Impostare correttamente l'hostname

[pursuit]

Ciao a tutti, siccome è periodo di ferie e c'è il tempo per approfondire cose che di solito si rimandano sempre per motivi di tempo volevo chiedere una precisazione sulla corretta impostazione dell'hostname: durante l'installazione del sistema operativo quando viene richiesto è corretto inserire solo il nome dell'host (es.: pippo) oppure il fqdn (pippo.dominio.it)?

Io ho sempre pensato che fosse corretto inserire solo il nome dell'host in virtù del fatto che poi successivamente all'inserimento degli indirizzi ip dei dns viene richiesto il suffisso di ricerca (dominio.it) ma recentemente una applicazione che ho installato funziona correttamente solo se l'hostname è impostato come fqdn, per cui mi è sorto il dubbio.

Avendo sempre visto impostato il nome corto mi chiedo quale dei due modi sia il piu corretto considerando che comunque in entrambi i casi interrogando il sistema con il comando hostname vengono restituiti correttamente i singoli campi ad eccezzione del comando dato senza opzioni:

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utente@pippo:~ $ hostname
pippo

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utente@pippo:~ $ hostname --short
pippo

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utente@pippo:~ $ hostname --domain
dominio.it

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utente@pippo:~ $ hostname --fqdn
pippo.dominio.it

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utente@pippo.dominio.it:~ $ hostname
pippo.dominio.it

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utente@pippo.dominio.it:~ $ hostname --short
pippo

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utente@pippo.dominio.it:~ $ hostname --domain
dominio.it

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utente@pippo.dominio.it:~ $ hostname --fqdn
pippo.dominio.it

[wilecoyote]

Salve, puoi dattilografarci la qualunque, ovverosia libero hostname in libero computer… con Linux of course…

Generalmente pippo è sufficiente, però puoi fare quello che ti pare, dall'accettare quello proposto dall'installer a qualunque scarabocchio tipo @#¼¬ðŋß .

Ciao

[Clover]

L'hostname e il fully qualified domain name sono due cose abbastanza diverse tra loro, l'hostname è il nome del client mentre il FQDN è l'insieme del hostname più il dominio di cui il client fa parte...

La faccenda è abbastanza complicata se non si è nel ramo sistemistico, senza scendere troppo nel dettaglio posso dire che separare con un punto l'hostname, significa informare il sistema che la macchina fa parte di un dominio e quindi si sta costruendo un FQDN manualmente (quando è automatico si parla di "join domain" e viene gestito da un server centrale solitamente basato su tecnologia LDAP a cui sono poi collegati altri servizi come un DNS interno che è autoritativo per la zona locale del dominio, ovvero la LAN o la MAN); di norma se non è presente un dominio nella rete in cui il PC si trova (come nelle nostre case) ma serve ugualmente un FQDN è possibile usare il dominio generico di primo livello ".test" che non fa parte dei DNS di internet (rete WAN) e non si rischia di crea pasticci usando magari un dominio realmente esistente.

In definitiva potresti usare "pippo" o "pippo.test" ma non "pippo.dominio.it", sempre che tu non sia il proprietario di "dominio.it".

[wilecoyote]

Salve, @Clover in parole povere dare come hostname pinco.pallino.it, metto pinco pallino per non violare la privacy di terzi, può creare dei problemi ?

Giusto per evitare di perpetuare un errore d'installazione.

Ciao

[Stealth]

Salve, @Clover in parole povere dare come hostname pinco.pallino.it, metto pinco pallino per non violare la privacy di terzi, può creare dei problemi ?
Giusto per evitare di perpetuare un errore d'installazione.
Ciao

Anche in questo caso, a quanto pare, caschi male. Ecco qua, attivo fino a maggio 2019, il dominio che volevi usare per non violare la privacy di terzi

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utente@bionic:~$ whois pallino.it

*********************************************************************
* Please note that the following result could be a subgroup of      *
* the data contained in the database.                               *
*                                                                   *
* Additional information can be visualized at:                      *
* http://web-whois.nic.it                                           *
* Privacy Information: http://web-whois.nic.it/privacy              *
*********************************************************************

Domain:             pallino.it
Status:             ok
Created:            1999-06-18 00:00:00
Last Update:        2018-07-31 16:33:18
Expire Date:        2019-05-31

Registrant
  Organization:     Pallino & Co. srl
  Address:          via Decorati al valor civile, 57/a 35142
                    Padova
                    35142
                    PD
                    IT
  Created:          2007-03-01 10:26:33
  Last Update:      2011-02-18 16:27:43

Admin Contact
  Name:             Francesco Borella
  Address:          via Decorati al valor civile, 57/a 35142
                    Padova
                    35142
                    PD
                    IT
  Created:          2001-02-07 00:00:00
  Last Update:      2011-02-18 16:27:44

Technical Contacts
  Name:             Domain Registration
  Address:          Via decorati al valor civile 57/A
                    padova
                    35127
                    PD
                    IT
  Created:          2007-02-09 00:00:00
  Last Update:      2011-02-18 16:27:44

Registrar
  Organization:     Pallino & Co. s.r.l.
  Name:             PALLINO-REG
  Web:              http://www.pallino.it

Nameservers
  ns4.semplify.net
  ns5.semplify.net

Già registrato e attivo
ciao

[wilecoyote]

Salve, @Stealth ho messo pinco pallino come esempio, il nome reale usato è quello del proprietario del computer in cui ho installato qualche anno fà Debian 8 Jessie, e prima ancora il 7 Wheezy, ed ora dovrei fargli il reinstallo al 9 Stretch.

Semplicemente volevo capire se era meglio correggere quanto fatto fino ad oggi, e dalla tua risposta direi che è meglio non continuare ad usarlo.

Ciao

[Clover]

Non è una questione di privacy o altro... è una questione di funzionamento delle reti e in particolare di internet, se metti "clover.google.com" è probabile che ci saranno problemi ad usare i servizi di google su quel detterminato pc, quindi o metti "clover.test" o "clover" o "clover.google.com.test"... la cosa importante, se non si è proprietari di un dominio, se si mette un punto nell'hostname è che termini con un dominio generico come "test" ma anche "localhost", "invalid" o "example" in modo da evitare malfunzionamenti nel presente o nel futuro.

https://it.wikipedia.org/wiki/.example

[Stealth]

Salve, @Stealth ho messo pinco pallino come esempio ...

L'avevo capito, era solo per cazzeggio. E se riesco a tornare un attimo serio, ha ovviamente ragione Clover ed è un problema di funzionamento. A questo proposito, oltre ai molti suggerimenti già forniti, ho visto alcuni router (roba casalinga, non pro) impostarlo da soli con il proprio nome. Ad es. zyxel.local o linksys.local
ciao

[Clover]

Salve, @Stealth ho messo pinco pallino come esempio ...

L'avevo capito, era solo per cazzeggio. E se riesco a tornare un attimo serio, ha ovviamente ragione Clover ed è un problema di funzionamento. A questo proposito, oltre ai molti suggerimenti già forniti, ho visto alcuni router (roba casalinga, non pro) impostarlo da soli con il proprio nome. Ad es. zyxel.local o linksys.local
ciao

domini ".local"... un'altra porcata dello scorso decennio, brevettato da Apple ma usato prima da M$ su Active Directory... quante bestemmie che ho tirato in passato dietro quel pseudo dominio che creava casini in certi contesti enterprise, imho da evitare come la peste.

[pursuit]

Grazie delle risposte, @Clover scusa non ho specificato l'ambiente di riferimento... non intendevo nella rete casalinga, ma con dominio.it intendevo effettivamente il dominio pubblicamente registrato di una rete (non ldap) con all'interno il dns autoritativo per quel dominio.

Comunque credo che nel mio caso sia "particolare" l'applicazione che richiede l'fqdn impostato a livello di kernel hostname, questo praticamente:

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utente@pippo.dominio.it:~ $ sysctl kernel.hostname

e corretto il mio modo di operare di sempre, e cioè impostare solo la parte dell'host nel campo hostname e indicare il dominio di ricerca effettivo nell'impostazione manuale dell'interfaccia di rete in caso di indirizzo statico, o lasciare che lo fornisca un eventuale servizio dhcp nel caso ci fosse

[Clover]

Comunque credo che nel mio caso sia "particolare" l'applicazione che richiede l'fqdn impostato a livello di kernel hostname, questo praticamente:

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utente@pippo.dominio.it:~ $ sysctl kernel.hostname

Decisamente, il kernel.hostname non è l'fqdn... direi che chi ha sviluppato l'applicazione non ha capito la differenza tra le due cose.

La configurazione tipica di un client/server in un dominio non directory (ldap o altro) solitamente prevede:
- hostname: pippo

- /etc/hosts

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127.0.0.1 localhost
172.x.x.x pippo.intranet.dominio.it pippo

- /etc/resolvconf/resolv.conf.d/base

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search intranet.dominio.it
nameserver 172.x.x.x
nameserver ...

- registrazione sul DNS del dominio locale (intranet) di un record A (pippo.intranet.dominio.it)
- per registrare il dominio di terzo livello (pippo.domini.it) dipende se il server DNS interno è autorevole solo per il dominio locale (LAN / MAN) o se è riconosciuto anche come autorità pubblica (WAN) e le procedure differiscono in base alle tecnologie usate

[pursuit]

@Clover grazie mille, quest'ultimo intervento ha spazzato ogni dubbio