Filoteo ha scritto: ↑sabato 15 giugno 2024, 9:46
danilo_g ha scritto: ↑sabato 15 giugno 2024, 0:20
Per ottenere un'autenticazione valida all'FSE serve un secondo fattore (l'OTP tramite app o il token fisico), altrimenti non puoi accedere ai siti protetti da Spid (livello 2 e 3).
Ci sono provider SPID che consentono secondo tramite token fisico (FIDO2 come yubico security key)? Altrimenti password + OTP o notifica nell’app sono phishabili. Sì, CIE è più sicura.
Il livello 3 ti consente l'accesso ai portali PA che richiedono un grado di accesso ancora più sicuro (richiede un supporto fisico che gestisce delle chiavi crittografiche). Ricorda che è attivabile e funzionante solo se disponi già di firma digitale e uno SPID attivo.
Ho preso il primo risultato che esce da Google.
https://www.register.it/spid-3-livello/
Il livello 3 dell'autenticazione è quello fisico, è parte dello standard Spid proprio. Non so se sia una chiave FIDO2 o altro standard, ma non mi pare rilevante.
Le notifiche OTP sono il livello 2 che, vabè saranno anche fishabili, ma è comunque una circostanza altamente improbabile. Ed è ancora meno probabile che un hacker si impossessi di password + codice OTP.
Ergo è un metodo sicuro. Infatti viene usato da banche, istituzioni varie, aziende etc. Il giorno che uscirà uno studio e che gli esperti concorderanno che sia insicuro ci si sposterà su altro, ma intanto...
danilo_g ha scritto: ↑sabato 15 giugno 2024, 0:20
L'FSE sta sui server del SI regionale. Il fatto che i dati siano (semi)centralizzati semmai è un sinonimo di
maggiore sicurezza, perché viene fatto UN investimento di risorse consistente per
una infrastruttura critica, anziché tot investimenti minori per infrastrutture più piccole, magari non sufficienti a garantire la sicurezza dovuta.
Se sostieni che gli investimenti sono insufficienti l'evidenza la devi portare tu. L'evidenza a me dice che il FSE fin'ora non è stato violato in nessuna regione, a meno che mi sfugga qualche notizia, e che quindi è un sistema che sta funzionando.
La decentralizzazione dei dati riduce l’entità del danno in caso di data breach. Questo investimento consistente di risorse è tutto da vedere, allo stato attuale indicazioni che sia così non ce ne sono, piuttosto non mi pare assolutamente prioritaria la sicurezza vista la situazione catastrofica in cui versano le strutture sanitarie.
Quest'ultima è la stessa cosa che ho scritto io. I data breach fin'ora attuati sono figli della frammentazione territoriale.
A parte che se io sviluppassi un ransomware, preferirei anche esfiltrare i dati just in case
Speculazioni, illazioni. Non ci sono prove che i FSE siano stati esfiltrati.
danilo_g ha scritto: ↑sabato 15 giugno 2024, 0:20
Ma a quali data breach di cartelle cliniche ti riferisci esattamente?! Qui si sta parlando di FSE regionale del SSI, non andiamo a prendere situazioni che non c'entrano nulla per piacere. Le uniche violazioni successe finora, documentate dalla stampa, riguardano per lo più casi di ransomware che esfiltrazioni di dati clinici, e comunque sempre da
infrastrutture periferiche di realtà territoriali più piccole (ospedali e ASL), che comunque vengono multate per la loro negligenza.
comunque ti sbagli, questi sono i primi che mi vengono in mente:
1) ASL Sulmona: sottratti 363 GB di dati sanitari, pubblicati integralmente sul un onion service.
2) Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona: 612 gb di dati sottratti.
3) AUSL Modena: quasi 1 TB di dati sottratti.
Mi correggi, e correggendomi porti esempi che confermano quanto ho detto (e pure sottolineato!) prima.

Secondo me non leggi le cose che scrivo o le reinterpreti a modo tuo. Questi esempi riguardano banche dati di singoli enti territoriali che non c'entrano niente con il FSE che è
regionale. Informati meglio e leggi meglio per cortesia.
La multa se arriva non spinge la sanità a migliorare le procedure non essendoci accountability (la multa la paghiamo noi tutte con le tasse)
Su questo posso essere in parte d'accordo, l'incentivo dev'essere verso un migliore uso delle risorse, ma la multa almeno in parte ha un effetto deterrente. Inoltre, a meno che nella Regione Lazio abbiano perso completamente il senno della ragione, dall'evento critico avranno fatto dei miglioramenti in ottica di sicurezza? E dai.
comunque i dati rubati non te li ridà indietro nessuno anche una volta comminata la sanzione.
Ma il punto è sempre un altro: i vantaggi di un FSE centralizzato e sempre disponibile agli operatori sanitari superano gli svantaggi di qualche evento critico? I vantaggi tipo: vite salvate, riduzione dei costi e dei tempi della burocrazia, riduzione del dispendio di risorse e perché no, anche vantaggi sotto il lato ambientale. Per me la risposta è inequivocabilmente SI. Tant'è che ormai non c'è scelta ed è una prassi ormai obbligatoria da anni.