Cactus o riccio o porcospino, ce n'è una varietà di animali puntuti.Sempre per pignoleria, il monolite è un blocco unico (μονo) di pietra (λιϑος) generalmente sagomato sostanzialmente liscio e quindi non punge: devi dire quindi, se vuoi che punga, che è un cactus
Ma io preferisco il "monolite", rende meglio il concetto di maestosità, compattezza e solidità.
Il monolite è perfettamente levigato e se è un parallelepipedo ha spigoli e vertici non smussati: taglienti e pungenti quanto mai.
Se è sferico può rotolare e fare poltiglia di chi vi si avvicina incautamente.
Preferisco il parallelepipedo è meno cruento. Se ti tagli o pungi puoi ripensare a quello che fai e rimediare.
Se è sferico ti annulla, ti toglie dalla scena, cosa che può capitare a quelli troppo sicuri di sé.
io dico che la scienza "deve" guidare, io affermo che la scienza non ha strumenti per imporsi (cosa che sai anche tu): gli uomini accettano la scienza per gli evidenti vantaggi che comporta il suo utilizzo, sono liberissimi di non farlo, ma finiranno col pagare un prezzo al loro rifiuto. L'ho ribadito più volte, ma continui a non "sentire". La scienza non è toccata da giudizi morali o politci, è mente umana al lavoro.Appunto, guarda e non guida, come viceversa e contraddittoriamente vai sostenendo.
I greci, nel loro scandagliare la mente, avevano definito lo stato mentale del pensatore "atarassia": in pratica la mente levita nello spazio analizzando la realtà, distaccata da ogni passione e interesse particolare. La scienza realizza l'atarassia come sintesi del pensare collettivo degli scienziati. Qualcosa di distaccato, distinto dai singoli a da passioni e vizi degli scienziati stessi (pure loro umani con tutti i loro difetti).
La scienza si è imposta all'umanità perché uomo+scienza è più sapiente, più determinato, più benestante, più forte. Bisogna rifiutare la realtà per negarlo.
Gli uomini sono liberi di abbandonarla se vogliono, ma guai a loro!
Tutti concetti già introdotti altre volte.
La funzione della scienza è di guida, per scelta degli uomini stessi, e dato gli innegabili vantaggi che comporta è ovvio che cresca nel ruolo e nella considerazione sociale.ma qui si stava parlando della funzione della scienza e del suo ruolo e considerazione sociale.
Definisci "fallout" e abbagliamento gli innegabili vantaggi della scienza sottintendendo che c'è "altro" oltre a quello.
E l'effettività di questo "altro", per te, è data per certa
In sostanza chi nega questo "altro" può farlo solo se ne dimostra l'inesistenza. Il succo di questa discussione sta tutta qui.
Finché una cosa non viene dimostrata "falsa", al di là di ogni possibile dubbio, necessariamente si potrà a considerarla "vera".
Ma per poter definire qualcosa come falsa bisogna sapere come è costituito questo "altro", di cosa consta, come è fatto. Altrimenti come è possibile dimostrarne la verità/falsità? Impossibile!
È chi avanza "qualcosa" come vero che deve dimostrarne la sua Verità, al di la di ogni possibile dubbio.
Applicare inopinatamente questo criterio anche al falso, cioè "chi lo afferma falso deve provarne la falsità" commette un pacchiano errore! Ma che trovata.
Come dimostrare "falso" qualcosa di cui non si sa nulla.
In questo modo qualunque concetto, per quanto astruso sia, avrà dignità di vero.
Penso si commenti da sé.