korda ha scritto: ↑giovedì 3 novembre 2022, 7:09
Lucio C ha scritto: ↑mercoledì 2 novembre 2022, 23:44
Sinceramente non ho mai capito perche' uno dovrebbe avere un desktop (o una wallpaper che non sia uno sfondo in tinta unita) con icone permanenti per lanciare applicativi (per quello ci sono i menu, o la command line), o riferirsi a file.
Beh, dai... non esageriamo: va bene evitare lo zoo sul monitor, ma da qui a rinunciare ad un elemento base di ogni ambiente desktop mi sembra un'esagerazione all'antitesi.
Edit: sicuramente nella
metafora della scrivania rientrano pure gli utenti che ordinano le matite per lunghezza, ma non sono la norma (e per fortuna direi)
Paradossalmente (o no?) sulla scrivania fisica, non metaforica, non rientro proprio in quella categoria ... la mia
vera scrivania e' coperta da pigne di carte in ordine (diciamo posizione, non ordine

) piuttosto fisso

. Forse da una parte non riconosco la metafora del computer come scrivania ... ma io vengo da
qui, dall'altra in genere preferisco sempre testo a icone.
Ho un collega anche piu' estremista di me, lui usa solo finestre rigorosamente black-&-white, mentre per me il colore e' importante (p.es. io quando edito un file ho 4 alias edit, edit1, edit2, edit3 in modo che i file aperti appaiono su sfondi azzurro, lilla, giallo e verde, cosi' li' riconosco al volo). Oppure i terminali in ssh hanno/avevano un colore di sfondo diverso a seconda della macchina target (e diverso da quelli locali). Le poche icone che ho sono quelle delle finestre momentaneamente chiuse ("iconified"), ma in genere ne ho poche aperte per desk usando molti desk virtuali.
PS mi sa dovremmo spostare al bar.
The reasonable man adapts himself to the world: the unreasonable one persists in trying to adapt the world to himself. Therefore all progress depends on the unreasonable man. (G.B. Shaw)