Il cörsivœ

[derma]

Più la guardo e più non trovo la parola adatta... ce l'ho sulla punta della "lingua" ma non mi viene... ah, ecco, sì!... trovata... (censura)!


[ Attraente + scemenza + brevità = Cancel Culture ]

[Janvitus]

Non so perché ma mi è venuta voglia di giocare a bocce...

[derma]

Sarà per via del pallino.

[Janvitus]

Vabbuò dai, 15 minuti di notorietà è per tutti.

[derma]

Il problema è che ce n'è una a cui gliene hanno fregato 7 minuti e mezzo.

[korda]

Non so perché ma mi è venuta voglia di giocare a bocce...

Davvero brillante e coerentemente allineato con le motivazioni espresse nella quarantena. Cancellare tutto per esordire così. Chapeau!

Io la mia parte l'ho recitata. Saluti...

[derma]

https://www.wired.it/article/parlare-in ... vuol-dire/



Cosa vuol dire parlare in corsivo e com'è nata la tendenza su TikTok

Sulle piattaforme spopolano i video della creator Elisa Esposito (anche se non è stata lei la prima ad avere l'idea). Ecco da dove arriva il curioso trend pensato per far ridere.

22.06.2022

[frapox]

Non so perché ma mi è venuta voglia di giocare a bocce...

In che senso? Potresti chiarire meglio questa tua metafora (sempre che sia una metafora) perchè non ho capito cosa stia a significare. Grazie.

[derma]

https://www.firenzetoday.it/social/elis ... video.html

Insegna il "corsivo", ma non sa chi ha scritto la Divina Commedia: il video è virale

02 luglio 2022

[frapox]

Per quanto mi riguarda, come ho già espresso in modo esaustivo, seppur frammentato, nella discussione censurata:

- questa ragazza non ha fatto nulla di sbagliato ovvero nulla che vada contro qualcuno o qualcosa; ha fatto solo dell'umorismo che può piacere o no (a me non piace) e su questo al limite si possono fare critiche; non su tutto il contorno (per esempio il fatto che abbia un profilo di onlyfans con annessi contenuti per adulti) oppure il fatto che non conosca Dante; altrimenti poi uno potrebbe pensare che ci sia sotto dell'altro e che venga criticata per altro che non per il suo sketch comico.

- Se invece prendiamo in esame il "fenomeno influencer che questa ragazza rappresenta", volutamente o no, bisogna subito ricordare che "infuencer" è un termine abusato e che in realtà sono sempre esistiti gli influencer in ogni epoca; attori, presentatori, show man, intrattenitori, musicisti, cantanti, etc. per non dire quelli che in altro modo lo diventavano grazie al piccolo e grande schermo, dai politici alle persone comuni che per qualche motivo (degno di merito o no) diventavano famosi e influenzavano usi e costumi; oggi lo stesso meccanismo più o meno avviene tramite i social network, cioè applicazioni e siti web dove la fruizione condivisa di contenuti a/v li rende virali e fa si che i loro autori, gente del tutto comune e senza meriti particolari diventi "famosa"; la fama da sempre può portare facilmente anche ricchezza, realizzazione, ma altrettanto facilmente può condurre a depressione, abuso di sostanze, etc.; altrettanto in fretta e facilmente la fama può sparire, così come spariscono le "mode" del parlare in "corsivo" che se va bene riusciranno a vedere i primi freddi; insomma fama, successo e mode sono effimeri da sempre.

Quindi in conclusione stiamo parlando di roba già vista e già sentita da decenni; l'unica differenza è che a farlo è una ragazza giovane e con una spiccata dote comunicativa; questi due elementi, secondo me, sono quelli che portano una grossa fetta di popolazione a emettere giudizi sessisti, insulti, financo minacce fisiche (com'è appunto accaduto).

L'umorismo e la comicità sono qualcosa di soggettivo e di non assoluto; se non si apprezzano basta "evitare" quel tipo di contenuto (per esempio, a me non piace la comicità di Beppe Grillo; non ho mai visto neanche un minuto di uno show di Beppe Grillo); nello specifico di Elisa Esposito, questo modo di fare umorismo è parte del filone della parodia del modo di parlare regionale (se non sbaglio l'intento sarebbe quello di sfottere i milanesi), di cui fanno parte anche altri comici ben più noti, come il "savonese" che @korda ha giustamente linkato a mo' di esempio, Crozza, Bertolino e molti altri; per tanto ripeto: nulla di nuovo sotto il sole, nulla di offensivo, e se questa ragazza ottiene visibilità, seguito e soldi per questo sketch buon per lei, io ne sono solo felice; e li ottiene anche grazie a chi la critica (non) per il suo umorismo, denigra, insulta, etc.

[derma]

Il "fenomeno" in questione non riveste un particolare interesse in sé, quanto piuttosto nell'insieme della ideologia che spinge per affermarsi, ovvero "non serve sapere fare qualcosa, non serve il talento, non serve studiare, capire, conoscere, imparare, l'unica cosa che serve è la visibilità, meglio se fugace e ripetitiva, ossessiva, meglio ancora se non impegna la mente dello spettatore/ascoltatore", il tutto in funzione, alla fin dei conti, dei soldi. Quindi, adoperare termini anglofoni, per tentare di annacquare il vino dell'oste disonesto, serve tanto quanto l'operazione di questa tiktoker - la quale non è la prima e, ahimè!, non sarà l'ultima - ossia a non far capire, a usare una lingua non "nostra" - intendo quella lingua italiana che connota la identificazione del popolo che risiede entro i confini della nazione che viene chiamata Italia.
Il tentativo di snaturare, come in questo caso, o di riscrivere la storia secondo stilemi fuorvianti e pretestuosi - vedasi "Cancel Culture".
Il diavolo sta nei dettaglio, così suole dirsi; e questo è sì un dettaglio, stupido e "leggero" quanto si vuole, ma non per questo meno pernicioso del propagandare quella pseudo-filosofia che teorrizza nella pratica che "esser ignoranti non è una vergogna, anzi è un vanto, e studiare non serve a nulla, perché i soldi si fanno in altro modo, e i soldi sono tutto", che ormai impera ovunque - e quando scrivo "ovunque", intendo letteralmente "ovunque", anche negli ambienti ed ambiti che qualcuno vorrebbe far passare come zone franche, delle bolle di purezza all'interno di un mondo innegabilmente corrotto.

(Chiunque può fare ciò che vuole; poco ma sicuro; così come è poco ma sicuro che ogni cosa che si fa ha delle conseguenze, spiacevoli o meno che siano, e bisogna metterlo in conto. Ma se con l'affermare che ognuno può liberamente fare ciò che vuole, si vuol far passare il messaggio che nulla è importante e che alcune cose debbano essere considerate, da non-si-sa-bene-chi, superficiali, e quindi trascurabili, allora questo no. Ogni azione, ogni atto di ogni singolo ha ripercussioni sociali, in special modo nell'era attuale dove praticamente tutto può eeser fatto diventare "virale" da chi ha i mezzi e l'interesse che diventi tale, e ciò in funzione di scopi che non hanno a che fare né col singolo a sé né con uno sparuto gruppo di esseri umani. In un passatto non tanto remoto, individui derisi e considerati pazzi, stupidi, hanno combinato dànni inenarrabili, o apportato cambiamenti che nulla avevano di "miglioramento" semmai di abbassamento del livello di cultura, attenzione, apprendimento, analisi ed interesse.)

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https://www.lindipendente.online/2022/0 ... nfluencer/

GEDI si compra gli influencer

8 Luglio 2022

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Quello dell’influencer sta diventando sempre più un vero e proprio lavoro, per la gioia dei suoi fautori ed estimatori. Così Stardust House – la scuola che prende il nome dall’omonima azienda – forma giovani con un’età compresa tra i 16 e i 22 anni che si occupano di creare contenuti digitali destinati alle piattaforme social e che attirano ogni giorno l’attenzione di milioni di utenti appartenenti per lo più alla fascia dei giovanissimi, la cosiddetta generazione dei millennial. Stardust fa da intermediario tra le aziende interessate ad avere visibilità online e gli “influencer” o “creator”: «Ci contattano, ci dicono che cosa vogliono, se vogliono post, foto, video o altro e noi incarichiamo il creator giusto per loro» ha spiegato il fondatore Giacomini.

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In questo modo sarà possibile influenzarne opinioni, gusti e comportamenti, plasmando così le generazioni future secondo logiche determinate che rispondono a precisi interessi.

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Il ruolo dell’informazione è fondamentale per plasmare il tessuto sociale e veicolare determinati contenuti o ideologie piuttosto che altri, modellando letteralmente il pensiero e i comportamenti delle masse: non si esagera, però, nel dire che l’informazione si trova oggi nelle mani di un oligopolio. Pochi e potenti gruppi editoriali, infatti, possiedono la gran parte dei canali di comunicazione nazionali e non solo. Per fare un esempio, GEDI possiede in Italia la Repubblica, La Stampa, l’Huffpost, il Venerdì, radio Dee Jay e radio Capital, solo per citarne alcuni. Mentre all’estero possiede la nota e prestigiosa rivista The Economist... cofondatore e presidente di Stardust, Simone Giacomini: «Oggi le persone sono diventate un vero e proprio media: un media potente, in grado di influenzare i consumi e i comportamenti di un vasto pubblico connesso digitalmente».

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[frapox]

Il "fenomeno" in questione non riveste un particolare interesse in sé, quanto piuttosto nell'insieme della ideologia che spinge per affermarsi, ovvero "non serve sapere fare qualcosa, non serve il talento, non serve studiare, capire, conoscere, imparare, l'unica cosa che serve è la visibilità

Benvenuto nel XX secolo! Queste sono cose che si ripetono da più di un secolo, con varie mode più o meno momentanee, e con vari stili, forme comunicative, canali. Questa è solo l'ultima delle ultime che hanno ottenuto visibilità in questo modo.

Gli unici posti dove è consentito solo di fare cultura "in un certo modo" ovvero in quello autorizzato dal potere sono quei regimi dove non esiste la libertà di parola. Nei regimi democratici queste forme di espressione "naturale" sono la norma e grazie al cielo che esistono, se no dovremmo solo sorbirci canti e balli tradizionali e spettacoli di regime.

[derma]

Veramente, siamo nel XXI secolo.

Ammesso e NON concesso, che queste - chiamiamole - cose si ripetano da più di un secolo, ciò le fa diventare "buone", "giuste", tollerabili, non preocccupanti?
E questo senza mettere in mezzo la capacità di diffusione infinitamente maggiore - e non penso ci sia bisogno di analizzare o spiegare perché - che si ha nell'attuale periodo storico in cui un "fenomeno" impiega 1/1000 del tempo rispetto a quanto impiegava in passato, e in proporzione di creare danni.

Questa proprio non è una forma "naturale" di espressione, sia per il modo di esprimersi verbalmente sia perché - parlando in generale e dunque non dello specifico caso -nell'ascesa di un influencer tutto c'è tranne il "naturale", essendo costruiti la maggior parte a tavolino da chi sa come e per quali obiettivi sfruttarli (vedi post precedente di cui quotasti una parte).
Per quanto riguarda la libertà di parola, non è assolutamente vero o dimostrabile che nel mondo "occidentalizzato" viga la assoluta libertà di parola; i metodi per tappare la bocca o virtualmente silenziare sono subdoli, trasversali, "obliqui", non dichiarati come nei paesi a cui penso tu ti stia riferendo. La favola che il mondo "occidentalizzato" sia libero, per quanto riguarda la parola, le azioni e l'espressione del proprio pensiero in qualsiasi forma ritenuta artistica o "naturale", e di conseguenza "buono", è un mito che è morto con John Fitzgerald Kennedy - ma anche prima non è che godesse di grande salute, vedasi Wilson in merito - continuare a credere in tal senso è come continuare a credere al "sogno americano", poi ci si ritrova sempre, immancabilmente in mutande all'angolo d'una strada a chiedersi perché la fortuna non ti abbia baciato; ma la foruna non c'entra niente, il calcolo invece sì, e questo calcolo lo fanno coloro che ti fanno credere ai miti e ai sogni.

[frapox]

Veramente, siamo nel XXI secolo.

Era una battuta. Comunque l'ho subito spiegata dopo. Non importa.

Ammesso e NON concesso, che queste - chiamiamole - cose si ripetano da più di un secolo, ciò le fa diventare "buone", "giuste", tollerabili, non preocccupanti?

Francamente? Nella mia scala personale delle preoccupazioni questa il podio non lo vede neanche col binocolo. Mi preoccupano molto di più altre cose: crisi demografica, riscaldamento globale, crisi economica, nuova guerra fredda, discriminazioni, restringimento dei diritti civili, etc. Questa proprio non si avvicina neanche lontanamente alla top ten.

[derma]

Veramente, siamo nel XXI secolo.

Era una battuta. Comunque l'ho subito spiegata dopo. Non importa.

Sinceramente, non la capii; limite mio - senza ironia.

Ammesso e NON concesso, che queste - chiamiamole - cose si ripetano da più di un secolo, ciò le fa diventare "buone", "giuste", tollerabili, non preocccupanti?

Francamente? Nella mia scala personale delle preoccupazioni questa il podio non lo vede neanche col binocolo. Mi preoccupano molto di più altre cose: crisi demografica, riscaldamento globale, crisi economica, nuova guerra fredda, discriminazioni, restringimento dei diritti civili, etc. Questa proprio non si avvicina neanche lontanamente alla top ten.

Ma non è che questa tiktoker non mi faccia dormire la notte - non nel senso che presumo possa intendere @Janvitus - ma neppure sottovaluto la portata di questo tipo di "fenomeno"; buona norma sarebbe di non sottovalutare mai niente e nessuno. Perché sì è una esibizione, un mettersi in mostra sciocco e apparentemente innocuo, eppure da una birreria di Monaco (Baviera)...!


(Non sto neanche lontanamente ipotizzando che si possa accostare in qualsivoglia modo e maniera questa influencer a quell'Adolfo lì; non m'è passato proprio per l'anticamera... ma entrambe le cose erano considerate assurde, insignificanti, e cominciarono in breve a raccogliere consensi, con tutto quello che poi ne conseguì; quindi, più che la tiktoker, o qualsivoglia influencer, è il "fenomeno" che desta preoccupazione, anche - direttamente o indirettamente - per quanto riguarda le cose che tu trovi, a ragione, preoccupanti.)

[Janvitus]

Ma invece di discutere su una tipa che ti fa venire l'orticaria, si dovrebbe discutere più di questo - https://www.ansa.it/sito/notizie/cronac ... 62053.html - che secondo me è strettamente collegato all'uso dei social.

C'è stata gente che si è lamentata che i fumetti, finalmente aggiungo io, dopo anni vendono più della narrativa in libreria, qualcuno addirittura li additava come concausa dell'impoverimento, ma secondo me questi nemmeno il testo di una storia per bambini di Topolino capiscono. Io ci aggiungerei anche l'uso eccessivo di inglesismi e inglese, poi normale che quando un ragazzo legge un testo in italiano gli sembra arabo. E nemmeno voglio mettere nel calderone l'attuale stato della scuola italiana...

Quindi, alla fin fine sta tipa che ti fa salire la testata sul naso è una delle cose meno peggio che c'è nei social, è palese che lo fa per divertimento. Tempo un mese, se la saranno dimenticati tutti.

[derma]

Ma invece di discutere su una tipa che ti fa venire l'orticaria, si dovrebbe discutere più di questo - https://www.ansa.it/sito/notizie/cronac ... 62053.html - che secondo me è strettamente collegato all'uso dei social.

C'è stata gente che si è lamentata che i fumetti, finalmente aggiungo io, dopo anni vendono più dei libri in libreria, qualcuno addirittura li additava come concausa dell'impoverimento, ma secondo me questi nemmeno il testo di una storia per bambini di Topolino capiscono. Io ci aggiungerei anche l'uso eccessivo di inglesismi e inglese, poi normale che quando un ragazzo legge un testo in italiano gli sembra arabo. E nemmeno voglio mettere nel calderone l'attuale stato della scuola italiana...

Quindi, alla fin fine sta tipa che ti fa salire la testata sul naso è una delle cose meno peggio che c'è nei social, è palese che lo fa per divertimento, fra un mese se la saranno dimenticati tutti.

Ma io mica ce l'ho co' 'sta tipa!

Se proprio dovessi avercela con qualcuno, ce l'avrei con chi la "segue".

Che il 51% dei 15enni sia incapace di capire un testo deriva anche da questi "fenomeni"; a furia di usare gli smartphone - ed indovina un po' per quale dispositivo è fatto apposta Tiktok ?! e perché sono stati iplementatti gli "Shorts" in YouTube?! - è ovvio che il risultato sia questo - mettici poi ricerche su Google che tolgono pure la "fatica" di ricordare ed imparare, e Alexa o Siri che ti dice quello che vuoi o, meglio, risponde a tutto ciò che chiedi loro, ed ecco che tra un po' i fumetti saranno roba da museo, roba per quelli che una volta venovano chiamati "matusa".

[derma]

....

Quindi, alla fin fine sta tipa che ti fa salire la testata sul naso è una delle cose meno peggio che c'è nei social, è palese che lo fa per divertimento. Tempo un mese, se la saranno dimenticati tutti.

Che 'sta tizia lo faccia per divertirsi, direi proprio di no!

Tra un mese se la saranno sì dimenticata tutti; e ne verà un/a altro/a che magari è pure peggio e così via, sino a quando avremo un tiktoker come presidente della Repubblica - e chi crede che sia una cavolata quella che sto scrivendo, faccia mente locale a quanto avvenuto con un tale comico di cui non faccio il nome, e perché non si può parlare di politica e perché non è difficile indovinare a chi stia alludendo.

Non ci vuole molto a "scoprire" chi questa sia e perché faccia questo e ben altro.


P.S.: Posto due volte consecutive poiché spesso recentemente, volendo editare un post, andò a finire che ne creava un secondo/duplo.

[frapox]

Non credo esista un nesso tra i social e i problemi della comprensione del testo rilevati tra i 15enni, infatti l'articolo non li menziona neanche una volta. Le cause sono evocate dall'articolo stesso: povertà, abbandono scolastico. Del resto c'è qualcuno che pensa che "per imparare bene un mestiere è meglio abbandonare la scuola dopo la terza media" quindi poi non stupiamoci se la situazione è questa, altro che social.

Siamo uno dei paesi con il più alto numero di analfabeti funzionali d'Europa e questo si manifesta sopratutto tra persone più in là con l'età, oltre i 40, quindi l' "instupidimento" non è solo un problema delle giovani generazioni, anzi.

È facile sparare sui social network e sui suoi utenti, dimenticandosi altrettanto facilmente che anche prima dei social esistevano i problemi summenzionati ma che mai come oggi abbiamo un livello di povertà e di abbandono scolastico preoccupanti. Penso che questo fosse il succo dell'articolo.

[derma]

https://www.fanpage.it/esteri/lo-chef-e ... scrocconi/

Lo chef Edgar Núñez contro gli influencer: “Niente cene gratis al mio ristorante, sono scrocconi”

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https://www.105.net/news/tutto-news/127 ... epica.html

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https://www.veb.it/ristorante-si-lament ... atis-87330

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