La Cina è vicina
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La Cina è vicina
Io non sono Bagheera né Akela, io non frequento la Rupe.
Io sono Kaa: faccio ballare le scimmie alle Tane Fredde.
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- mikexu
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Re: La Cina è vicina
Se consideriamo la questione dei social in Cina, mi meraviglia come LinkedIn abbia fatto fino ad oggi a sopravvivere (anzi, mi viene da ridere).korda ha scritto: ↑venerdì 26 novembre 2021, 21:19Sembra un paradosso, eppure...
LinkedIn è solo la prima vittima della privacy cinese
Se invece ci riferiamo al commercio, in particolare all'e-commerce, leggendo l'articolo non ho notato grandi differenze con i meccanismi di controllo della privacy imposte da tempo anche qui in Europa e negli USA. Vengono enfatizzati i rischi di sanzioni pesanti da parte delle autorità cinesi: perché, quelli europei in cosa consistono, in multarelle e tiratine d'orecchio? Anche qui in Europa si rischiano batoste da paura, anche nel penale. Anche qui da noi si rischia la revoca dei permessi ad operare.
Comunque tranquillo, che chi fa affari in Cina si sarà già adeguato, appoggiandosi ad agenzie cinesi specializzate che, come in occidente, hanno trovato l'albero della cuccagna grazie a queste nuove imposizioni. Inoltre l'articolo riporta:
Molte società straniere operanti in Cina, ancora prima di entrare nel Paese, hanno costituito un’infrastruttura IT solida ed universale, sia in sede che su cloud.
L'utilizzo della stessa piattaforma per le operazioni in Cina, pertanto, risulta spesso una scelta ovvia. Devono essere adottati sistemi di archiviazione crittografata, progetti in tecnologia blockchain, occorre garantire l’accesso autorizzato o altre misure di protezione della sicurezza ancora più rigorose per i dati personali sensibili e i dati designati come importanti dallo Stato.
Come sempre i cinesi imparano in fretta.
Avete visto la Balena Bianca?
Moby Dick non ti cerca. Sei tu, tu che insensato cerchi lei!
Re: La Cina è vicina
Dal tono dato dal Sole 24 Ore più che adeguamento agli standard "occidentali" quella della Cina mi sembra molto di più una furba mossa protezionisticamikexu ha scritto: ↑sabato 27 novembre 2021, 10:03Se consideriamo la questione dei social in Cina, mi meraviglia come LinkedIn abbia fatto fino ad oggi a sopravvivere (anzi, mi viene da ridere).korda ha scritto: ↑venerdì 26 novembre 2021, 21:19Sembra un paradosso, eppure...
LinkedIn è solo la prima vittima della privacy cinese
Se invece ci riferiamo al commercio, in particolare all'e-commerce, leggendo l'articolo non ho notato grandi differenze con i meccanismi di controllo della privacy imposte da tempo anche qui in Europa e negli USA. Vengono enfatizzati i rischi di sanzioni pesanti da parte delle autorità cinesi: perché, quelli europei in cosa consistono, in multarelle e tiratine d'orecchio? Anche qui in Europa si rischiano batoste da paura, anche nel penale. Anche qui da noi si rischia la revoca dei permessi ad operare.
Comunque tranquillo, che chi fa affari in Cina si sarà già adeguato, appoggiandosi ad agenzie cinesi specializzate che, come in occidente, hanno trovato l'albero della cuccagna grazie con queste nuove imposizioni. Inoltre l'articolo riporta:
Molte società straniere operanti in Cina, ancora prima di entrare nel Paese, hanno costituito un’infrastruttura IT solida ed universale, sia in sede che su cloud.
L'utilizzo della stessa piattaforma per le operazioni in Cina, pertanto, risulta spesso una scelta ovvia. Devono essere adottati sistemi di archiviazione crittografata, progetti in tecnologia blockchain, occorre garantire l’accesso autorizzato o altre misure di protezione della sicurezza ancora più rigorose per i dati personali sensibili e i dati designati come importanti dallo Stato.
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Re: La Cina è vicina
Sono d'accordo, però il protezionismo cinese non è cosa nuova per le aziende italiane che operano in Cina. Quando vai là sai già che le regole del gioco le dettano loro. Ho un parente che da trent'anni va e viene dalla Cina e mi ha raccontato un sacco di cose interessanti e a suo dire la Cina non è sempre come la dipingono qui in Occidente.
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Re: La Cina è vicina
Forse anche peggio , ma non lo danno a vedere coi stranieri . Almeno cosi mi hanno detto alcuni cinesi .
Ma l itaglia non e tanto meglio .
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Ricordo che sono da cell., non vogliatemene se non cito tutti o altro. Lo sapete che con quel display è un casino.
Salva l'Ucraina!
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Re: La Cina è vicina
In Cina funziona così: praticamente quasi tutta internet occidentale è bloccata, ma usare una VPN non è illegale.
Chiunque abbia contatti in occidente, e qualunque azienda, ha una VPN. Regolarmente acquistata. Solo alcune VPN sono "tacitamente approvate", offuscate (quindi addio OpenVPN) e commerciali. Quella più diffusa è ExpressVPN.
Qualche anno fa l'ex ministro delle telecomunicazioni, parlando informalmente con un professore che conosco, gli ha detto che la censura in Cina non è vista tanto come un meccanismo legislativo per scovare dissidenti e impedire la diffusione del libero pensiero, ma come protezione: protezione dalle fake news e dai poteri stranieri, per tutti coloro che non hanno le basi minime per discernere le fonti, come chi non sa l'inglese o chi non sa cos'è una VPN. In situazioni particolarmente "calde", come in particolari date (come l'anniversario della strage di Piazza Tienanmen), i responsabili del Great Firewall of China hanno la facoltà di bloccare temporaneamente le VPN, ma non globalmente, solo in alcune zone. Le cose probabilmente sono un po' cambiate, dacché recentemente ho sentito lo stesso professore di cui sopra lamentarsi perché mentre attendeva di andare a Hong Kong nella dogana di ShenZhen (per andare a Hong Kong dalla Cina devi fare due dogane: quella di ShenZhen e quella di Hong Kong, ma è una cosa molto veloce, solo un pro forma, 5 minuti al massimo) ha visto alcuni poliziotti che controllavano il cellulare soltanto di alcuni giovani non occidentali per vedere se stavano usando una VPN. Era arrabbiatissimo e indignato, e ha la tessera del partito.
Quel che viene fuori dalle mie frequentazioni in quella terra è che la situazione è molto meno monolitica di quello che potrebbe apparire. A seconda dei funzionari che si avvicendano ci sono momenti in cui prevale l'apertura e momenti in cui prevale l'autoritarismo. Come da noi del resto, dall'estero ci vedono come gente che per qualche anno fa Mare Nostrum e in altri "chiudiamo i porti": la Cina sulla carta è una democrazia, non è come la Corea del Nord, e sicuramente non è una democrazia de facto ma ci sono comunque forze contrastanti e un'opinione pubblica che talvolta riesce a farsi sentire, talvolta no.
Chiunque abbia contatti in occidente, e qualunque azienda, ha una VPN. Regolarmente acquistata. Solo alcune VPN sono "tacitamente approvate", offuscate (quindi addio OpenVPN) e commerciali. Quella più diffusa è ExpressVPN.
Qualche anno fa l'ex ministro delle telecomunicazioni, parlando informalmente con un professore che conosco, gli ha detto che la censura in Cina non è vista tanto come un meccanismo legislativo per scovare dissidenti e impedire la diffusione del libero pensiero, ma come protezione: protezione dalle fake news e dai poteri stranieri, per tutti coloro che non hanno le basi minime per discernere le fonti, come chi non sa l'inglese o chi non sa cos'è una VPN. In situazioni particolarmente "calde", come in particolari date (come l'anniversario della strage di Piazza Tienanmen), i responsabili del Great Firewall of China hanno la facoltà di bloccare temporaneamente le VPN, ma non globalmente, solo in alcune zone. Le cose probabilmente sono un po' cambiate, dacché recentemente ho sentito lo stesso professore di cui sopra lamentarsi perché mentre attendeva di andare a Hong Kong nella dogana di ShenZhen (per andare a Hong Kong dalla Cina devi fare due dogane: quella di ShenZhen e quella di Hong Kong, ma è una cosa molto veloce, solo un pro forma, 5 minuti al massimo) ha visto alcuni poliziotti che controllavano il cellulare soltanto di alcuni giovani non occidentali per vedere se stavano usando una VPN. Era arrabbiatissimo e indignato, e ha la tessera del partito.
Quel che viene fuori dalle mie frequentazioni in quella terra è che la situazione è molto meno monolitica di quello che potrebbe apparire. A seconda dei funzionari che si avvicendano ci sono momenti in cui prevale l'apertura e momenti in cui prevale l'autoritarismo. Come da noi del resto, dall'estero ci vedono come gente che per qualche anno fa Mare Nostrum e in altri "chiudiamo i porti": la Cina sulla carta è una democrazia, non è come la Corea del Nord, e sicuramente non è una democrazia de facto ma ci sono comunque forze contrastanti e un'opinione pubblica che talvolta riesce a farsi sentire, talvolta no.
Sono un lottatore di SUDO, su Ubuntu 22.04.
Le mie guide e tutte le produzioni audio/video: www.stefanodroghetti.it
Слава Україні!
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