[Guida] ConvertireFileSystemBtrfs

[iononsbalgiomai]

Ok, ho rivisto un po' l'introduzione riducendo il numero di note da 5 a 3 (erano veramente troppe ) ed esplicitando meglio che lo scopo della guida è spiegare come convertire la partizione di sistema di Ubuntu (quindi non una partizione dati qualsiasi).

Nel frattempo sto vedendo quale possa essere il modo più semplice per consentire all'utente di rendersi conto che la conversione è andata a buon fine.

P.S.: Mi riferisco alla pagina di prova ovviamente. Tutte le modifiche apportiamole lì al momento, a parte modifiche urgenti da fare alla pagina pubblica (com'è stato per il comando pialla tutto).

[wilecoyote]

) Salve, 2 precisazioni, la procedura può essere eseguita anche da un sistema installato su un 2° disco, c'è infatti il paragrafo dedicato al Chroot.

Dire che non è consigliabile procedere con questo tipo di conversione, ma che è preferibile reinstallare è erroneo, meglio specificare che è da riservare ad installazioni complesse in cui il reinstallo è peggio o giù di lì.

:: Ciao

[iononsbalgiomai]

) Salve, 2 precisazioni, la procedura può essere eseguita anche da un sistema installato su un 2° disco, c'è infatti il paragrafo dedicato al Chroot.

Questo è vero praticamente per qualunque procedura da fare col sistema offline (non avviato). Tuttavia nel Wiki solitamente scriviamo semplicemente di operare da live, quindi direi che così è più armonico col resto del Wiki.

Dire che non è consigliabile procedere con questo tipo di conversione, ma che è preferibile reinstallare è erroneo, meglio specificare che è da riservare ad installazioni complesse in cui il reinstallo è peggio o giù di lì.

Sì, si può anche articolare la frase in modo diverso. Ho optato per di norma non è consigliabile considerando che il backup va fatto in ogni caso, se qualcosa va storto rischi comunque di dover reinstallare, bisogna mettere le mani in fstab, reinstallare grub, ecc... comunque l'ho aggiustata un po' rimuovendo il non è consigliabile.

[freengin]

Nel frattempo sto vedendo quale possa essere il modo più semplice per consentire all'utente di rendersi conto che la conversione è andata a buon fine.

La via più semplice è fare prima le 3 operazioni essenziali (conversione del filesystem, sistemazione di fstab e ripristino del grub), poi si riavvia col nuovo filesystem e si verifica che tutto sia OK... se tutto è andato a buon fine si può procedere con le altre operazioni

[iononsbalgiomai]

Nel frattempo sto vedendo quale possa essere il modo più semplice per consentire all'utente di rendersi conto che la conversione è andata a buon fine.

La via più semplice è fare prima le 3 operazioni essenziali (conversione del filesystem, sistemazione di fstab e ripristino del grub), poi si riavvia col nuovo filesystem e si verifica che tutto sia OK... se tutto è andato a buon fine si può procedere con le altre operazioni

Sì, questa è più meno la soluzione proposta da Fedora Magazie (solo che nel mezzo ci mettono anche la creazione di snapshot e subvolume). Tuttavia ho qualche perplessità su questo modo di procedere perché su btrfs.wiki.kernel.org specificano di deframmentare e bilanciare prima del primo utilizzo.

[iononsbalgiomai]

Ho constatato che btrfs-convert è preinstallato sulle live di Ubuntu 20.04 e successivi. Pertanto direi di semplificare rimuovendo tutto il paragrafo "Installazione" e specificando che la guida va fatta da una live di Ubuntu 20.04 o successivo.

[xavier77]

Ho constatato che btrfs-convert è preinstallato sulle live di Ubuntu 20.04 e successivi. Pertanto direi di semplificare rimuovendo tutto il paragrafo "Installazione" e specificando che la guida va fatta da una live di Ubuntu 20.04 o successivo.

Di solito in caso di pacchetti preinstallati si preferisce la dicitura "Installare il pacchetto xyz, se non presente" (il motivo è abbastanza scontato).

[iononsbalgiomai]

Perdonami, non mi è chiaro il motivo "abbastanza scontato". Il tool in questione è preinstallato sulle live 20.04 e successive. Se specifichiamo di usare una live 20.04 o successiva, quale sarebbe il caso in cui non è presente?
Cioè, per fare un esempio, nelle guide da fare in live non mi pare scriviamo "Installare GParted, se non presente", perché GParted in live è sempre presente.

[xavier77]

Perdonami, non mi è chiaro il motivo "abbastanza scontato". Il tool in questione è preinstallato sulle live 20.04 e successive. Se specifichiamo di usare una live 20.04 o successiva, quale sarebbe il caso in cui non è presente?
Cioè, per fare un esempio, nelle guide da fare in live non mi pare scriviamo "Installare GParted, se non presente", perché GParted in live è sempre presente.

Per vari motivi dei pacchetti preinstallati potrebbero essere stati rimossi.
Questo parlando molto in generale.
Però, chiedo scusa, mi ero perso che in questo caso la procedura fosse in live. Quindi come non detto

[iononsbalgiomai]

Tranquillo
La procedura al momento presente nella guida dice che si può operare sia da live che da un altro sistema in dual boot. Quindi, al momento, ha senso specificare che il pacchetto va installato. Inoltre c'è la complicazione data dal fatto che il pacchetto dei repository della 18.04 non va bene, e bisogna scaricare e installare manualmente i deb della 20.04.

Proponevo quindi di scrivere nella guida di usare una live 20.04 o successiva, così in un colpo solo semplifichiamo diversi passaggi.

Per capirci, si tratta da passare da questo:

Installazione

Ubuntu 20.04 e successive

Installare il pacchetto btrfs-progs.

Ubuntu 18.04

Il pacchetto btrfs-prosg presente nei repository di Ubuntu 18.04 è una versione obsoleta priva del programma btrfs-convert, necessario per eseguire la conversione, nonché di alcune funzioni e dalle prestazioni talora carenti.

Pertanto occorre scaricare e installare la versione del pacchetto presente nel repository per il rilascio 20.04, ora distribuito sotto forma di suite con più pacchetti.

1. Scaricare da questo indirizzo i seguenti pacchetti in formato di file .deb:

   Codice: Seleziona tutto

   btrfs-progs_5.4.1-2_amd64.deb
   libbtrfs0_5.4.1-2_amd64.deb
   libbtrfsutil1_5.4.1-2_amd64.deb
   

2. Installare i pacchetti scaricati.

A questo:

1. Avviare una sessione live di Ubuntu 20.04 o successivo.

[emanuc]

Credo che sia la soluzione più semplice, quindi sono d'accordo con questa semplificazione di specificare di farla da Ubuntu 20.04 o successivi (meglio è)
Questo perché su btrfs-progs causa bug era stato rimosso/nascosto la funzionalità di conversione, riattivato nelle versioni più recenti con correzzioni di bug.
Inoltre usare una versione più recente di btrfs-progs si hanno le correzzioni di bug.
Magari specificare e consigliare una versione recente.
Dalla 5.4 che ha Ubuntu 20.04 (che è vecchio per il ritmo di sviluppo di Btrfs) alla 5.15 di oggi, si può vedere dai changelog che ha alcune correzzioni per la conversione: https://btrfs.wiki.kernel.org/index.php ... s-progs.29

[wilecoyote]

) Salve, prima di semplificare il tutto a:

1. Avviare una sessione live di Ubuntu 20.04 o successivo.

ci sono alcuni aspetti da valutare e considerare.

Se in Ubuntu Focal 20.04 LTS è preinstallato, l'è anche nelle derivate ufficiali ? Nel mio Kubuntu Focal 20.04 LTS all'epoca delle prove dovetti installarlo.

Eliminare la procedura da un 2° sistema installato su altro HDD non mi pare una buona idea, spesso un utente trova le Live scomode nell'uso immediato, vanno bene per provare o piccole sistemazioni.

Tra i limiti annovero i caratteri inadeguati per dimensioni e tipo, integrare la connessione di rete di eventuali driver di fonti terze, impostazioni non ergonomiche come la disattivazione del touchpad durante la dattilografia o il predefinire il clic doppio, mancanza di programmi d'uso abituale, e relative configurazioni, come il terminale a scomparsa, l'editor ed il browser preferito, ecc.

Io per 1°, operando da Live, devo sempre perdere un sacco di tempo per configurarla alle mie necessità fisiche, ragion per cui se posso connetto tramite adattatore il HDD da sistemare al mio notebook, e poi procedo ad intervenire dai miei sistemi usando il Chroot.

Senza dimenticare la necessità d'avere sottomano la documentazione, e nel Btrfs data la complessità è vasta assai, piuttosto scomodo farlo tramite una Live.

Ecco perché avevo creato un paragrafo per fare la conversione da Chroot, e considerando pure la delicatezza delle operazioni in essere dover operare in modo innaturale aumenta il rischio di far danni.

Sul limitarla dalla release Focal 20.04 LTS, uhm, è bel busillis.

Personalmente, dato che nella release Bionic 18.04 LTS ho indicato d'installare i pacchetti della release LTS successiva, non vedo cosa cambia, e le conversioni di prova, al netto di errori di procedura, mi sono venute bene.

:: Ciao

[iononsbalgiomai]

@wilecoyote come già detto, questa non è certo l'unica guida wiki che va fatta col sistema non avviato, ovvero da live o da altro *ubuntu in dual boot, e scriviamo sempre di operare da live. Per quale motivo in questa guida dovrebbe esserci un intero paragrafo in più che non s'è mai visto altrove?

Per verificare se i pacchetti necessari sono presenti anche nelle live delle derivate ci vuole qualche minuto, posso anche farlo. Ma se scriviamo di usare la live di Ubuntu, ci si aspetta che l'utente usi quella di Ubuntu. Se usa quella di una derivata non si sta attendendo alla guida.

Per quanto riguarda la 18.04, non dovrebbe esserci alcun problema a fare la conversione in btrfs usando la live di una release più recente.

[wilecoyote]

) Salve,

come già detto, questa non è certo l'unica guida wiki che va fatta col sistema non avviato, ovvero da live o da altro *ubuntu in dual boot, e scriviamo sempre di operare da live. Per quale motivo in questa guida dovrebbe esserci un intero paragrafo in più che non s'è mai visto altrove?

L'ho listati i motivi, in breve, essendo una procedura lunga operare scomodi espone ad un rilevante aumento del rischio di commettere degli errori.

Chiamale deformazioni operative del coyote…

:: Ciao

[iononsbalgiomai]

) Salve,

come già detto, questa non è certo l'unica guida wiki che va fatta col sistema non avviato, ovvero da live o da altro *ubuntu in dual boot, e scriviamo sempre di operare da live. Per quale motivo in questa guida dovrebbe esserci un intero paragrafo in più che non s'è mai visto altrove?

L'ho listati i motivi, in breve, essendo una procedura lunga operare scomodi espone ad un rilevante aumento del rischio di commettere degli errori.

Chiamale deformazioni operative del coyote…

:: Ciao

Da live non si opera scomodi, salvo esigenze particolari e personali che non rappresentano lo standard e che pertanto, a mio parere, non dovrebbero diventare materia del wiki (a meno di guide specifiche per specifiche esigenze).

[emanuc]

In effetti se la guida specifica di lavorare con la live di Ubuntu, va bene questa semplificazione.
Comunque, le derivate hanno tutti preinstallato in live btrfs-progs, l'installer è sempre ubiquity e supportano tutti l'installazione con Btrfs.
Pure debian ha preinstallato sulle sue ISO btrfs-progs.
E visto che è la WIKI di Ubuntu, credo che basti cosi.
Poi se vuoi fare al conversione da una partizione con un'altra distro preinstallata e con altro filesystem (se hai filesystem btrfs installato su qualsiasi distro, hai anche btrfs-progs) non stai seguendo la WIKI.

[iononsbalgiomai]

Unendo quanto diceva @emanuc sull'usare la live della release più recente con le deformazioni operative del coyote ( ), ho pensato che si potrebbe fare così:

1. Avviare una sessione live del rilascio più recente di Ubuntu (minimo 20.04).
   In alternativa è possibile operare da un altro sistema Ubuntu installato in dual boot. In tal caso per operare da Ubuntu 20.04 o successivo è necessario installare il pacchetto btrfs-progs presente nei repository. Invece per Ubuntu 18.04 scaricare ed installare manualmente i pacchetti btrfs-progs_5.4.1-2_amd64.deb, libbtrfs0_5.4.1-2_amd64.deb e libbtrfsutil1_5.4.1-2_amd64.deb

[wilecoyote]

) Salve,

Unendo quanto diceva @emanuc sull'usare la live della release più recente con le deformazioni operative del coyote ( ), ho pensato che si potrebbe fare così:

1. Avviare una sessione live del rilascio più recente di Ubuntu (minimo 20.04).
   In alternativa è possibile operare da un altro sistema Ubuntu installato in un secondo disco. In tal caso per operare da Ubuntu 20.04 o successivo è necessario installare il pacchetto btrfs-progs presente nei repository. Invece per Ubuntu 18.04 scaricare ed installare manualmente i pacchetti btrfs-progs_5.4.1-2_amd64.deb, libbtrfs0_5.4.1-2_amd64.deb e libbtrfsutil1_5.4.1-2_amd64.deb

Ottimo, mi pare un giusto compromesso.

Ho fatto una correzione, non si può operare su 1 partizione da un'altra partizione installata sullo stesso disco.

:: Ciao

[iononsbalgiomai]

Ho fatto una correzione, non si può operare su 1 partizione da un'altra partizione installata sullo stesso disco.

Sicuro? Non posso, per esempio, formattare un'altra partizione sullo stesso disco, basta che sia smontata?

[woddy68]

Ho fatto una correzione, non si può operare su 1 partizione da un'altra partizione installata sullo stesso disco.

Sicuro? Non posso, per esempio, formattare un'altra partizione sullo stesso disco, basta che sia smontata?

Non credo proprio, io lo fatto più volte. Certo che si può.