Il cörsivœ

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LUBO-BACK
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da LUBO-BACK »

Confesso che questa del parlare in corsivo la trovo una simpatica scemenza. Se, poi, questa ragazzina tirerà su qualche soldo perché noi siamo ancora più scemi di lei e clicchiamo sul suo video, buon per lei.

In ogni caso, non durerà molto, come tutte le mode ed i tormentoni e non sto a fare l'elenco per non rivelare la mia età (scherzo, sono del '68, ma per ora salto ancora i fossi per il lungo).

E' interessante la questione della mancata comprensione del testo da parte dei ragazzini, ma confermo che molti adulti sono egualmente analfabeti funzionali.

Sui ragazzini però -ho una figlia che tra 6 mesi sarà una teenager- confermo che la capacità media di attenzione è generalmente diminuita. Non so se sia l'uso dello smartphone, la didattica che avviene sempre più con i video di youtube (alcuni anche molto interessanti) piuttosto che attraverso i libri o per quali altre ragioni, ma molti ragazzini hanno una capacità di attenzione di pochi minuti, sicuramente diversa da quella che avevano i miei coetanei alla stessa età.

A conferma di quanto sopra, chi fa marketing per il tennis (sport che praticavo quando avevo tempo e che ho ripreso a seguire) sta facendo di tutto per ridurre la durata delle partite e per introdurre vari espedienti per "vivacizzare" il gioco, incluse le "carte a sorpresa". Il tutto per agganciare i ragazzini che si rompono le scatole a vedere un paio d'ore di tennis.

Vi lascio un link per inorridirvi https://www.ubitennis.com/blog/2020/06/ ... s-a-tempo/

Una delle mie fisse è che la cancellazione della noia sin dalla più tenera età, abbia limitato l'espansione delle riflessione individuale e della fantasia. Se penso che, alle feste dei bambini, è necessario che ci siano degli animatori, in assenza dei quali i ragazzini non si sanno divertire da soli, credo che "tutto si tenga".

Nel contempo vedo i ragazzini africani che, in cortile o per strada, giocano come facevo io alla loro età, e mi convinco che il benessere non ha avuto solo effetti positivi.
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da derma »

LUBO-BACK ha scritto:
domenica 10 luglio 2022, 10:46
Confesso che questa del parlare in corsivo la trovo una simpatica scemenza. Se, poi, questa ragazzina tirerà su qualche soldo perché noi siamo ancora più scemi di lei e clicchiamo sul suo video, buon per lei.

In ogni caso, non durerà molto, come tutte le mode ed i tormentoni e non sto a fare l'elenco per non rivelare la mia età (scherzo, sono del '68, ma per ora salto ancora i fossi per il lungo).

E' interessante la questione della mancata comprensione del testo da parte dei ragazzini, ma confermo che molti adulti sono egualmente analfabeti funzionali.

Sui ragazzini però -ho una figlia che tra 6 mesi sarà una teenager- confermo che la capacità media di attenzione è generalmente diminuita. Non so se sia l'uso dello smartphone, la didattica che avviene sempre più con i video di youtube (alcuni anche molto interessanti) piuttosto che attraverso i libri o per quali altre ragioni, ma molti ragazzini hanno una capacità di attenzione di pochi minuti, sicuramente diversa da quella che avevano i miei coetanei alla stessa età.

A conferma di quanto sopra, chi fa marketing per il tennis (sport che praticavo quando avevo tempo e che ho ripreso a seguire) sta facendo di tutto per ridurre la durata delle partite e per introdurre vari espedienti per "vivacizzare" il gioco, incluse le "carte a sorpresa". Il tutto per agganciare i ragazzini che si rompono le scatole a vedere un paio d'ore di tennis.

Vi lascio un link per inorridirvi https://www.ubitennis.com/blog/2020/06/ ... s-a-tempo/

Una delle mie fisse è che la cancellazione della noia sin dalla più tenera età, abbia limitato l'espansione delle riflessione individuale e della fantasia. Se penso che, alle feste dei bambini, è necessario che ci siano degli animatori, in assenza dei quali i ragazzini non si sanno divertire da soli, credo che "tutto si tenga".

Nel contempo vedo i ragazzini africani che, in cortile o per strada, giocano come facevo io alla loro età, e mi convinco che il benessere non ha avuto solo effetti positivi.


Se fai la tara tra i ragaziini "occidentali" e quelli africani, ossia cosa i primi hanno materialmente di più rispetto a quelli africani, penso che troverai la risposta sul perché vi sia questa differenza tra i "nostri" e loro - benché, se non capii male, tu non dia tanta rilevanza a tutto ciò che ha a che fare con la tecnologia, smartphone in primis, per quanto riguarda l'ennui e il deficit di attenzione e comprensione che è riscontrabile ovunque. Sul fatto che anche persone di una certa età mostrino segni di analfabetismo funzionale, non bisogna dimenticare il ruolo giocato dalla televisione - quindi i programmi assolutamente superficiali, demenziali - nei passati 30-40 anni; ed anche questa è, in buona sostanza, colpa della tecnologia. Senza contare che molti adulti usano lo smartphone con la stessa assiduità dei giovani, compulsivamente; il passo dalla televisione , mezzo non interattivo - sebbene si sia tentato di rendere il televisore "smart", con scarso successo, mi pare - allo smartphone - dispositivo nato, pensato per essere soltanto interattivo, sempre connesso, altrimenti serve a praticamente nulla - è stato breve, e per molti quasi "naturale".

P.S.: Sempre a scanso di equivoci, specifico che non sono contrario alla tecnologia tout court, ma all'uso che se ne fa, ovvero dubito che chi ha il potere di mandare e far mandare in onda o di rendere visibile oppure censurare in rete abbia alcun interesse a rendere le persone, intese come singoli e come "massa", intelligenti - termine vago, lo so - curiosi, riflessivi, critici, analitici, coerenti; anzi più le persone si rimbecilliscono, più si svuotano, più sono vuote, meglio è, dato che in tal modo ubbidiscono senza fare domande e seguono il pastore che le conduce dove desidera.
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da wilecoyote »

:) Salve,
frapox ha scritto:
sabato 9 luglio 2022, 22:24
Non credo esista un nesso tra i social e i problemi della comprensione del testo rilevati tra i 15enni, infatti l'articolo non li menziona neanche una volta. Le cause sono evocate dall'articolo stesso: povertà, abbandono scolastico. Del resto c'è qualcuno che pensa che "per imparare bene un mestiere è meglio abbandonare la scuola dopo la terza media" quindi poi non stupiamoci se la situazione è questa, altro che social.

Comodo riportare un estrapolato senza contestualizzarlo, intanto riporto il link al testo completo immagini divertenti.

Ti faccio notare che a differenza della scuola, se scegli di fare l'apprendista le distrazioni sul lavoro, ritardi a presentarti, scansafatichismo e pelanderia, maleducazioni d'ogni tipo e grado ed altri comportamenti scorretti, in primis le risposte sgarbate ad un richiamo o l'uso dei dispositivi di distrazione di massa, vengono prima duramente ripresi e poi se continuano puniti, fino alla cessazione del rapporto di lavoro.

E non c'è sceneggiata patetica o minaccia da parte di mammina o papino che tengano, o cresci ed esci dal bozzolo di bambagia in cui ti fanno vivere, o ti cerchi qualcos'altro.

E non si scherza neppure sull'imparare, a seconda del mestiere devi farti una cultura nelle sue materie, aritmetica e matematica quasi tutti, chimica e fisica per molti, storia dell'arte intesa artisticamente ma anche come storia e geografia, altri ancora farti una cultura umanistica mica da ridere, ecc.

Mica tutti i mestieri si svolgono timbrando il cartellino e poi svignandosela alla chetichella per farsi i fatti propri, solo perché hai un pezzo di carta su cui è scritto che sai fare quello o quell'altro.

:ciao: Ciao
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da derma »

wilecoyote ha scritto:
domenica 10 luglio 2022, 12:22
:) Salve,
frapox ha scritto:
sabato 9 luglio 2022, 22:24
Non credo esista un nesso tra i social e i problemi della comprensione del testo rilevati tra i 15enni, infatti l'articolo non li menziona neanche una volta. Le cause sono evocate dall'articolo stesso: povertà, abbandono scolastico. Del resto c'è qualcuno che pensa che "per imparare bene un mestiere è meglio abbandonare la scuola dopo la terza media" quindi poi non stupiamoci se la situazione è questa, altro che social.

Comodo riportare un estrapolato senza contestualizzarlo, intanto riporto il link al testo completo immagini divertenti.

Ti faccio notare che a differenza della scuola, se scegli di fare l'apprendista le distrazioni sul lavoro, ritardi a presentarti, scansafatichismo e pelanderia, maleducazioni d'ogni tipo e grado ed altri comportamenti scorretti, in primis le risposte sgarbate ad un richiamo o l'uso dei dispositivi di distrazione di massa, vengono prima duramente ripresi e poi se continuano puniti, fino alla cessazione del rapporto di lavoro.

E non c'è sceneggiata patetica o minaccia da parte di mammina o papino che tengano, o cresci ed esci dal bozzolo di bambagia in cui ti fanno vivere, o ti cerchi qualcos'altro.

E non si scherza neppure sull'imparare, a seconda del mestiere devi farti una cultura nelle sue materie, aritmetica e matematica quasi tutti, chimica e fisica per molti, storia dell'arte intesa artisticamente ma anche come storia e geografia, altri ancora farti una cultura umanistica mica da ridere, ecc.

Mica tutti i mestieri si svolgono timbrando il cartellino e poi svignandosela alla chetichella per farsi i fatti propri, solo perché hai un pezzo di carta su cui è scritto che sai fare quello o quell'altro.

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Quoto.
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da LUBO-BACK »

@Derma No, non è solo la tecnologia, ma la diversa idea del tempo e dell'educazione dei bambini.

Facciamo la tara anche alle mie affermazioni: conosco bene solo la realtà di Milano, zona benestante, scuole pubbliche ma frequentate da famiglie mediamente o molto abbienti, nessun vero povero. Genitori di regola italiani, diverse coppie miste inglesi, russe, francesi o australiane. Extracomunitari presenti in percentuale ridotta e perfettamente integrati.

Insomma, apparentemente un paradiso, e ben diversa dalla scuola che frequentai io, nella quale c'erano ragazzini di estrazione "fortunata", ma anche figli di ergastolani e delinquenti abituali che passavano il pomeriggio a fare scippi, rubare le radio nelle auto e menare la gente (infatti non ci si annoiava e, a dirla tutta, dopo averne menati un paio, molti divennero miei amici).

Ecco, la differenza tra allora ed oggi è che, maggiore è lo spessore "sociale" di genitori, meno tempo hanno i figli per annoiarsi e, magari, fissare le nubi od aprire un libro. Tra compiti, sport e corsi vari (i più disparati) un bambino dai 6 ai 14 anni non ha quasi mai un pomeriggio libero per incontrarsi con uno o più coetanei, in casa o fuori, e semplicemente perdere tempo insieme. E' tutto strutturato ed "assistito", anche il divertimento, vedi l'esempio degli animatori alle feste.

Ed anche le feste sono spesso tristarelle, con i ragazzini tutti contenuti ad essere spettatori invece che protagonisti ed i genitori lì a guardarli.

Forse non è politicamente corretto, ma ancora ricordo una festa del carnevale 1978 alla sala affittata all'oratorio, nella quale, dopo l'allontanamento dei genitori, ci "confrontammo" maschi e femmine con splendide scimitarre di Sandokan ed uscimmo alla fine con segni rossi ovunque. Ci divertimmo tutti un sacco e nessun genitore disse nulla sulle "lesioni".

Una roba del genere, adesso, farebbe intervenire il tribunale dei minori. Però la differenza è che una minima dose di violenza ed aggressività, sperimentata da ragazzini, era l'antidoto verso la violenza inconsulta da adolescenti.

I bambini hanno necessità di stare da soli con i coetanei, perché la crescita avviene attraverso il confronto coi pari. Ed hanno bisogno di annoiarsi, perché è dalla noia che nasce l'individualità e la creatività.

Questo essere sballottati ovunque, senza mai tempo per pensare, sta facendo danni.
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da derma »

LUBO-BACK ha scritto:
domenica 10 luglio 2022, 12:26
@Derma No, non è solo la tecnologia, ma la diversa idea del tempo e dell'educazione dei bambini.

Facciamo la tara anche alle mie affermazioni: conosco bene solo la realtà di Milano, zona benestante, scuole pubbliche ma frequentate da famiglie mediamente o molto abbienti, nessun vero povero. Genitori di regola italiani, diverse coppie miste inglesi, russe, francesi o australiane. Extracomunitari presenti in percentuale ridotta e perfettamente integrati.

Insomma, apparentemente un paradiso, e ben diversa dalla scuola che frequentai io, nella quale c'erano ragazzini di estrazione "fortunata", ma anche figli di ergastolani e delinquenti abituali che passavano il pomeriggio a fare scippi, rubare le radio nelle auto e menare la gente (infatti non ci si annoiava e, a dirla tutta, dopo averne menati un paio, molti divennero miei amici).

Ecco, la differenza tra allora ed oggi è che, maggiore è lo spessore "sociale" di genitori, meno tempo hanno i figli per annoiarsi e, magari, fissare le nubi od aprire un libro. Tra compiti, sport e corsi vari (i più disparati) un bambino dai 6 ai 14 anni non ha quasi mai un pomeriggio libero per incontrarsi con uno o più coetanei, in casa o fuori, e semplicemente perdere tempo insieme. E' tutto strutturato ed "assistito", anche il divertimento, vedi l'esempio degli animatori alle feste.

Ed anche le feste sono spesso tristarelle, con i ragazzini tutti contenuti ad essere spettatori invece che protagonisti ed i genitori lì a guardarli.

Forse non è politicamente corretto, ma ancora ricordo una festa del carnevale 1978 alla sala affittata all'oratorio, nella quale, dopo l'allontanamento dei genitori, ci "confrontammo" maschi e femmine con splendide scimitarre di Sandokan ed uscimmo alla fine con segni rossi ovunque. Ci divertimmo tutti un sacco e nessun genitore disse nulla sulle "lesioni".

Una roba del genere, adesso, farebbe intervenire il tribunale dei minori. Però la differenza è che una minima dose di violenza ed aggressività, sperimentata da ragazzini, era l'antidoto verso la violenza inconsulta da adolescenti.

I bambini hanno necessità di stare da soli con i coetanei, perché la crescita avviene attraverso il confronto coi pari. Ed hanno bisogno di annoiarsi, perché è dalla noia che nasce l'individualità e la creatività.

Questo essere sballottati ovunque, senza mai tempo per pensare, sta facendo danni.


Piccola digressione personale, non per avvalorare o contrastare quanto tu scrivesti: sono cresciuto per strada, non perché indigente ma per scelta, per "vocazione" direi (!); d'estate sempre scalzo, mai vestito oltre indossare il costume, lanci di sassi riparandosi dietro le barche capovolte spiaggiate; mangiare e giocare con la terra sotto un belllisimo albero di fichi - di cui ancora oggi ricordo quasi ogni sua foglia; niente telefonino, niente citofono - ci si incontrava al solito posto oppure nisba, impossibile trovare chi non era presente ma altrove a farsi i cavoli suoi; a quindici anni, per sfida coi miei coetanei, arrivai a contare una ventina di cicatrici; ho anche giocato da solo, nei mesi invernali, questo non mi ha reso assolutamente chiuso in me stesso; i miei giochi non prevedevano altro che la fantasia e l'uso del proprio corpo, quindi in movimento. La tecnologia era presente, sì - altrimenti, molto probabilmente, non sarei qua iscritto ad un forum che tratta di argomenti di informatica! - ma non era invadente o, meglio, preferivo la fisicità, se così si può dire, la materialità al virtuale. Oggi noto che TUTTO tende al virtuale, tutto è liquido, tutto è relativo. Ed i giovani di conseguenza sono "liquidi", "virtualizzati", "relativisti". È questo un bene? Dal mio punto di vista, no.
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da frapox »

wilecoyote ha scritto:
domenica 10 luglio 2022, 12:22
:) Salve,
frapox ha scritto:
sabato 9 luglio 2022, 22:24
Non credo esista un nesso tra i social e i problemi della comprensione del testo rilevati tra i 15enni, infatti l'articolo non li menziona neanche una volta. Le cause sono evocate dall'articolo stesso: povertà, abbandono scolastico. Del resto c'è qualcuno che pensa che "per imparare bene un mestiere è meglio abbandonare la scuola dopo la terza media" quindi poi non stupiamoci se la situazione è questa, altro che social.

Comodo riportare un estrapolato senza contestualizzarlo, intanto riporto il link al testo completo immagini divertenti.
Io non ti avevo citato, comunque, poteva essere chiunque anche fuori dal forum, ma vedo che ti sei sentito chiamato in causa, bene. :asd:

Non vedo comunque che altro ci sia da contestualizzare; hai fatto quell'affermazione in risposta a una "immagine divertente", sulla difensiva, sempre come se si stesse parlando di te. In realtà chi ha letto correttamente quell'immagine s'è fatto una risata (amara) aimè per le considerazioni che si porta appresso, in primis una ostilità verso la competenza e verso la preparazione, che è tipica di una (grossa, aimè) fetta della popolazione che mi pare tu rappresenti in modo efficace.
Ti faccio notare che a differenza della scuola, se scegli di fare l'apprendista le distrazioni sul lavoro, ritardi a presentarti, scansafatichismo e pelanderia, maleducazioni d'ogni tipo e grado ed altri comportamenti scorretti, in primis le risposte sgarbate ad un richiamo o l'uso dei dispositivi di distrazione di massa, vengono prima duramente ripresi e poi se continuano puniti, fino alla cessazione del rapporto di lavoro.

E non c'è sceneggiata patetica o minaccia da parte di mammina o papino che tengano, o cresci ed esci dal bozzolo di bambagia in cui ti fanno vivere, o ti cerchi qualcos'altro.
La mia visione della realtà è leggermente diversa. Una larga fetta di popolazione soffre di analfabetismo funzionale, sopratutto over 40; abbiamo il numero di laureati tra i più bassi d'Europa, gli stipendi tra i più bassi d'Europa; la soluzione è più diritti e più tutele, non meno, compreso il diritto allo studio; più competenza, stipendi più alti; più incentivi e premi per la produttività. Dove sta scritto che un manager o un dirigente debba guadagnare 200 volte un operaio o un impiegato?
E non si scherza neppure sull'imparare, a seconda del mestiere devi farti una cultura nelle sue materie, aritmetica e matematica quasi tutti, chimica e fisica per molti, storia dell'arte intesa artisticamente ma anche come storia e geografia, altri ancora farti una cultura umanistica mica da ridere, ecc.
Certo, infatti si vede le competenze che dimostri costantemente sul forum, anzitutto la competenza comico-narrativa, e dell'uso corretto dell'italiano corrente. Le storielle che inventi sono sempre molto divertenti. :asd:

Battute a parte, mi spieghi dove avrei detto o anche solo sottinteso che una persona che svolge un lavoro da artigiano o da operaio non abbia alcuna competenza di matematica, chimica, fisica, etc.? Alla faccia dell'estrapolare le frasi dal loro contesto per rigirarle come meglio si crede.
Mica tutti i mestieri si svolgono timbrando il cartellino e poi svignandosela alla chetichella per farsi i fatti propri, solo perché hai un pezzo di carta su cui è scritto che sai fare quello o quell'altro.
Ma chi l'ha detto poi che uno con un'istruzione superiore debba fare per forza il dipendente (scansafatiche)? Hai idea di quanti lavorino con Piva senza tutele pur avendo un rapporto di lavoro continuativo? Hai idea che il "precariato" (ovvero contratti temporanei con poche o nessuna tutela) è aumentato a livelli vertiginosi e che i contratti a tempo indeterminato sono sempre più rari? Ovviamente no. Sei rimasto con un'idea del mercato del lavoro ferma almeno agli anni 80, forse anche anni 70.

Boh veramente assurdo, ma capisco che ragionare così renda più facile digerire certe scelte di vita che altrimenti oggi sarebbero difficili da giustificare (fatti salvi i fattori causali summenzionati).
Ultima modifica di frapox il domenica 10 luglio 2022, 13:20, modificato 3 volte in totale.
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da korda »

I vecchi danno buoni consigli perché non possono più dare cattivi esempi
Francois de La Rochefoucauld


Fosse vero... (e no, non alludo a generica gente da 40 anni a questa parte: è molto più banalmente il mood di questo thread)
Ultima modifica di korda il domenica 10 luglio 2022, 14:10, modificato 3 volte in totale.
Io non sono Bagheera né Akela, io non frequento la Rupe.
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da derma »

Frasi fatte - ed inutili; l'elenco di vecchi che dànno cattivi esempi da 40 a questa parte è luuuuuuuuuuuungo.
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da LUBO-BACK »

frapox ha scritto:
domenica 10 luglio 2022, 13:02
La mia visione della realtà è leggermente diversa. Una larga fetta di popolazione soffre di analfabetismo funzionale, sopratutto over 40; abbiamo il numero di laureati tra i più bassi d'Europa, gli stipendi tra i più bassi d'Europa; la soluzione è più diritti e più tutele, non meno, compreso il diritto allo studio; più competenza, stipendi più alti; più incentivi e premi per la produttività. Dove sta scritto che un manager o un dirigente debba guadagnare 200 volte un operaio o un impiegato?
Piccola precisazione, siccome assisto esclusivamente le imprese e gli imprenditori, i dirigenti italiani sono tra i meno pagati al mondo.

Per restare nel settore metalmeccanico:

D1 2a 1509,07 (minimo livello impiegatizio) per 14 uguale a 21.126

A1 8a Quadri 2457,72 (quadri, ovvero iln livello prima della dirigenza) per 14 = 34.398

Lo stipendio medio di un dirigente https://www.glassdoor.it/Stipendi/dirig ... _KO0,9.htm è 91.000 Euro, perciò 4,5 volte il più umile degli impiegati e 2,5 volte un quadro.

Non focalizzatevi sui manager delle multinazionali, perché quelli appartengono ad un altro giro. I dirigenti italiani sono degli "impiegatoni" che mediamente portano a casa meno di 5.000 Euro netti al mese, pochi o tanti che siano.

Peraltro, posso riferire per conoscenza diretta che nell'edilizia ci sono squadre di lavoratori rumeni nel settore sottofondi il cui capo porta a casa 10.000 Euro netti al mese, il secondo 5.000 ed il terzo 2.000 Euro.

Sono a conoscenza di situazioni analoghe nella carpenteria, tutte favorite dal "nero" che invece i dirigenti "normali" non vedono neppure di striscio.

Giusto per chiarire che lo studio, in Italia, non ripaga un accidenti e, se uno è bravo in qualche materia scientifica, fa bene a scappare altrove.
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da derma »

LUBO-BACK ha scritto:
domenica 10 luglio 2022, 13:52
frapox ha scritto:
domenica 10 luglio 2022, 13:02
La mia visione della realtà è leggermente diversa. Una larga fetta di popolazione soffre di analfabetismo funzionale, sopratutto over 40; abbiamo il numero di laureati tra i più bassi d'Europa, gli stipendi tra i più bassi d'Europa; la soluzione è più diritti e più tutele, non meno, compreso il diritto allo studio; più competenza, stipendi più alti; più incentivi e premi per la produttività. Dove sta scritto che un manager o un dirigente debba guadagnare 200 volte un operaio o un impiegato?
...
Non focalizzatevi sui manager delle multinazionali, perché quelli appartengono ad un altro giro. I dirigenti italiani sono degli "impiegatoni" che mediamente portano a casa meno di 5.000 Euro netti al mese, pochi o tanti che siano.

Peraltro, posso riferire per conoscenza diretta che nell'edilizia ci sono squadre di lavoratori rumeni nel settore sottofondi il cui capo porta a casa 10.000 Euro netti al mese, il secondo 5.000 ed il terzo 2.000 Euro.

Sono a conoscenza di situazioni analoghe nella carpenteria, tutte favorite dal "nero" che invece i dirigenti "normali" non vedono neppure di striscio.

Confermo.

LUBO-BACK ha scritto:
domenica 10 luglio 2022, 13:52
Giusto per chiarire che lo studio, in Italia, non ripaga un accidenti e, se uno è bravo in qualche materia scientifica, fa bene a scappare altrove.

E la colpa di questo non essere ripagati dallo studiare è di...?
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da frapox »

LUBO-BACK ha scritto:
domenica 10 luglio 2022, 13:52
Non focalizzatevi sui manager delle multinazionali, perché quelli appartengono ad un altro giro. I dirigenti italiani sono degli "impiegatoni" che mediamente portano a casa meno di 5.000 Euro netti al mese, pochi o tanti che siano.

Peraltro, posso riferire per conoscenza diretta che nell'edilizia ci sono squadre di lavoratori rumeni nel settore sottofondi il cui capo porta a casa 10.000 Euro netti al mese, il secondo 5.000 ed il terzo 2.000 Euro.

Sono a conoscenza di situazioni analoghe nella carpenteria, tutte favorite dal "nero" che invece i dirigenti "normali" non vedono neppure di striscio.

Giusto per chiarire che lo studio, in Italia, non ripaga un accidenti e, se uno è bravo in qualche materia scientifica, fa bene a scappare altrove.
Ma che i magütt guadagnino soldi a palate non mi pare sia sta grande novità. Però si spezzano la schiena, lavorano sotto il sole ad agosto e qualcuno ci rimette anche le penne neanche così raramente. Poi ci sono tanti artigiani e liberi professionisti che magari 5000 euro al mese li guadagnano anche, sempre sbattendosi all'inverosimile, zero ferie e zero malattia. Certo, se a uno piace, non c'è niente di male eh. Il problema è creare questa dicotomia tra "chi studia" e "chi lavora veramente" che qualcuno si costruisce perché fa comodo a sé, non agli altri.

Parlando con un muratore "stagionato" circa un anno fa e mi diceva che il mercato non è più quello di quando ha iniziato (30-40 anni fa), intendendo che i lavori che pagano "bene" sono sempre meno, e sempre più i lavoretti che non valgono tutto lo sbattimento, che se tornasse indietro studierebbe e farebbe altro nella vita. Si potrebbe anche dire che i soldi non sono tutto, ma forse sarebbe una frase fatta che qualcuno non gradisce.

Il mio discorso era un altro comunque. Intanto sì, mi riferivo ai top manager e non solo delle multinazionali, che guadagnano milioni all'anno più altri milioni di liquidazione a fine contratto; certo, sono pochi ma esistono, e non mi pare normale guadagnare 200 volte più di un impiegato o un operaio. Comunque posto che i dirigenti guadagnino comunque una bella cifra rispetto agli impiegati, e che gli impiegati godono comunque di più tutele delle P.iva "fake" e dei precari, se continuiamo a ragionare "al ribasso" oppure "scappa da qui" l'Italia veramente non ha futuro; se consigliamo ai ragazzi di oggi di levare le tende e di non istruirsi; se demoniziamo ogni cosa che un giovane fa, persino il modo di divertirsi, boh. Insomma l'Italia rischia veramente di affossarsi, una bella fetta del paese c'è vicina, andiamo avanti con questi discorsi e vediamo tra 15 anni dove saremo. Già oggi non è un paese per giovani (istruiti), e dai discorsi che si fanno qui mi sembra che tutto lo confermi.
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da derma »

Ho recentemente conosciuto il gestore di una pescheria che, di fronte alla festa di fine anno di alcuni studenti 18enni dentro una pizzeria, ha esclamato: "Ma chi glielo fa fare di studiare?".

Inutile stare appresso ai singoli casi; è "la somma che fa il totale" (cit.).
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da frapox »

Non si trovano lavoratori? Anche perché i giovani sono sempre meno. Il demografo: “L’Italia ha solo due anni per invertire la rotta o entrare in un circolo vizioso di declino”
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/0 ... o/6639217/
“Abbiamo la più bassa percentuale di under 35 in Europa”, riassume il demografo Alessandro Rosina. “Siamo poveri di quella che è la risorsa naturale più importante per ogni Paese che voglia crescere. Ce ne siamo accorti solo ora che c’è un Piano di ripresa con grandi risorse a disposizione, ma che per essere realizzato richiederebbe le competenze e il contributo qualificato dei giovani”
Notare il ricorrere delle locuzioni "tecnici specializzati", "contributo qualificato", figure che quindi una qualifica la hanno ottenuta, anche se "solo" professionale, e sono apprezzate dal mercato del lavoro, ma mancano anche a causa della crisi demografica, oltre al citato abbandono scolastico.
“Ci giochiamo tutto nei prossimi due anni. Se continuiamo a mettere delle toppe, invece che intervenire a monte, potremo solo gestire il declino perché non sia troppo drammatico. Il Paese rischia di trovarsi ai margini dei grandi processi di crescita delle aree più competitive, in un circolo vizioso di basso sviluppo”.
Ecco questo mi preoccupa molto più tipa che si fa i video in "corsivo". Ma vallo a spiegare ai boomer che "ahhh io alla tua età mi spaccavo la schiena 15 ore al giorno in fabbrica!". :asd:
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da derma »

A me invece preoccupa che si richiedano - e magari ci siano - così tanti lavoratori specializzati che poi non hanno un briciolo di quella che una volta si definiva "cultura generale" e che perciò non riescono a vedere al di là del proprio orticello, al di là del proprio naso; gli "specializzati ignoranti" sono più pericolosi dei boomer che si spaccavano la schiena a 15 anni, infinitamente più pericolosi, perché sono "tarati" - non geneticamente.

Questi "specializzàti" sanno (quasi) tutto di ciò che rientra direttamente o indirettamente nel proprio raggio di competenza -meglio sarebbe dire/scrivere che sanno (quasi) tutto ciò che gli insegnano a scuola o nei corsi di formazione e mai dubitano se ciò che gli stanno insegnando sia valido, "vero" o meno - ma sono assolutamente incapaci di fare una sintesi, di collegare argomenti che per loro sono chiusi in compartimenti stagni assolutamente separati; sono ottima "tecno-manovalanza", ma niente di più. In pratica, la medesima differenza che c'è tra un Carlo Rubbia e un professore di fisica del liceo: il primo può anche fare il professore, il secondo non scoprirà mai nulla, ripeterà sempre e soltanto la "lezione" a pappagallo che gli hanno insegnato essere "vera".
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da gila75 »

Io non ci perdo il sonno, ovvio, abbiamo problemi piu' gravi, ma la dice lunga su tante cose questo video.
Non so, la prima che mi viene: apparire anche a costo di cazzate atomiche, i like che ossessionano e via dicendo.
Non a caso molti studiosi, sociologi,psicologi ecc studiano il fenomeno e molti lo ritengono allarmante.
Ora, non si dice che bisogna fare i nerds e guardare documentari tutte le sere, la frivolezza serve, la risata e la leggerezza pure.
Ma queste uscite, non sono nulla, nemmeno divertenti dai parliamoci chiaro.
Pretesti per esibirsi un po' ( e ci starebbe pure), delle vetrine.
Mi pongo nel mezzo tutto sommato, ma non sottovaluterei questi fenomeni...senza fare il parruccone ovvio.
Ma ripeto: gente piu' colta e preparata di me s'interroga.
Comunque ho apprezzato la figliola e le sue "figliole" ah ah ah!!!!
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da giulux »

derma ha scritto:
domenica 10 luglio 2022, 17:29
Questi "specializzàti" sanno (quasi) tutto di ciò che rientra direttamente o indirettamente nel proprio raggio di competenza -meglio sarebbe dire/scrivere che sanno (quasi) tutto ciò che gli insegnano a scuola o nei corsi di formazione e mai dubitano se ciò che gli stanno insegnando sia valido, "vero" o meno - ma sono assolutamente incapaci di fare una sintesi, di collegare argomenti che per loro sono chiusi in compartimenti stagni assolutamente separati; sono ottima "tecno-manovalanza", ma niente di più.
È, quasi con le stesse parole, quanto mi diceva giorni fa un mio amico ordinario d'ingegneria alla Sapienza, a proposito dei suoi dottorandi: intelligenti, velocissimi, preparatissimi (molto più di me quando ero dottorando, ha detto) ma incapaci di fare sintesi (forse alle elementari non gli hanno fatto fare i riassunti ha aggiunto scherzando) e prendere conseguenti decisioni: di fronte alla necessità di fare una scelta su come sviluppare una ricerca si paralizzano.
La mia conversazione è finita, ovviamente, in politica e non voglio fare altrettanto qui. Peggio per voi, perchè è stata una discussione mooolto interessante.
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da derma »

giulux ha scritto:
domenica 10 luglio 2022, 19:08
derma ha scritto:
domenica 10 luglio 2022, 17:29
Questi "specializzàti" sanno (quasi) tutto di ciò che rientra direttamente o indirettamente nel proprio raggio di competenza -meglio sarebbe dire/scrivere che sanno (quasi) tutto ciò che gli insegnano a scuola o nei corsi di formazione e mai dubitano se ciò che gli stanno insegnando sia valido, "vero" o meno - ma sono assolutamente incapaci di fare una sintesi, di collegare argomenti che per loro sono chiusi in compartimenti stagni assolutamente separati; sono ottima "tecno-manovalanza", ma niente di più.
È, quasi con le stesse parole, quanto mi diceva giorni fa un mio amico ordinario d'ingegneria alla Sapienza, a proposito dei suoi dottorandi: intelligenti, velocissimi, preparatissimi (molto più di me quando ero dottorando, ha detto) ma incapaci di fare sintesi (forse alle elementari non gli hanno fatto fare i riassunti ha aggiunto scherzando) e prendere conseguenti decisioni: di fronte alla necessità di fare una scelta su come sviluppare una ricerca si paralizzano.
La mia conversazione è finita, ovviamente, in politica e non voglio fare altrettanto qui. Peggio per voi, perchè è stata una discussione mooolto interessante.

Hai presente la differenza tra un animale onnivoro e un animale soltanto carnivoro o vegetariano? Beh, siamo lì; togli l'animale soltanto carnivoro o soltanto vegetariano e mettilo in un ambiente per il quale non è stato "progettato": risultato? o infesta l'ambiente nuovo in cui è stato trapiantato, distruggendolo, oppure si trasforma nel "coniglio mannaro" - definizione appiccicata a un tale il cui cognome iniziava con la "F" e finiva in "orlani". In ogni caso, finisce peggio di come gli sarebbe finita se fosse rimasto nel suo "orticello".
Strano contrappasso:; un animale onnivoro quale è l'Uomo che però mentalmente sta diventando sempre più "specialistico"; penso che, continuando così, si estinguerà come tante altre specie del regno animale che non sapevano, e non potevano, nutrirsi che di una e una sola "materia".
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da korda »

La discussione è indubbiamente interessante, però ho come la vaga impressione che sia degenerata in speculazioni e bias cognitivi più o meno guidati da ciò che si è in grado di raccogliere dai media o dall'amico conoscente parente di turno.

Sarebbe bello poter raccogliere l'esperienza diretta da chi fa questo mestiere per professione o per passione.

Chi è a contatto direttamente con i giovani, che siano insegnanti, assistenti sociali o che anche solo umilmente facciano scoutismo, prestino il loro servizio in centri di aggregazione giovanile. Eccetera eccetera.

Mi piacerebbe leggere qui qualcosa scritto da loro di proprio pugno.

...e non solamente il sentito dire del "mi hanno raccontato che" o di quello che, bene o male, si reperisce dal pubblicato (a prescindere dal canale).

Questo è il reale motivo degli scazzi, più o meno celati, che ci sono qui. Ognuno si reputa di essere più "imparato" degli altri. Ma l'orgoglio non gli permetterebbe di ammetterlo nemmeno sotto tortura.

Ma forse questo forum, oltre a non essere scientifico come mi è stato fatto più volte osservare, forse non è neppure umanistico.

Ultima modifica di korda il domenica 10 luglio 2022, 21:46, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il cörsivœ

Messaggio da wilecoyote »

:) Salve, sia pella mia esperienza sia di altri colleghi, i giovani migliori sono quelli svantaggiati, proprio perché tali ci mettono un impegno ad imparare che riescono meglio ad istruirsi e applicarsi al mestiere scelto.

:ciao: Ciao
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