vivande non sono d'accordo, ad esempio un Bretzel altoatesino tagliato a metà farcito di 'nduja è una meraviglia… :gnam:

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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da PC ZERO »

Bubu ha scritto:
sabato 5 giugno 2021, 13:08
Ni.
"Cioni Mario deve andare a casa perché gli è morta la mamma" avrebbe un seguito molto differente al giorno d'oggi.
Ma penso anche al "processo alla topa" de Il Vernacoliere, non sono sicuro che oggi cadrebbe facilmente nel dimenticatoio.
Bon mai li si parla di satira allora e non di atteggiamenti da paese.
Se parliamo di satira potremmo allora citare Charlie Hebdo e le sue vignette, anche se io più che di satira le trovo solo di cattivo gusto su tutti i fronti, sia quelle religiose sia quelle atee...

A quel livello ha fatto più male mediaset con le censure sugli anime e cartoni, tipo quelle verso l'anime Saint Tail (https://it.wikipedia.org/wiki/Saint_Tail) dove è stata storpiata tutta la storia solo perché si riteneva inammissibile che una suora aiutasse una ladra e che prima di ogni colpo si ritrovassero in chiesa a pregare...però Robin Hood e Fra Tuck che fanno praticamente lo stesso quello va bene. :muro:
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da Bubu »

PC ZERO ha scritto:
sabato 5 giugno 2021, 20:49
si riteneva inammissibile che una suora aiutasse una ladra e che prima di ogni colpo si ritrovassero in chiesa a pregare...però Robin Hood e Fra Tuck che fanno praticamente lo stesso quello va bene.
Assurdo, vero?
È come se nella realtà facessero inchinare santi e madonne davanti a casa dei boss mafiosi durante le process... oh :zitto:
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da PC ZERO »

Bubu ha scritto:
sabato 5 giugno 2021, 23:37
Assurdo, vero?
È come se nella realtà facessero inchinare santi e madonne davanti a casa dei boss mafiosi durante le process... oh :zitto:
No bon aspetta il discorso è totalmente diverso, lì veniva fatto perché erano i mafiosi stessi a farlo minacciando tutti di morte (sottointeso)...te che faresti?
Ti rifiuteresti per diventare un martire o accetti e continui a vivere? Perché stava tutto lì visto che nessuno ti proteggeva.
La censura di serie anime veniva prevalentemente supportata dal moige per "proteggere i bambini", ma anche altri seguivano la stessa linea di pensiero.
Tipo la de agostini con Esplorando il corpo umano, cartone francese che tutti hanno visto in tv almeno una volta, la prima puntata originale è riservata alla nascita dell'essere umano e ci sono un uomo ed una donna che fanno l'atto sessuale, poi volano in cielo e diventano metaforicamente un ovulo che poi diventa un bambino...ditemi chi di voi ha mai visto sta scena in tv...nessuno.
Però le pornostar a paperissima in bikini quelle sono accette, mentre ora qualche serie anime non censurata l'hanno data in tv...ad orari improponibili tipo verso mezzanotte o le 3 di notte.
Se non è cancel culture questa non so cosa sia...
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da wilecoyote »

:) Salve,
PC ZERO ha scritto:
domenica 6 giugno 2021, 22:17
La censura di serie anime veniva prevalentemente supportata dal moige per "proteggere i bambini", ma anche altri seguivano la stessa linea di pensiero.

Conosci l'anime Occhi di gatto 1° serie ?

Beh, alla fine degli anni '80 fu trasmesso su Italia1 parzialmente censurato, circa 20nni dopo fu trasmesso senza censure su un canale satellitare e ogni puntata durava 3 minuti di più… :D

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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da LUBO »

Boh, io credo che l'autocensura degli anime e dei cartoni animati in genere da parte della mediaset degli '80-90 non rientrasse nella cancel culture, quando nel vecchio moralismo della RAI che metteva le calzamaglie color carne alle ballerine.

Per quanto ho capito io, la cancel culture parte dall'idea di riformare il mondo secondo gli standard del politicamente corretto, cosa probabilmente meritoria, ma assai difficile, e, in un secondo tempo, finisce a volere rivedere lo stesso passato con gli occhi di oggi.

Per dire, oggi fuori dalla coop c'era scritto di "procedere a passo d'uomo" e mia moglie mi ha confermato di avere trovato la cosa estremamente sessista...
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da PC ZERO »

LUBO ha scritto:
domenica 6 giugno 2021, 22:38
Boh, io credo che l'autocensura degli anime e dei cartoni animati in genere da parte della mediaset degli '80-90 non rientrasse nella cancel culture, quando nel vecchio moralismo della RAI che metteva le calzamaglie color carne alle ballerine.
A parte che il vizio non è sparito del tutto qui, se è vero che vecchie serie vecchie di 30 anni vengono ora riproposte in maniera integrale (mica tutte, saranno 3 o 4 e solo una che io ricordi ad orari proponibili) è anche vero che quelle nuove si tengono ben alla larga dal proporle.
Mtv all'epoca fece una mezza rivoluzione dove si sentiva imprecare e tutto di più...ma è rimasto un caso isolato...rai4 ci provò anni dopo ma lo fecero solo una volta per la suddetta serie e poi il vuoto.
Fuori dall'Italia la situazione passa dalle più comiche alle più assurde e/o politiche come motivazione.

Non la vedremo mai una cosa simile in tv. :nono:

PS: Ed è solo una serie comica.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da Bubu »

PC ZERO ha scritto:
domenica 6 giugno 2021, 22:17
Bubu ha scritto: ↑
Assurdo, vero?
È come se nella realtà facessero inchinare santi e madonne davanti a casa dei boss mafiosi durante le process... oh :zitto:
No bon aspetta il discorso è totalmente diverso, lì veniva fatto perché erano i mafiosi stessi a farlo minacciando tutti di morte (sottointeso)...te che faresti?
Ti rifiuteresti per diventare un martire o accetti e continui a vivere? Perché stava tutto lì visto che nessuno ti proteggeva.
Consiglio due libri, poi non torno più sull'argomento perché alla fine toccherebbe bannarmi da solo:
https://www.ibs.it/vecchi-nuovi-saggi-d ... 8814024856
https://www.ibs.it/mafia-devota-chiesa- ... 8842092315
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da korda »

@a323109
Cosa significa essere un medico nero a Chioggia nel 2021.

È il 2 giugno, stai aspettando con la tua bimba che il suo papà torni dal lavoro per mangiare una pizza. Invece ti arriva una telefonata in cui lui ti dice con voce strozzata che ha chiamato la polizia perché lo stanno inseguendo in moto e lo vogliono picchiare.

Se sei un medico fiscale nero e lavori a Chioggia è questo quello che ti succede.

Succede che in orario di visita un uomo che non era in casa, avvisato telefonicamente dai vicini, arriva in bicicletta indossando il costume e invece di giustificare con vergogna la propria assenza, ti sequestra chiudendo il cancello della palazzina e ti minaccia ripetutamente di morte.

Succede che avvicina la mano a un bastone mentre ti urla "Negro di merda, da qui non esci vivo", "Non puoi venire in Italia a fare il cazzo che ti pare", “Tu mi firmi che ero in casa o ti spacco la testa”, poi ti strappa il tablet dalle mani e lo scaraventa su un muretto rompendolo in mille pezzi.

Succede che tutto avviene davanti ai vicini affacciati alle finestre e ai cancelli e, mentre tu chiedi "Per favore chiamate la polizia", "Per favore aprite il cancello", loro ti guardano sghignazzando, si piazzano sulla sedia che lui ci ha messo davanti per bloccarti la strada e si prendono gioco di te "No, adesso te la vedi con lui".

Succede che nonostante le tue richieste di aiuto di fronte a un uomo violento, nessuno viene in tuo soccorso o prova a calmarlo. Anzi, mentre tu tenti di chiamare il 112 in un momento di distrazione dell'uomo, le vicine lo informano che hai chiamato la polizia, che hai il cellulare nascosto tra i fogli e lui te lo strappa privandoti della tua unica possibilità di salvezza.

Succede che per salvarti la vita vieni obbligato a sottoscrivere il falso e quando finalmente riesci ad allontanarti e ad entrare nella tua auto, l'uomo ti raggiunge per dirti "Sei morto, ti vengo a prendere" e con violenza inaudita divelle la maniglia della portiera dell’auto di cui stai pagando le rate, per scagliarla contro il tuo finestrino. E mentre tu tenti di andartene, un altro vicino gli offre un passaggio in moto per inseguirti mentre scappi.

Perché sei nero.

Non importa se sei la persona più buona e corretta del mondo, se ti sei laureato in medicina a Padova, se parli italiano meglio di un madrelingua, se ti presenti sul lavoro sempre ben vestito e con un cartellino identificativo, se sei sempre cordiale ed educato. A Chioggia sei un nero di merda.

E dopo mesi di lavoro in una città tanto ostile ti abitui alla maleducazione della gente che ti accoglie sempre con un "Che cosa vuoi? Vattene da qui" senza mai lasciarti il tempo di dire chi sei.

Ti abitui alla sconcertante mancanza di vergogna di tutti quelli che ti intimano di andartene mentre sei seduto in macchina ad aspettare tranquillo l'orario delle visite.

Ti abitui ad ascoltare il loro agghiacciante "Eh sai (dandoti rigorosamente del tu), ci sono stati dei furti qui in zona" quando chi ha provato a cacciarti malamente è il destinatario della visita fiscale.

Ti abitui al macellaio del paese che, dopo aver parlato mezz’ora serenamente con te e averti indicato alcuni indirizzi impossibili da trovare , chiama la polizia dicendo che c'è un uomo sospetto davanti al suo negozio.

Ti abitui all'ignoranza razzista di una comunità che ti fa tornare a casa ogni sera con l'amaro in bocca, un senso di inadeguatezza e di profonda tristezza.

Cerchi perfino di giustificare la signora che, dopo averti fatto entrare e accomodare in casa per procedere alla visita, scappa improvvisamente impaurita per le scale urlando "Mi vuole derubare, mi ha spruzzato qualcosa in faccia" perché a distanza di due metri da lei hai pulito col disinfettante il tablet prima di appoggiarlo sul tavolo per tutelare la sua salute.

Chissà se qualcuno si è chiesto quanta paura abbia provato l'uomo nero vedendo arrivare il vicino di casa che brandiva un cacciavite.

È troppo per un uomo. È troppo per un bravo ragazzo. È troppo per la società del ventunesimo secolo. È troppo per me, che lo amo e non posso continuare ad aver paura di non veder rincasare la sera il meraviglioso padre di mia figlia.

Non è più ignoranza, maleducazione o stupidità. Questa è violenza. Violenza del branco.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da Bubu »

Ce li ho avuti anch'io i clienti che pretendevano solo autisti italiani, o addirittura eterosessuali ("ma che finocchio mi hai mandato?" la frase tipica).
Lasciamo perdere, che poi mi ci incazzavo ogni volta che sentivo questi discorsi a cazzo di cane.

Bastasse cambiare nome alle blacklist o colore agli scacchi per sistemare questa merda, sarei il primo a metterci la firma.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da a323109 »

korda ha scritto:
martedì 8 giugno 2021, 23:08
@a323109
Cosa significa essere un medico nero a Chioggia nel 2021.

È il 2 giugno, stai aspettando con la tua bimba che il suo papà torni dal lavoro per mangiare una pizza. Invece ti arriva una telefonata in cui lui ti dice con voce strozzata che ha chiamato la polizia perché lo stanno inseguendo in moto e lo vogliono picchiare.

Se sei un medico fiscale nero e lavori a Chioggia è questo quello che ti succede.

Succede che in orario di visita un uomo che non era in casa, avvisato telefonicamente dai vicini, arriva in bicicletta indossando il costume e invece di giustificare con vergogna la propria assenza, ti sequestra chiudendo il cancello della palazzina e ti minaccia ripetutamente di morte.

Succede che avvicina la mano a un bastone mentre ti urla "Negro di m***a, da qui non esci vivo", "Non puoi venire in Italia a fare il c***o che ti pare", “Tu mi firmi che ero in casa o ti spacco la testa”, poi ti strappa il tablet dalle mani e lo scaraventa su un muretto rompendolo in mille pezzi.

Succede che tutto avviene davanti ai vicini affacciati alle finestre e ai cancelli e, mentre tu chiedi "Per favore chiamate la polizia", "Per favore aprite il cancello", loro ti guardano sghignazzando, si piazzano sulla sedia che lui ci ha messo davanti per bloccarti la strada e si prendono gioco di te "No, adesso te la vedi con lui".

Succede che nonostante le tue richieste di aiuto di fronte a un uomo violento, nessuno viene in tuo soccorso o prova a calmarlo. Anzi, mentre tu tenti di chiamare il 112 in un momento di distrazione dell'uomo, le vicine lo informano che hai chiamato la polizia, che hai il cellulare nascosto tra i fogli e lui te lo strappa privandoti della tua unica possibilità di salvezza.

Succede che per salvarti la vita vieni obbligato a sottoscrivere il falso e quando finalmente riesci ad allontanarti e ad entrare nella tua auto, l'uomo ti raggiunge per dirti "Sei morto, ti vengo a prendere" e con violenza inaudita divelle la maniglia della portiera dell’auto di cui stai pagando le rate, per scagliarla contro il tuo finestrino. E mentre tu tenti di andartene, un altro vicino gli offre un passaggio in moto per inseguirti mentre scappi.

Perché sei nero.

Non importa se sei la persona più buona e corretta del mondo, se ti sei laureato in medicina a Padova, se parli italiano meglio di un madrelingua, se ti presenti sul lavoro sempre ben vestito e con un cartellino identificativo, se sei sempre cordiale ed educato. A Chioggia sei un nero di m***a.

E dopo mesi di lavoro in una città tanto ostile ti abitui alla maleducazione della gente che ti accoglie sempre con un "Che cosa vuoi? Vattene da qui" senza mai lasciarti il tempo di dire chi sei.

Ti abitui alla sconcertante mancanza di vergogna di tutti quelli che ti intimano di andartene mentre sei seduto in macchina ad aspettare tranquillo l'orario delle visite.

Ti abitui ad ascoltare il loro agghiacciante "Eh sai (dandoti rigorosamente del tu), ci sono stati dei furti qui in zona" quando chi ha provato a cacciarti malamente è il destinatario della visita fiscale.

Ti abitui al macellaio del paese che, dopo aver parlato mezz’ora serenamente con te e averti indicato alcuni indirizzi impossibili da trovare , chiama la polizia dicendo che c'è un uomo sospetto davanti al suo negozio.

Ti abitui all'ignoranza razzista di una comunità che ti fa tornare a casa ogni sera con l'amaro in bocca, un senso di inadeguatezza e di profonda tristezza.

Cerchi perfino di giustificare la signora che, dopo averti fatto entrare e accomodare in casa per procedere alla visita, scappa improvvisamente impaurita per le scale urlando "Mi vuole derubare, mi ha spruzzato qualcosa in faccia" perché a distanza di due metri da lei hai pulito col disinfettante il tablet prima di appoggiarlo sul tavolo per tutelare la sua salute.

Chissà se qualcuno si è chiesto quanta paura abbia provato l'uomo nero vedendo arrivare il vicino di casa che brandiva un cacciavite.

È troppo per un uomo. È troppo per un bravo ragazzo. È troppo per la società del ventunesimo secolo. È troppo per me, che lo amo e non posso continuare ad aver paura di non veder rincasare la sera il meraviglioso padre di mia figlia.

Non è più ignoranza, maleducazione o stupidità. Questa è violenza. Violenza del branco.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da maur1x_15 »

a323109 ha scritto:
mercoledì 9 giugno 2021, 20:15
korda ha scritto:
martedì 8 giugno 2021, 23:08
@a323109
Cosa significa essere un medico nero a Chioggia nel 2021.

È il 2 giugno, stai aspettando con la tua bimba che il suo papà torni dal lavoro per mangiare una pizza. Invece ti arriva una telefonata in cui lui ti dice con voce strozzata che ha chiamato la polizia perché lo stanno inseguendo in moto e lo vogliono picchiare.

Se sei un medico fiscale nero e lavori a Chioggia è questo quello che ti succede.

Succede che in orario di visita un uomo che non era in casa, avvisato telefonicamente dai vicini, arriva in bicicletta indossando il costume e invece di giustificare con vergogna la propria assenza, ti sequestra chiudendo il cancello della palazzina e ti minaccia ripetutamente di morte.

Succede che avvicina la mano a un bastone mentre ti urla "Negro di m***a, da qui non esci vivo", "Non puoi venire in Italia a fare il c***o che ti pare", “Tu mi firmi che ero in casa o ti spacco la testa”, poi ti strappa il tablet dalle mani e lo scaraventa su un muretto rompendolo in mille pezzi.

Succede che tutto avviene davanti ai vicini affacciati alle finestre e ai cancelli e, mentre tu chiedi "Per favore chiamate la polizia", "Per favore aprite il cancello", loro ti guardano sghignazzando, si piazzano sulla sedia che lui ci ha messo davanti per bloccarti la strada e si prendono gioco di te "No, adesso te la vedi con lui".

Succede che nonostante le tue richieste di aiuto di fronte a un uomo violento, nessuno viene in tuo soccorso o prova a calmarlo. Anzi, mentre tu tenti di chiamare il 112 in un momento di distrazione dell'uomo, le vicine lo informano che hai chiamato la polizia, che hai il cellulare nascosto tra i fogli e lui te lo strappa privandoti della tua unica possibilità di salvezza.

Succede che per salvarti la vita vieni obbligato a sottoscrivere il falso e quando finalmente riesci ad allontanarti e ad entrare nella tua auto, l'uomo ti raggiunge per dirti "Sei morto, ti vengo a prendere" e con violenza inaudita divelle la maniglia della portiera dell’auto di cui stai pagando le rate, per scagliarla contro il tuo finestrino. E mentre tu tenti di andartene, un altro vicino gli offre un passaggio in moto per inseguirti mentre scappi.

Perché sei nero.

Non importa se sei la persona più buona e corretta del mondo, se ti sei laureato in medicina a Padova, se parli italiano meglio di un madrelingua, se ti presenti sul lavoro sempre ben vestito e con un cartellino identificativo, se sei sempre cordiale ed educato. A Chioggia sei un nero di m***a.

E dopo mesi di lavoro in una città tanto ostile ti abitui alla maleducazione della gente che ti accoglie sempre con un "Che cosa vuoi? Vattene da qui" senza mai lasciarti il tempo di dire chi sei.

Ti abitui alla sconcertante mancanza di vergogna di tutti quelli che ti intimano di andartene mentre sei seduto in macchina ad aspettare tranquillo l'orario delle visite.

Ti abitui ad ascoltare il loro agghiacciante "Eh sai (dandoti rigorosamente del tu), ci sono stati dei furti qui in zona" quando chi ha provato a cacciarti malamente è il destinatario della visita fiscale.

Ti abitui al macellaio del paese che, dopo aver parlato mezz’ora serenamente con te e averti indicato alcuni indirizzi impossibili da trovare , chiama la polizia dicendo che c'è un uomo sospetto davanti al suo negozio.

Ti abitui all'ignoranza razzista di una comunità che ti fa tornare a casa ogni sera con l'amaro in bocca, un senso di inadeguatezza e di profonda tristezza.

Cerchi perfino di giustificare la signora che, dopo averti fatto entrare e accomodare in casa per procedere alla visita, scappa improvvisamente impaurita per le scale urlando "Mi vuole derubare, mi ha spruzzato qualcosa in faccia" perché a distanza di due metri da lei hai pulito col disinfettante il tablet prima di appoggiarlo sul tavolo per tutelare la sua salute.

Chissà se qualcuno si è chiesto quanta paura abbia provato l'uomo nero vedendo arrivare il vicino di casa che brandiva un cacciavite.

È troppo per un uomo. È troppo per un bravo ragazzo. È troppo per la società del ventunesimo secolo. È troppo per me, che lo amo e non posso continuare ad aver paura di non veder rincasare la sera il meraviglioso padre di mia figlia.

Non è più ignoranza, maleducazione o stupidità. Questa è violenza. Violenza del branco.
Ti sei inventato tutto di sana pianta?
Ok, è già un progresso. Non prendere per oro colato quello che si legge è segno di intelligenza. Ad ogni modo:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/0 ... a/6221095/
https://www.lastampa.it/cronaca/2021/06 ... 1.40356095
https://www.ilgazzettino.it/nordest/ven ... 06041.html.
Spero che tre fonti ti bastino, naturalmente non troverai questa notizia su certi "giornali"... :ciao:
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit

Messaggio da a323109 »

Per un episodio di un bianco che minaccia un nero ce ne sono 1000 al contrario. Anche io vengo minacciato da extracomunitari ma non vado a dirlo in giro. Mi difendo da solo. Un marocchino voleva scopare mia moglie, e io gli ho fatto vedere un fucile e glielo puntato in testa. Gli è passata subito la voglia e adesso sono rispettato dalla comunità marocchina del paese.

Ha capito subito l'antifona e anche il bias cognitivo è andato subito apposto :D
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