Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognitivi)
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit
Per quanto ce lo si voglia raccontare sul piano filosofico, nelle competizioni sportive l'importante è vincere, non partecipare.
Il contrario è accaduto di rado, anche storicamente parlando. Partendo dal rosico degli inglesi a Euro2020 e passando dal rosico dei tedeschi vedendo Jesse Owens alle olimpiadi del 1936
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit
Si è così ed infatti il motto di De Coubertin è sempre meno citato (e in genere lo è solo da parte di chi perde).
Se sia sempre stato così non lo so, lo è certamente da quando - e nella misura in cui - attorno allo sport girano affari con numeri di svariate cifre.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit
Salve,
Te lo dattilografo di nuovo, dipende sempre dal contesto:
Uhm, De Coubertin contestualizzato nella sua epoca era un uomo dai grandi ideali, oggi lo si definirebbe un troglodita maschilista, classista e razzista, per la serie non giudicare cogli occhi d'oggi fatti e personaggi del passato.
Ed ecco un bel esempio di Beau Geste nello sport https://piccolenote.ilgiornale.it/21594 ... enio-monti
C'è solo da imparare da un simile gesto.
Ciao
Te lo dattilografo di nuovo, dipende sempre dal contesto:
wilecoyote ha scritto: ↑venerdì 6 agosto 2021, 21:15Anche un paio di guanti neri non possono offendere nessuno, eppur sono tutt'oggi un inconfondibile simbolo e messaggio politico.
Dipende sempre dal contesto, se la maglietta l'indossa un bagnante a Cesenatico è innocua, se l'indossi in Ungheria è una provocazione politica.
korda ha scritto: ↑sabato 7 agosto 2021, 17:15Per quanto ce lo si voglia raccontare sul piano filosofico, nelle competizioni sportive l'importante è vincere, non partecipare.
Il contrario è accaduto di rado, anche storicamente parlando. Partendo dal rosico degli inglesi a Euro2020 e passando dal rosico dei tedeschi vedendo Jesse Owens alle olimpiadi del 1936
giulux ha scritto: ↑sabato 7 agosto 2021, 17:36Si è così ed infatti il motto di De Coubertin è sempre meno citato (e in genere lo è solo da parte di chi perde).
Se sia sempre stato così non lo so, lo è certamente da quando - e nella misura in cui - attorno allo sport girano affari con numeri di svariate cifre.
Uhm, De Coubertin contestualizzato nella sua epoca era un uomo dai grandi ideali, oggi lo si definirebbe un troglodita maschilista, classista e razzista, per la serie non giudicare cogli occhi d'oggi fatti e personaggi del passato.
Ed ecco un bel esempio di Beau Geste nello sport https://piccolenote.ilgiornale.it/21594 ... enio-monti
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit
...il mondo è progredito, anche grazie alle provocazioni politiche !Dipende sempre dal contesto, se la maglietta l'indossa un bagnante a Cesenatico è innocua, se l'indossi in Ungheria è una provocazione politica.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit
Qualche maligno potrebbe sostenere che il gesto di Vettel sia una provocazione ben poco politica ma propagandistica, ben studiata dal suo ufficio stampa per accrescerne la popolarità presso le schiere dei difensori dei diritti civili: il tutto contando sull'idiozia di chi l'avrebbe criticata, costruendo così un 'caso' di cui far parlare i giornali.
Ma sarebbe, appunto, un maligno.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit
Ma che?! In formula 1??? Lo "sport" più mercificato forsanco del calcio. Ma va'...giulux ha scritto: ↑sabato 7 agosto 2021, 22:47Qualche maligno potrebbe sostenere che il gesto di Vettel sia una provocazione ben poco politica ma propagandistica, ben studiata dal suo ufficio stampa per accrescerne la popolarità presso le schiere dei difensori dei diritti civili: il tutto contando sull'idiozia di chi l'avrebbe criticata, costruendo così un 'caso' di cui far parlare i giornali.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit
Si, però con questo tipo di ragionamento non se ne esce mai...! Prendiamo un cantante, se fa un concerto di beneficenza si dirà che lo fa solo per pubblicità, se non lo fa, è un egoista miliardario. Non va mai bene niente !giulux ha scritto: ↑sabato 7 agosto 2021, 22:47Qualche maligno potrebbe sostenere che il gesto di Vettel sia una provocazione ben poco politica ma propagandistica, ben studiata dal suo ufficio stampa per accrescerne la popolarità presso le schiere dei difensori dei diritti civili: il tutto contando sull'idiozia di chi l'avrebbe criticata, costruendo così un 'caso' di cui far parlare i giornali.
Ma sarebbe, appunto, un maligno.
Quindi ho si hanno delle prove per sostenere questa tesi, oppure è la stessa cosa che fanno i terrapiattisti e amanti del complotto ovunque, ovvero non fidarsi mai di nulla e pensare che c'è sempre un'altro motivo sotto.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit
Se leggi questa frase tre volte al chiaro di luna, appare Hamilton con un sedano in culo mano.giulux ha scritto: ↑sabato 7 agosto 2021, 22:47Qualche maligno potrebbe sostenere che il gesto di Vettel sia una provocazione ben poco politica ma propagandistica, ben studiata dal suo ufficio stampa per accrescerne la popolarità presso le schiere dei difensori dei diritti civili: il tutto contando sull'idiozia di chi l'avrebbe criticata, costruendo così un 'caso' di cui far parlare i giornali.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit
korda ha scritto: ↑sabato 7 agosto 2021, 17:15Per quanto ce lo si voglia raccontare sul piano filosofico, nelle competizioni sportive l'importante è vincere, non partecipare.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit
Nulla direi, lascia anche molta più libertà rispetto all'IPC che costringe gli atleti paralimpici a coprire i tatuaggi con i cinque cerchi, pena la squalifica.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit
korda ha scritto: ↑domenica 16 maggio 2021, 11:14churchill-black-lives-matter-1.jpg
Posto qui e non in Bar Sport perché credo che l'argomento abbia risvolti più pratici che politici/morali.
Con l'avvento della morte di George Floyd ho osservato che sta prendendo molto piede la corrente di pensiero della cancel culture*. Probabilmente questo fenomeno c'era già da prima, ma non mi sono accorto finora di quanto fosse permeante. Potremmo anche ignorarlo, ma credo che questo sia un fenomeno che ci tocca da vicino: basti vedere la decisione di GitHub di abolire il termine master sulla sua piattaforma.
Il mio punto di vista è molto pragmatico. Bisognerebbe saper distinguere e separare il linguaggio usato per comunicare a fini politici e sociali (e qui ok, il cambiamento avrebbe il suo senso) dal linguaggio impiegato a fini esclusivamente tecnici: che io debba stilare un banale rapporto su di un intervento o che debba scrivere un articolo scientifico peer review il politically correct dovrebbe starne fuori, pena l'oggettività stessa del mio lavoro. A meno che il mio lavoro non sia effettivamente vocato al sociale. E nel caso dell'informatico che travaglia tra master e slave, connettori maschio e femmina, non lo è neanche lontanamente.
Io penso che comunicare con TUTTI in modo univoco e inequivocabile sia un problema primario. Penso che sia veramente ingenuo pensare che TUTTI abbiano la stessa elasticità mentale e propensione ad adattarsi su questioni sociali che magari non gli sfiorano nemmeno l'anticamera del cervello.
Ho postato un discorso simile su un gruppo di una comunità scientifica italiana. Non hanno fatto tardi ad arrivare gli strali e le invettive di linguisti e antropologi, definendo le mie osservazioni di poca rilevanza e adducendo che i miei argomenti sono in odore di difesa retrograda del privilegio, e di menefreghismo nei confronti della percezione e del vissuto di persone a cui i rimandi a un passato di oppressione legittimamente pesano.
Voi cosa ne pensate? E' davvero così? Davvero c'è necessità di cambiare la definizione di termini tecnici in nome della tolleranza o esiste il rischio che, così facendo, si generi una inevitabile confusione a ambiguità nella comunicazione tecnica (e sottolineo tecnica)?!
*: non me ne voglia @steff se uso un termine inglese e non il corrispettivo italiano, ma voglio enfatizzare l'origine anglosassone di questa tendenza.
Tale "appiattimento" linguistico ha solide basi in una programmazione indirizzata ad una implosione verso il poco - dato che la Natura, come suole dirsi, aborrisce il vuoto/nulla - che la stragrande maggioranza degli individui appartenenti alla razza umana gelosamente tiene a difendere con le unghie coi denti, quasi fosse il massimo a cui possa aspirare.
La lingua inglese è, in certi suoi aspetti, abbastanza esemplare in questo; non a caso, e non solo per questioni storiche, è stata scelta quale "veicolo" di trasmissione per "uniformare".
A ognuno il "suo", e ad ogni cosa il "suo" proprio nome. Diversamente si crea solo "confusione", e nella confusione, come la Storia insegna (!), i furbi, gli scaltri, i disonesti, quelli senza scrupoli, ne approfittano. Vuoi vincere? Nulla di più semplice: crea confusione ed architetta un piano A, e magari anche un piano B, per iuscire ad approfittare della situazione... Che cos'è il genio: elogio alla supercazzola.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit
"Appiattimento linguistico" ? Secondo me, la vera anomalia, nella storia dell'uomo, sono i "picchi linguistici"!
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit
Ovvero?... un esempio.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit
Ha a che fare più con l'argomento cancel culture che con i linguaggi tecnici.
Però è un articolo molto interessante che analizza come mai l'opinione di un pinco pallino qualsiasi venga inserita nei trend topic dei social, sfalsando la percezione della diffusione di alcune sparute idee, che vengono quindi spacciate spesso come "pensiero dominante" (in buona fede o in malafede a seconda dei casi):
https://www.ilpost.it/2021/09/18/collas ... l-network/
Però è un articolo molto interessante che analizza come mai l'opinione di un pinco pallino qualsiasi venga inserita nei trend topic dei social, sfalsando la percezione della diffusione di alcune sparute idee, che vengono quindi spacciate spesso come "pensiero dominante" (in buona fede o in malafede a seconda dei casi):
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit
...lo avevo letto anch'io, interessante...
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit
Credo che ci sia da fare le congratulazioni ad ogni atleta che arriva a fare le olimpiadi. E che chi parteicipi s'incazzi come una belva se non riesce a vincere. Questo non deve far sparire il rispetto per gli avversari, gli arbitri, lo sport, ma "vincere" deve essere l'obiettivo di ogni atleta, dove la vittoria è la dimostrazione che è stato in grado di essere più bravo di ogni avversario. E che ha dato il meglio.
Puntare alla vittoria ti porta a spremerti al 120%, a scoprire cose nuove, a cercare di andare oltre ai tuoi limiti. Ed in tal senso, l'importante è partecipare... perchè significa portare la competizione al massimo livello possibile in questa palla di fango e metallo.
Dall'altro lato, comitato olimpico, concittadini, avversari debbono... ringraziare e rispettare ogni risultato olimpico. Anche l'eliminazione al primo gradino del percorso. Perchè anche partecipare alle olimpiadi è un grande successo. Anche se vorrei tirare per il collo tutte le rappresentative olimpiche calcistiche italiane, che mai si sono distinte nonostante lo spessore del nostro calcio negli ultimi 90anni.
Partecipare e "combattere" contro gli omologhi è una guerra. Sperando che si resti a "combattersi" durante le olimpiadi, abbracciandosi tra avversari finita la competizione.
Ma non andrà così...
Tornando alla cancel culture...
Rimuovere blacklist e whitelist o master/slave dal linguaggio tecnico è come impedire che vengano prodotti coltelli o armi da fuoco per colpa delle vittime di queste due armi da fuoco.
Spero che sia offensivo il significato, non il termine... E poi voglio dire: chi pensa veramente che il colore nero sia peggiore? Avete visto quanti milioni di auto nere vengono vendute?
Puntare alla vittoria ti porta a spremerti al 120%, a scoprire cose nuove, a cercare di andare oltre ai tuoi limiti. Ed in tal senso, l'importante è partecipare... perchè significa portare la competizione al massimo livello possibile in questa palla di fango e metallo.
Dall'altro lato, comitato olimpico, concittadini, avversari debbono... ringraziare e rispettare ogni risultato olimpico. Anche l'eliminazione al primo gradino del percorso. Perchè anche partecipare alle olimpiadi è un grande successo. Anche se vorrei tirare per il collo tutte le rappresentative olimpiche calcistiche italiane, che mai si sono distinte nonostante lo spessore del nostro calcio negli ultimi 90anni.
Partecipare e "combattere" contro gli omologhi è una guerra. Sperando che si resti a "combattersi" durante le olimpiadi, abbracciandosi tra avversari finita la competizione.
Ma non andrà così...
Tornando alla cancel culture...
Rimuovere blacklist e whitelist o master/slave dal linguaggio tecnico è come impedire che vengano prodotti coltelli o armi da fuoco per colpa delle vittime di queste due armi da fuoco.
Spero che sia offensivo il significato, non il termine... E poi voglio dire: chi pensa veramente che il colore nero sia peggiore? Avete visto quanti milioni di auto nere vengono vendute?
Sono colui che fa cose che non servono...
Secondo Principio di Dilbert, di Scott Adams. "Si parte dalla certezza che siamo tutti idioti". Ed alcuni su questo mi ab-battono alla grande.
Come certificato dalla moderazione, incivile e maleducato. You have been warned.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit
Riprendo un post di una discussione in merito ad un articolo uscito su Scientific American (non proprio un giornaletto) e sul fatto se fosse adeguato usare un acronimo come JEDI per un programma universitario americano di Justice Equity Diversity Inclusion.
Leggendo questi stralci direi che siamo alla frutta:
Leggendo questi stralci direi che siamo alla frutta:
[Jedi] are a religious order of intergalactic police-monks, prone to (white) saviorism and toxically masculine approaches to conflict resolution (violent duels with phallic lightsabers, gaslighting by means of “Jedi mind tricks,” etc.)
Studies suggest that the presence of Star Wars and Star Trek memorabilia (such as posters) in computer science classrooms can reinforce masculinist stereotypes about computer science—contributing to women’s sense that they don’t belong in that field
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit
Salve,
A tutto 'sto sbrodolato ipomacroipermicrogalattittico sul JEDI risponderei:
Ciao
korda ha scritto: ↑lunedì 4 ottobre 2021, 13:45Riprendo un post di una discussione in merito ad un articolo uscito su Scientific American (non proprio un giornaletto) e sul fatto se fosse adeguato usare un acronimo come JEDI per un programma universitario americano di Justice Equity Diversity Inclusion.
Leggendo questi stralci direi che siamo alla frutta:
[Jedi] are a religious order of intergalactic police-monks, prone to (white) saviorism and toxically masculine approaches to conflict resolution (violent duels with phallic lightsabers, gaslighting by means of “Jedi mind tricks,” etc.)Studies suggest that the presence of Star Wars and Star Trek memorabilia (such as posters) in computer science classrooms can reinforce masculinist stereotypes about computer science—contributing to women’s sense that they don’t belong in that field
A tutto 'sto sbrodolato ipomacroipermicrogalattittico sul JEDI risponderei:
Ciao
Ultima modifica di wilecoyote il lunedì 4 ottobre 2021, 14:43, modificato 1 volta in totale.
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Re: Cancel culture e linguaggi tecnici (...e oltre: NO pregiudizi, SI' critiche costruttive nei confronti di bias cognit
Intendi le pippe mentali sull'acronimo o proprio il progetto di inclusività di genere?wilecoyote ha scritto: ↑lunedì 4 ottobre 2021, 14:39Salve,
A tutto 'sto lo sbrodolato sul JEDI risponderei:
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