- Valutare mese/data in cui fare una conferenza audio e video con tutta la comunità Ubuntu-it (sia admin che utenti che lo frequentano); In caso favorevole (perché ognuno può inoltre proporre una propria piattaforma) si utilizzerà jitsi, dove si potrà partecipare anche via chat, qualora non si dispone di webcam o microfono; I log della chat verranno salvati a fine sessione;
- Durante la conferenza, sarà incaricata una persona di prendere nota di quelle che sono le priorità dei lavori da svolgere all'interno del sito/documentazione/wiki/pagine etc; Al momento vi è già una to do list di compiti da svolgere, tra cui:
- snellire le varie pagine del sito (gruppo promozione);
- Eliminare gruppi in disuso come dev etc;
- Coinvogliare persone nel nuovo gruppo telegram per un contatto diretto in merito ai lavori da fare;
- Nuovo sito web
- Incrementare il numero di pubblicazioni nel blog;
- Sfoltire il numero di persone che non contribuiscono e che hanno la membership;
- Nuova riunione di consiglio per stabilire nuovi referenti ecc.
- Membership automatica
- Automatizzare la pubblicazione dei contenuti social
- Chiudere/cancellare la sezione Chiedi;
- Implementazione nuove funzioni all'interno del forum:
- Gestione dei vecchi thread del forum (proposta da parte di @frapox)
- Aggiornare esteticamente il forum
- Problemi tecnici che persistono quali lentezza nell'aprire il forum/thread
- Apposito monitoraggio delle proposte che siano inserite nella giusta sezione
- aggiungere IPv6 a *.ubuntu-it.org
la lista può espandersi in base ai vari suggerimenti che ogni utente ha da fare.
- Successivamente vi sarà una persona incaricata di aprire i vari thread per ogni tipologia di lavoro da fare all'interno del forum; Questo servirà per avere una rapida consultazione di chi sta operando o sta suggerendo cosa fare;
Lavori interni alla comunità Ubuntu-it
Moderatore: Consiglio di Ubuntu-it
- DD3my
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- Iscrizione: lunedì 16 aprile 2018, 22:16
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- Sesso: Maschile
- Località: Sardinia
- Contatti:
Lavori interni alla comunità Ubuntu-it
Questo thread, ha come obbiettivo quello di rendere partecipe il maggior numero di persone della comunità (admin e non), in quelle che saranno le future decisioni da prendere per far progredire nuovamente la community Ubuntu-it. A tal proposito si è aperto un canale telegram che permetterà di avere un contatto diretto con gli addetti ai lavori. Al suo interno, in questo periodo, verranno coordinati una serie di sondaggi che serviranno per:
Ultima modifica di DD3my il mercoledì 9 agosto 2023, 9:01, modificato 3 volte in totale.
Re: Lavori interni alla comunità Ubuntu-it
Grande @DD3my che hai preso in mano la situazione!
Posso aggiungere qui un punto alla to-do list?
11. Aggiustare /sistemare /aggiornare il forum. Oltre alla lentezza estenuante, servirebbe qualcuno che controlli le proposte fatte nella sezione apposita e vagli se siano fattibili. Al momento ce ne sono diverse ma non progrediscono, e sono ferme da mesi.
Grazie ancora.
Posso aggiungere qui un punto alla to-do list?
11. Aggiustare /sistemare /aggiornare il forum. Oltre alla lentezza estenuante, servirebbe qualcuno che controlli le proposte fatte nella sezione apposita e vagli se siano fattibili. Al momento ce ne sono diverse ma non progrediscono, e sono ferme da mesi.
Grazie ancora.
Messaggi privati (via Jabber/XMPP): frapox@suchat.org
- DD3my
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Re: Lavori interni alla comunità Ubuntu-it
È un piacere @frapox, alla fine era una cosa che prima o poi andava fatta. Ho aggiornato il to do list. Chi ha altre proposte si faccia avanti. Graziefrapox ha scritto: ↑domenica 6 agosto 2023, 17:25Grande @DD3my che hai preso in mano la situazione!
Posso aggiungere qui un punto alla to-do list?
11. Aggiustare /sistemare /aggiornare il forum. Oltre alla lentezza estenuante, servirebbe qualcuno che controlli le proposte fatte nella sezione apposita e vagli se siano fattibili. Al momento ce ne sono diverse ma non progrediscono, e sono ferme da mesi.
Grazie ancora.
Saluti
- Filoteo
- Entusiasta Emergente
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Re: Lavori interni alla comunità Ubuntu-it
Bassa priorità: aggiungere IPv6 a *.ubuntu-it.org. Non so se è nelle vostre possibilità ma Canonical dispone di indirizzi IPv6.
- giulux
- Amministratore
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- Sesso: Maschile
- Località: Roma
Re: Lavori interni alla comunità Ubuntu-it
In primo luogo vorrei scusarmi per il ritardo con cui sono giunto qui, dipeso da un periodo personale un po' incasinato; e conseguentemente del ritardo con cui esprimo il mio pensiero - non sarò breve, mettetevi comodi - sull'iniziativa, che mi sembra positiva in quanto e per quanto manifesta in quasi tutti buona volontà e interesse per le sorti della comunità.
Ciò premesso veniamo agli aspetti problematici sia di carattere generale che particolare che a mio parere emergono ad oggi.
Occorre preliminarmente definire i limiti oggettivi e soggettivi in cui siamo. In termini diciamo così brutali:
A - Ubuntu-it, come accennavo ieri su telegram, non è un condominio, nè un consiglio comunale, nè una assemblea di un'occupazione scolastica o simili, ma una struttura che coniuga da un lato l'interesse di Canonical alla diffusione del suo sistema operativo e, dall'altro, l'interesse di vari utenti ed appassionati a sostenere e approfondire la conoscenza dell'open source, propagandandone l'uso e fornendo assistenza agli utenti che si trovino in difficoltà.
B - ne consegue che la sua struttura, conforme a un modello, praticato in tutto il mondo, per l'ovvia preoccupazione in primis di Canonical che essa finisca in mani poco opportune, non è "democratica" bensì "cesariana": "dittatore benevolo" dice se ben ricordo il Codice di condotta che tutti - o quanto meno chi fa parte dei gruppi, avendolo perciò firmato - dovremmo tenere presente.
C - conseguenza ulteriore è che la composizione dei gruppi e la 'carriera' dei singoli avviene per cooptazione. Le uniche elezioni previste sono quelle del Consiglio, ma l'elettorato è riservato a chi ha la membership e, quindi, anch'esso selezionato per cooptazione.
D - a moderazione dell'aspetto 'dittatoriale' di tale struttura vi è da un lato la completa autonomia dei gruppi e dall'altro l'impegno a costituire una comunità di uguali secondo la 'filosofia ubuntu' in cui ciascuno dà per quelle che sono le sue capacità e riceve per quello di cui ha bisogno; e chi sa a malapena gestire il sistema conta e merita considerazione quanto un mago della tastiera. Non solo liti e insulti ma anche atteggiamenti sprezzanti da prima donna, piazzate pubbliche quando si ritiene di aver subito torti, la formazione di 'correnti' ecc. sono inammissibili.
Così definiti i confini, vengo alla presente iniziativa che:
1 - è alquanto anomala giacchè - scavalcando il Consiglio che è l'unico legittimato a farlo - vorrebbe indire consultazioni e convocare assemblee, preordinandone anche gli strumenti,- finalizzate a bazzecole - alcune impraticabili per quanto detto sopra, pena la perdita della sponsorizzazione di Canonical - come nuovo sito web, cancellazione di gruppi e pagine, modifiche della membership e così via
2 - procede in modo a mio parere metodologicamente sbagliato in quanto vorrebbe realizzare una rivitalizzazione della comunità partendo per così dire dai piedi (l'assemblea generale nella quale produrre proposte disarticolate e raccoglierne di estemporanee) mentre, come sa chi abbia un minimo di esperienza in campo associativo sa che a tali risultati si può giungere solo partendo dalla testa (la presentazione di un'analisi coerente delle difficoltà presenti e conseguenti proposte praticabili, raccogliendo su tale base il contributo - anche eventualmente critico - che venga dai partecipanti).
Propongo quindi:
- che l'iniziativa venga fatta propria dal Consiglio che se ne assuma pienamente la gestione e la responsabilità
- che questo proceda - previa consultazione dei gruppi e dei singoli che siano disponibili - alla formulazione di una piattaforma come sopra determinata
- che detta piattaforma sia diffusa con congruo anticipo rispetto alla convocanda assemblea, onde consentire e chi vi partecipi di ragionarci adeguatamente sopra e formulare osservazioni e proposte che abbiano un minimo di omogeneità e non siano rimesse alla estemporaneità e casualità dei partecipanti.
Scusate la lunghezza.
P.S. nel prosieguo occorrerebbe evitare che siano possibili incursioni, che abbiamo verificato su telegram, di chi si diverte a fare il dentro e fuori per vomitare insulti, ovvero - come abbiamo appreso - a 'passare' screenshot per provocarne tali incursioni (non chiedo che il responsabile si manifesti perchè so che la lealtà e la maturità a ciò necessarie sono come il coraggio per don Abbondio: se non ce l'hai non te le puoi dare)
Ciò premesso veniamo agli aspetti problematici sia di carattere generale che particolare che a mio parere emergono ad oggi.
Occorre preliminarmente definire i limiti oggettivi e soggettivi in cui siamo. In termini diciamo così brutali:
A - Ubuntu-it, come accennavo ieri su telegram, non è un condominio, nè un consiglio comunale, nè una assemblea di un'occupazione scolastica o simili, ma una struttura che coniuga da un lato l'interesse di Canonical alla diffusione del suo sistema operativo e, dall'altro, l'interesse di vari utenti ed appassionati a sostenere e approfondire la conoscenza dell'open source, propagandandone l'uso e fornendo assistenza agli utenti che si trovino in difficoltà.
B - ne consegue che la sua struttura, conforme a un modello, praticato in tutto il mondo, per l'ovvia preoccupazione in primis di Canonical che essa finisca in mani poco opportune, non è "democratica" bensì "cesariana": "dittatore benevolo" dice se ben ricordo il Codice di condotta che tutti - o quanto meno chi fa parte dei gruppi, avendolo perciò firmato - dovremmo tenere presente.
C - conseguenza ulteriore è che la composizione dei gruppi e la 'carriera' dei singoli avviene per cooptazione. Le uniche elezioni previste sono quelle del Consiglio, ma l'elettorato è riservato a chi ha la membership e, quindi, anch'esso selezionato per cooptazione.
D - a moderazione dell'aspetto 'dittatoriale' di tale struttura vi è da un lato la completa autonomia dei gruppi e dall'altro l'impegno a costituire una comunità di uguali secondo la 'filosofia ubuntu' in cui ciascuno dà per quelle che sono le sue capacità e riceve per quello di cui ha bisogno; e chi sa a malapena gestire il sistema conta e merita considerazione quanto un mago della tastiera. Non solo liti e insulti ma anche atteggiamenti sprezzanti da prima donna, piazzate pubbliche quando si ritiene di aver subito torti, la formazione di 'correnti' ecc. sono inammissibili.
Così definiti i confini, vengo alla presente iniziativa che:
1 - è alquanto anomala giacchè - scavalcando il Consiglio che è l'unico legittimato a farlo - vorrebbe indire consultazioni e convocare assemblee, preordinandone anche gli strumenti,- finalizzate a bazzecole - alcune impraticabili per quanto detto sopra, pena la perdita della sponsorizzazione di Canonical - come nuovo sito web, cancellazione di gruppi e pagine, modifiche della membership e così via
2 - procede in modo a mio parere metodologicamente sbagliato in quanto vorrebbe realizzare una rivitalizzazione della comunità partendo per così dire dai piedi (l'assemblea generale nella quale produrre proposte disarticolate e raccoglierne di estemporanee) mentre, come sa chi abbia un minimo di esperienza in campo associativo sa che a tali risultati si può giungere solo partendo dalla testa (la presentazione di un'analisi coerente delle difficoltà presenti e conseguenti proposte praticabili, raccogliendo su tale base il contributo - anche eventualmente critico - che venga dai partecipanti).
Propongo quindi:
- che l'iniziativa venga fatta propria dal Consiglio che se ne assuma pienamente la gestione e la responsabilità
- che questo proceda - previa consultazione dei gruppi e dei singoli che siano disponibili - alla formulazione di una piattaforma come sopra determinata
- che detta piattaforma sia diffusa con congruo anticipo rispetto alla convocanda assemblea, onde consentire e chi vi partecipi di ragionarci adeguatamente sopra e formulare osservazioni e proposte che abbiano un minimo di omogeneità e non siano rimesse alla estemporaneità e casualità dei partecipanti.
Scusate la lunghezza.
P.S. nel prosieguo occorrerebbe evitare che siano possibili incursioni, che abbiamo verificato su telegram, di chi si diverte a fare il dentro e fuori per vomitare insulti, ovvero - come abbiamo appreso - a 'passare' screenshot per provocarne tali incursioni (non chiedo che il responsabile si manifesti perchè so che la lealtà e la maturità a ciò necessarie sono come il coraggio per don Abbondio: se non ce l'hai non te le puoi dare)
"Non è una segno di buona salute l'essere ben adattato ad una società malata". (Jiddu Krishnarmurti)
Re: Lavori interni alla comunità Ubuntu-it
Beh... considerato quanto scritto sopra sarebbe coerente bloccare questa discussione e attivarsi per il ripristino delle "condizioni operative" come da tradizione
Edit: correggo... ci si sta già attivando in tal senso
Edit: correggo... ci si sta già attivando in tal senso

Io non sono Bagheera né Akela, io non frequento la Rupe.
Io sono Kaa: faccio ballare le scimmie alle Tane Fredde.
Io sono Kaa: faccio ballare le scimmie alle Tane Fredde.
Chi c’è in linea
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