Cancel culture e discriminazione: lo spin off (niente discussioni, solo risorse)

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giulux
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Re: Cancel culture e discriminazione: lo spin off (niente discussioni, solo risorse)

Messaggio da giulux »

In tema (pare ispirato da qualche frequentatore di questo forum :D )
https://youtu.be/dWPcFhjRevw?t=16
"Non è una segno di buona salute l'essere ben adattato ad una società malata". (Jiddu Krishnarmurti)
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Janvitus
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Re: Cancel culture e discriminazione: lo spin off (niente discussioni, solo risorse)

Messaggio da Janvitus »

a323109 ha scritto:
venerdì 28 maggio 2021, 18:20
Immagine

Questa è una foto pubblicitaria di intimo.

Sone 3 donne.

Se uno non guarda bene neanche si accorge che sono una asiatica, una africana e una italiana. La italiana è cicciotella :D

La cosa che noto è che hanno tutte lo stesso colore della pelle. Quindi credo che l'intento sia di unificare e cancellare le differenze.
Io l'unica cosa che noto è ca si' cecat'... Vedi il grasso dove non c'è, non noti i colori diversi della pelle, nemmeno i tratti fisici... 'na visita dall'oculista, no? :asd:
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Re: Cancel culture e discriminazione: lo spin off (niente discussioni, solo risorse)

Messaggio da korda »

...e poi arriva il secondo spot provocatorio della Zalando.

Non saprei bene come interpretarlo, però non sono convinto che per affermare la propria identità di genere siano necessari gesti eclettici (ie non tutti gli/le LGBT hanno necessità di vestirsi in modo estroverso)
Io non sono Bagheera né Akela, io non frequento la Rupe.
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PC ZERO
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Re: Cancel culture e discriminazione: lo spin off (niente discussioni, solo risorse)

Messaggio da PC ZERO »

korda ha scritto:
venerdì 18 giugno 2021, 18:40
...e poi arriva il secondo spot provocatorio della Zalando.

Non saprei bene come interpretarlo, però non sono convinto che per affermare la propria identità di genere siano necessari gesti eclettici (ie non tutti gli/le LGBT hanno necessità di vestirsi in modo estroverso)
Bon ma quello si chiama marketing, visto che ora va di moda parlare di quello si fanno spot pubblicitari al riguardo così pensi che ti sostengano e sei invogliato a comprare da loro.
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korda
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Re: Cancel culture e discriminazione: lo spin off (niente discussioni, solo risorse)

Messaggio da korda »

PC ZERO ha scritto:
domenica 20 giugno 2021, 15:09
korda ha scritto:
venerdì 18 giugno 2021, 18:40
...e poi arriva il secondo spot provocatorio della Zalando.

Non saprei bene come interpretarlo, però non sono convinto che per affermare la propria identità di genere siano necessari gesti eclettici (ie non tutti gli/le LGBT hanno necessità di vestirsi in modo estroverso)
Bon ma quello si chiama marketing, visto che ora va di moda parlare di quello si fanno spot pubblicitari al riguardo così pensi che ti sostengano e sei invogliato a comprare da loro.
D'accordo, ma ho aperto questa discussione per citare contenuti sul tema che riceviamo quotidianamente, rispetto all'altra discussione parallela in cui si affronta il tema in maniera diversa.

In ogni caso porto l'esperienza di amici omosessuali in cui la definizione stessa di LGBT va un po' stretta. Non per mancare di rispetto a chi si traveste con parrucche e tacchi, ma loro si sentono a disagio di venire accomunati sotto una categoria unica.
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Re: Cancel culture e discriminazione: lo spin off (niente discussioni, solo risorse)

Messaggio da giulux »

Il problema è forse voler categorizzare gli individui e non limitarsi a prenderli ciascuno con le proprie caratteristiche.
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woddy68
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Re: Cancel culture e discriminazione: lo spin off (niente discussioni, solo risorse)

Messaggio da woddy68 »

korda ha scritto:
domenica 20 giugno 2021, 17:00
PC ZERO ha scritto:
domenica 20 giugno 2021, 15:09
korda ha scritto:
venerdì 18 giugno 2021, 18:40
...e poi arriva il secondo spot provocatorio della Zalando.

Non saprei bene come interpretarlo, però non sono convinto che per affermare la propria identità di genere siano necessari gesti eclettici (ie non tutti gli/le LGBT hanno necessità di vestirsi in modo estroverso)
Bon ma quello si chiama marketing, visto che ora va di moda parlare di quello si fanno spot pubblicitari al riguardo così pensi che ti sostengano e sei invogliato a comprare da loro.
D'accordo, ma ho aperto questa discussione per citare contenuti sul tema che riceviamo quotidianamente, rispetto all'altra discussione parallela in cui si affronta il tema in maniera diversa.

In ogni caso porto l'esperienza di amici omosessuali in cui la definizione stessa di LGBT va un po' stretta. Non per mancare di rispetto a chi si traveste con parrucche e tacchi, ma loro si sentono a disagio di venire accomunati sotto una categoria unica.
...beh! Certo...non è che il mondo omosessuale ha una testa unica, tra l'altro è un mondo talmente variegato...ci sono omosessuali che non andrebbero ma in giro vestiti da donne, tuttavia di norma li accomuna una certo modo di vedere le diversità, visto che comunque le esperienze sono simili.
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Re: Cancel culture e discriminazione: lo spin off (niente discussioni, solo risorse)

Messaggio da korda »

giulux ha scritto:
domenica 20 giugno 2021, 18:29
Il problema è forse voler categorizzare gli individui e non limitarsi a prenderli ciascuno con le proprie caratteristiche.
Non è sempre così semplice in tutti i contesti. E qui ritorno alla pubblicità della Zalando, a titolo di esempio: per quanto i media cerchino di adeguarsi alla tendenza attuale, mi sembra che comunque si ostinino a lanciare messaggi stereotipati. Che poi lo stereotipo si avvicini ad un messaggio di maggiore inclusione sempre di stereotipo si tratta alla fine.
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Bubu
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Re: Cancel culture e discriminazione: lo spin off (niente discussioni, solo risorse)

Messaggio da Bubu »

Consiglio letterario: i romanzi della Guardia di Ankh-Morpork, di Terry Pratchett.
Piedi d'Argilla che è (ovviamente) tradotto in italiano, e The Fifth Elephant che non lo è (e sorvolo sui motivi dei mancati adattamenti del Mondo Disco).

Perché proprio questi due romanzi, in particolare?
Sebbene tutto il ciclo della Guardia sia intriso di temi riguardanti la tolleranza e l'accettazione del diverso, dato che il cast è formato da un'accozzaglia eterogenea di reietti appartenenti a razze in conflitto tra loro e vediamo buona parte della storia tramite il punto di vista discretamente ottuso di Sam Vimes, in questi due particolari romanzi si hanno prima l'outing della nana Cheery Littlebottom e poi il confronto con la comunità dei nani rispetto alla sua decisione di mostrarsi come donna.
Attenzione, Cheery non è transgender, è semplicemente femmina, ma sul Disco, per i nani, un nano è semplicemente un nano a prescindere dal sesso e questo apre a molte possibilità nel trattare l'argomento dell'identità di genere.
Ricordo quanto sono stato orgoglioso di Detritus e Vimes che erano pronti a fare rispettivamente una strage e una guerra quando hanno sentito offendere la propria collega/amica.
I ate'nt ded
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Re: Cancel culture e discriminazione: lo spin off (niente discussioni, solo risorse)

Messaggio da korda »

Bubu ha scritto:
domenica 20 giugno 2021, 18:53
Consiglio letterario: i romanzi della Guardia di Ankh-Morpork, di Terry Pratchett.
Piedi d'Argilla che è (ovviamente) tradotto in italiano, e The Fifth Elephant che non lo è (e sorvolo sui motivi dei mancati adattamenti del Mondo Disco).

Perché proprio questi due romanzi, in particolare?
Sebbene tutto il ciclo della Guardia sia intriso di temi riguardanti la tolleranza e l'accettazione del diverso, dato che il cast è formato da un'accozzaglia eterogenea di reietti appartenenti a razze in conflitto tra loro e vediamo buona parte della storia tramite il punto di vista discretamente ottuso di Sam Vimes, in questi due particolari romanzi si hanno prima l'outing della nana Cheery Littlebottom e poi il confronto con la comunità dei nani rispetto alla sua decisione di mostrarsi come donna.
Attenzione, Cheery non è transgender, è semplicemente femmina, ma sul Disco, per i nani, un nano è semplicemente un nano a prescindere dal sesso e questo apre a molte possibilità nel trattare l'argomento dell'identità di genere.
Ricordo quanto sono stato orgoglioso di Detritus e Vimes che erano pronti a fare rispettivamente una strage e una guerra quando hanno sentito offendere la propria collega/amica.
Grazie, cerco gli audiolibri (dubito) o gli e-book (più probabile). Per il prezzo che ti fanno pagare Audible è decisamente povera di titoli... :sisi:
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Re: Cancel culture e discriminazione: lo spin off (niente discussioni, solo risorse)

Messaggio da noel80 »

Ero andato a vedere a quando risalissero i primi spot che utilizzassero modelle con "canoni differenti", qui e' il 2019

e 2018

Visto il genere di discussione, si puo' vedere se qualcuno ne trovi di prima (da prima del 2019/2018)?
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woddy68
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Re: Cancel culture e discriminazione: lo spin off (niente discussioni, solo risorse)

Messaggio da woddy68 »

Mi ha fatto sorridere e anche un po' piacere la proposta del comune di Monaco di colorare lo stadio Allianz Arena con l'arcobaleno, in occasione dell’ultimo match tra Germania e Ungheria. Un chiaro disappunto alle leggi di Orbàn.
https://www.open.online/2021/06/20/euro ... tor-orban/
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