Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
Re: Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
Caspiterina questi uomini di scìenza che ci prendono sempre per il naso
Io non sono Bagheera né Akela, io non frequento la Rupe.
Io sono Kaa: faccio ballare le scimmie alle Tane Fredde.
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Re: Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
Ma non sarà mica una fissazione eh?!
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Re: Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
Caspiterina, questi sedicenti "uomini di scienza" che non sanno distinguere il naso dal sedere!
Non sarà mica che, a furia di sentire puzza di "bruciato", non distinguano più uno dall'anoaltro?!
Non sarà mica che, a furia di sentire puzza di "bruciato", non distinguano più uno dall'anoaltro?!
“Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, __Ŧ__
prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico” '\°’↓’°/'
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Re: Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
...a proposito di esperimenti scìentifici indipendenti: sono poi spuntate le cotiledoni dal fagiolo infilato nel naso???
Non si hanno i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
Ma ti piace proprio farti del male, eh?!... perché continui ad usare i tuoi rosicati risicati cotiledoni come organo per comporre questi "sublimi" intermezzi ludici?... sicuramente hai interpretato male il concetto di "membro" quando ti sei iscritto a questo forum.
P.S.: Non risponderò oltre... hai i cotiledoni fissi davanti agl'occhi... e poi, troppo [ OFF TOPIC ] ti sderenerebbe... e siccome mi fai "divertire", voglio salvaguardare la tua specie in vista di futuri tuoi harakiri.
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Re: Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
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Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
Ad 8 anni, quando si ebbero i primi risulati del life test condotto sul suolo marziano dalle sonde Viking - batterì sì, batteri no, ancora se ne discute - ebbi la prima vera delusione della mia vita, perché mi aspettavo quanto meno un dinosauro o qualche pterodattilo. La seconda delusione fu che, negli anni successivi, nonostante fossi un bel ragazzo, mai Claudia Schiffer venne a cercarmi per concupirmi, ma questo è leggermente off topic, me ne rendo conto.
Tornando alla questione fondamentale ed anche alla discussione tra Pczero e Derma, prendiamo pure per buone tutte le considerazioni generali del tipo "può darsi che le leggi della fisica che conosciamo possano essere incomplete od avere delle deroghe, tipo tunnel temporali o viaggi oltre la velocità della luce" (improbabile, ma non stiamo a mettere i puntini sulle "i"), diamo per scontata la buona fede di tutti gli osservatori, compresi quelli che con gli UFO ci campano, e prendiamo per buona l'ipotesi che i "governi" abbiano tenuto segreta dal 1947 ad oggi la tecnologia aliena per "studiarla ed utilizzarla", si presume per avere un vantaggio competitivo sugli altri "governi" che non avevano messo le mani sulla stessa "roba".
Ok, fantastico, ma in quasi 80 anni quali sarebbero le ricadute di tale tecnologia? Perché, o raccontiamo che la tecnologia "ce la tengono segreta e non la usano" e vuole dire che questi fantomatici "governi" sono composti da rimbecilliti, o dovrebbero esserci brevetti qua e là di tecnologie saltate fuori dal nulla o, quanto meno, mezzi militari avanzatissimi utilizzati dai "governi" più fortunati. Perché, se questa tecnologia esiste, si vuole, per esempio, tornare su Marte con mezzi tutto sommato convenzionali?
La realtà è che le teorie del complotto ed i complotti stessi funzionano e/o sono realistici nel breve periodo e quando i partecipanti al complotto hanno un interesse forte (ideali, politica, soldi, paura, crimine) e sono più solide quanto più è piccolo il numero degli aderenti alla congrega. Col passare del tempo, cambiano le prospettive, basti pensare agli agenti dell'est e dell'ovest che spesso e più volte cambiarono casacca, le persone magari si pentono, fanno famiglia, hanno figli, si "rammoliscono" ed i segreti non sono più tali. Insomma, mantenere un segreto per 80 anni "non è cosa", tanto che, di regola, persino l'apposizione del "segreto di Stato" dura meno di tale lasso di tempo.
Altro argomento che decisamente osta col buon senso è che questi alieni, che dovrebbero essere dotati di una tecnologia incredibile e certamente in grado di difendersi da qualsiasi arma "primitiva" come quelle dei terrestri, invece di atterrare a Washington, davanti al Cremlino, sui Campi elisi o in Piazza del Duomo a Milano (così li vedrei anch'io) si limitino ad incursioni mordi e fuggi nei cieli, facendo acrobazie tipo le "penne" col motorino che andavano di moda quando c'erano i 2 tempi. Non parliamo poi dei "rapimenti", argomento che, per curiosità, ho anche studiato, perché lì siamo tra la psicopatologia e la truffa vera e propria.
Non voglio mancare di rispetto ai credenti e neppure io stesso sono ateo, però la modalità di apparizione degli ufo, soprattutto quando si tratta di fenomeni verificatisi davanti alle folle, è esattamente la stessa delle apparizioni/manifestazioni mariane. Ed andando a studiare le altre religioni, si trovano simili fenomeni di autosuggestione che non hanno a che fare né col divino, né con gli alieni.
Ad oggi, agli occhi di un osservatore non scettico, ma anche solo imparziale, non esiste alcuna prova accettabile di contatti o interferenze tra la terra ed ipotetiche civiltà aliene che, con buona probabilità, magari esisteranno o saranno esistite o verranno ad esistere in futuro, non è dato sapere peraltro a quanti anni luce da noi.
La mia opinione ricalca il detto inglese che beauty in in the eyes of the beholder e che vediamo ciò che vorremmo. A proposito, suonano al campanello, vado a vedere se è la Schiffer che ci ha ripensato!
Buona domenica.
Tornando alla questione fondamentale ed anche alla discussione tra Pczero e Derma, prendiamo pure per buone tutte le considerazioni generali del tipo "può darsi che le leggi della fisica che conosciamo possano essere incomplete od avere delle deroghe, tipo tunnel temporali o viaggi oltre la velocità della luce" (improbabile, ma non stiamo a mettere i puntini sulle "i"), diamo per scontata la buona fede di tutti gli osservatori, compresi quelli che con gli UFO ci campano, e prendiamo per buona l'ipotesi che i "governi" abbiano tenuto segreta dal 1947 ad oggi la tecnologia aliena per "studiarla ed utilizzarla", si presume per avere un vantaggio competitivo sugli altri "governi" che non avevano messo le mani sulla stessa "roba".
Ok, fantastico, ma in quasi 80 anni quali sarebbero le ricadute di tale tecnologia? Perché, o raccontiamo che la tecnologia "ce la tengono segreta e non la usano" e vuole dire che questi fantomatici "governi" sono composti da rimbecilliti, o dovrebbero esserci brevetti qua e là di tecnologie saltate fuori dal nulla o, quanto meno, mezzi militari avanzatissimi utilizzati dai "governi" più fortunati. Perché, se questa tecnologia esiste, si vuole, per esempio, tornare su Marte con mezzi tutto sommato convenzionali?
La realtà è che le teorie del complotto ed i complotti stessi funzionano e/o sono realistici nel breve periodo e quando i partecipanti al complotto hanno un interesse forte (ideali, politica, soldi, paura, crimine) e sono più solide quanto più è piccolo il numero degli aderenti alla congrega. Col passare del tempo, cambiano le prospettive, basti pensare agli agenti dell'est e dell'ovest che spesso e più volte cambiarono casacca, le persone magari si pentono, fanno famiglia, hanno figli, si "rammoliscono" ed i segreti non sono più tali. Insomma, mantenere un segreto per 80 anni "non è cosa", tanto che, di regola, persino l'apposizione del "segreto di Stato" dura meno di tale lasso di tempo.
Altro argomento che decisamente osta col buon senso è che questi alieni, che dovrebbero essere dotati di una tecnologia incredibile e certamente in grado di difendersi da qualsiasi arma "primitiva" come quelle dei terrestri, invece di atterrare a Washington, davanti al Cremlino, sui Campi elisi o in Piazza del Duomo a Milano (così li vedrei anch'io) si limitino ad incursioni mordi e fuggi nei cieli, facendo acrobazie tipo le "penne" col motorino che andavano di moda quando c'erano i 2 tempi. Non parliamo poi dei "rapimenti", argomento che, per curiosità, ho anche studiato, perché lì siamo tra la psicopatologia e la truffa vera e propria.
Non voglio mancare di rispetto ai credenti e neppure io stesso sono ateo, però la modalità di apparizione degli ufo, soprattutto quando si tratta di fenomeni verificatisi davanti alle folle, è esattamente la stessa delle apparizioni/manifestazioni mariane. Ed andando a studiare le altre religioni, si trovano simili fenomeni di autosuggestione che non hanno a che fare né col divino, né con gli alieni.
Ad oggi, agli occhi di un osservatore non scettico, ma anche solo imparziale, non esiste alcuna prova accettabile di contatti o interferenze tra la terra ed ipotetiche civiltà aliene che, con buona probabilità, magari esisteranno o saranno esistite o verranno ad esistere in futuro, non è dato sapere peraltro a quanti anni luce da noi.
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Re: Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
Se con complottista, si intende qualsiasi persona abbia un minimo di conoscenza della Storia e dell'animo umano, e che perciò sa che chi detiene il Potere non cura affatto gli interessi della massa e tende a farla rimanere ignorante, in ogni senso, per poter così continuare ad esercitare il proprio Potere, anzi spesso insinuando in tale massa certezze, abitudini, consuetudini, modi di pensiero e stili di vita che non suscitino nei singoli individui che compongono quella uno schema dissonante rispetto alla narrazione dominante creata da quegli stessi che detengono il suddetto Potere, allora sì, sono complottista - sebbene abbia sempre ritenuto, e tuttora ritengo, offensivo tale termine per chi lo usa all'indirizzo di chi fornisce una chiave di lettura alternativa delle vicende e fornisce prove a supporto di tale lettura; ma, a quanto pare, alcuni, anzi molti confondono chi i complotti li ordisce con chi sospetta che ve ne siano. In ogni caso, mi rendo vieppiù conto che la ingenuità, il conformarsi, la settorialità del proprio piccolo spazio di sapere - magari l'unico possibile e conquistato con sforzi superiori alla ricompensa che ci si aspettava - regnano sovrani in gran parte della popolazione umana.
Non si vede - sia che non si riesca sia che non si voglia - il quadro d'insieme di una situazione ma soltanto un frammento o al massimo alcuni, pochi, frammenti del puzzle. È triste assistere a questa chiusura mentale, che arriva a paradossi e contraddizioni esiziali, almeno dal punto di vista cognitivo, quando ci si trova poi a fare i conti con le prove inconfutabili che rivelano le bugie, gli inganni perpetràti da chi aveva ed ha tutto da guadagnare, e non solo economicamente, da questa sonnolenza neuronale.
Se da quanto adesso ho scritto, o da tutto ciò che sin qui scrissi, si dovesse ricavare l'impressione, accusandomi in tal senso, creder io essere depositario di chissà quale verità, persino "universale", posso assicurargli che sbaglierebbe: il mio "dio" è il dubbio - ben conscio che tale espressione generi una contraddizione in termini - e che pertanto non reputo me essere detentore di qualsivoglia verità, e parimenti non reputo in tal senso esservi alcun essere umano.
Il mio scopo su questo pianeta - piatto, concavo, rotondo, sferico, ellittico, "poliedrico", poco importa, perlomeno a me - è fare domande, a me e a tutti coloro che incontro, in special modo a chi ritiene di esser sicuro che ciò che funziona in e per lui abbia valore universale, ovvero debba essere valido, e magari imposto con la forza - fisica e verbale - ad altri esseri umani che, per vari motivi che qui tralascio di discutere e persino elencare, non hanno i mezzi per controbattere al martellante "fuoco di copertura" di taluni, i quali possono essere pure in buona "fede", ma che più spesso sono diretti a conformare le menti delle masse.
Quindi, complottista io? Perché no? Se esistono persone che credono alla cosidetta e tanto decantata "Scienza" ed intanto continuano a chiamare, per convenzione, "atomo" ciò che invece è divisibile, e assai probabilmente lo è sino ad arrivare ai confini della Filosofia, allora non sarò certo io ad offendermi se, sempre tramite una convenzione, mi si etichetta con un termine che io vedo soltanto nella bocca di chi lo pronunzia e tra le dita di chi lo scrive.
Brutta è la paura che fa credere a quello che altri suggeriscono essere vero a dispetto di ogni dimostrazione contraria. Ma, come recita un vecchio adagio, non puoi portare un asino a bere se non ha sete - e per anticipare l'assai probabile indirizzare a me tale adagio, specifico che non ho sete di "assolutismo", "conformismo" e vuota saccenza che alberga nelle menti di chi crede ai numeri con la medesima fede di chi crede alle parole che i profeti sostengono essergli state messe in bocca da un'entità che loro stessi chiamano "dio", quindi sono anch'io un asino ma come quello di Buridano, ossia preferisco morir di sete, e di fame!, se la scelta è tra quella incompleta e dimostrata fallace che certuni propinano e l'aderire a convenzioni e dogmi che non possono essere messi in discussione poiché non di questo "mondo", quindi al di sopra della capacità della mente umana per quel che riguarda la loro "comprensione".
A @PC ZERO rispondo dopo, con calma... mi diverte troppo il suo dimenarsi vanamente.
Non si vede - sia che non si riesca sia che non si voglia - il quadro d'insieme di una situazione ma soltanto un frammento o al massimo alcuni, pochi, frammenti del puzzle. È triste assistere a questa chiusura mentale, che arriva a paradossi e contraddizioni esiziali, almeno dal punto di vista cognitivo, quando ci si trova poi a fare i conti con le prove inconfutabili che rivelano le bugie, gli inganni perpetràti da chi aveva ed ha tutto da guadagnare, e non solo economicamente, da questa sonnolenza neuronale.
Se da quanto adesso ho scritto, o da tutto ciò che sin qui scrissi, si dovesse ricavare l'impressione, accusandomi in tal senso, creder io essere depositario di chissà quale verità, persino "universale", posso assicurargli che sbaglierebbe: il mio "dio" è il dubbio - ben conscio che tale espressione generi una contraddizione in termini - e che pertanto non reputo me essere detentore di qualsivoglia verità, e parimenti non reputo in tal senso esservi alcun essere umano.
Il mio scopo su questo pianeta - piatto, concavo, rotondo, sferico, ellittico, "poliedrico", poco importa, perlomeno a me - è fare domande, a me e a tutti coloro che incontro, in special modo a chi ritiene di esser sicuro che ciò che funziona in e per lui abbia valore universale, ovvero debba essere valido, e magari imposto con la forza - fisica e verbale - ad altri esseri umani che, per vari motivi che qui tralascio di discutere e persino elencare, non hanno i mezzi per controbattere al martellante "fuoco di copertura" di taluni, i quali possono essere pure in buona "fede", ma che più spesso sono diretti a conformare le menti delle masse.
Quindi, complottista io? Perché no? Se esistono persone che credono alla cosidetta e tanto decantata "Scienza" ed intanto continuano a chiamare, per convenzione, "atomo" ciò che invece è divisibile, e assai probabilmente lo è sino ad arrivare ai confini della Filosofia, allora non sarò certo io ad offendermi se, sempre tramite una convenzione, mi si etichetta con un termine che io vedo soltanto nella bocca di chi lo pronunzia e tra le dita di chi lo scrive.
Brutta è la paura che fa credere a quello che altri suggeriscono essere vero a dispetto di ogni dimostrazione contraria. Ma, come recita un vecchio adagio, non puoi portare un asino a bere se non ha sete - e per anticipare l'assai probabile indirizzare a me tale adagio, specifico che non ho sete di "assolutismo", "conformismo" e vuota saccenza che alberga nelle menti di chi crede ai numeri con la medesima fede di chi crede alle parole che i profeti sostengono essergli state messe in bocca da un'entità che loro stessi chiamano "dio", quindi sono anch'io un asino ma come quello di Buridano, ossia preferisco morir di sete, e di fame!, se la scelta è tra quella incompleta e dimostrata fallace che certuni propinano e l'aderire a convenzioni e dogmi che non possono essere messi in discussione poiché non di questo "mondo", quindi al di sopra della capacità della mente umana per quel che riguarda la loro "comprensione".
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Re: Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
Nel 1985 sono entrato in una base NATO come militare Italiano e ho dovuto firmare una cosa che si chiama "Clearance" mi pare. Dove mi impegnavo a non rivelare quello che avevo visto per i prossimi 70 anni. Adesso sono passati 37 anni e già non mi ricordo quello che ho visto. Tra altri 33 anni non ricordero niente del tutto anche se fossi ancora vivo. Quindi il segreto è ben tenuto segreto. E neanche diro mai niente, mica voglio trovarmi gli americani che mi rompono le scatole, quelli non dimenticano mai.LUBO-BACK ha scritto: ↑domenica 26 giugno 2022, 11:15Ad 8 anni, quando si ebbero i primi risulati del life test condotto sul suolo marziano dalle sonde Viking - batterì sì, batteri no, ancora se ne discute - ebbi la prima vera delusione della mia vita, perché mi aspettavo quanto meno un dinosauro o qualche pterodattilo. La seconda delusione fu che, negli anni successivi, nonostante fossi un bel ragazzo, mai Claudia Schiffer venne a cercarmi per concupirmi, ma questo è leggermente off topic, me ne rendo conto.
Tornando alla questione fondamentale ed anche alla discussione tra Pczero e Derma, prendiamo pure per buone tutte le considerazioni generali del tipo "può darsi che le leggi della fisica che conosciamo possano essere incomplete od avere delle deroghe, tipo tunnel temporali o viaggi oltre la velocità della luce" (improbabile, ma non stiamo a mettere i puntini sulle "i"), diamo per scontata la buona fede di tutti gli osservatori, compresi quelli che con gli UFO ci campano, e prendiamo per buona l'ipotesi che i "governi" abbiano tenuto segreta dal 1947 ad oggi la tecnologia aliena per "studiarla ed utilizzarla", si presume per avere un vantaggio competitivo sugli altri "governi" che non avevano messo le mani sulla stessa "roba".
Ok, fantastico, ma in quasi 80 anni quali sarebbero le ricadute di tale tecnologia? Perché, o raccontiamo che la tecnologia "ce la tengono segreta e non la usano" e vuole dire che questi fantomatici "governi" sono composti da rimbecilliti, o dovrebbero esserci brevetti qua e là di tecnologie saltate fuori dal nulla o, quanto meno, mezzi militari avanzatissimi utilizzati dai "governi" più fortunati. Perché, se questa tecnologia esiste, si vuole, per esempio, tornare su Marte con mezzi tutto sommato convenzionali?
La realtà è che le teorie del complotto ed i complotti stessi funzionano e/o sono realistici nel breve periodo e quando i partecipanti al complotto hanno un interesse forte (ideali, politica, soldi, paura, crimine) e sono più solide quanto più è piccolo il numero degli aderenti alla congrega. Col passare del tempo, cambiano le prospettive, basti pensare agli agenti dell'est e dell'ovest che spesso e più volte cambiarono casacca, le persone magari si pentono, fanno famiglia, hanno figli, si "rammoliscono" ed i segreti non sono più tali. Insomma, mantenere un segreto per 80 anni "non è cosa", tanto che, di regola, persino l'apposizione del "segreto di Stato" dura meno di tale lasso di tempo.
Altro argomento che decisamente osta col buon senso è che questi alieni, che dovrebbero essere dotati di una tecnologia incredibile e certamente in grado di difendersi da qualsiasi arma "primitiva" come quelle dei terrestri, invece di atterrare a Washington, davanti al Cremlino, sui Campi elisi o in Piazza del Duomo a Milano (così li vedrei anch'io) si limitino ad incursioni mordi e fuggi nei cieli, facendo acrobazie tipo le "penne" col motorino che andavano di moda quando c'erano i 2 tempi. Non parliamo poi dei "rapimenti", argomento che, per curiosità, ho anche studiato, perché lì siamo tra la psicopatologia e la truffa vera e propria.
Non voglio mancare di rispetto ai credenti e neppure io stesso sono ateo, però la modalità di apparizione degli ufo, soprattutto quando si tratta di fenomeni verificatisi davanti alle folle, è esattamente la stessa delle apparizioni/manifestazioni mariane. Ed andando a studiare le altre religioni, si trovano simili fenomeni di autosuggestione che non hanno a che fare né col divino, né con gli alieni.
Ad oggi, agli occhi di un osservatore non scettico, ma anche solo imparziale, non esiste alcuna prova accettabile di contatti o interferenze tra la terra ed ipotetiche civiltà aliene che, con buona probabilità, magari esisteranno o saranno esistite o verranno ad esistere in futuro, non è dato sapere peraltro a quanti anni luce da noi.
La mia opinione ricalca il detto inglese che beauty in in the eyes of the beholder e che vediamo ciò che vorremmo. A proposito, suonano al campanello, vado a vedere se è la Schiffer che ci ha ripensato!
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Re: Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
Ho fatto il miltare in aeronautica anch'io,a323109 ha scritto: ↑domenica 26 giugno 2022, 18:09Nel 1985 sono entrato in una base NATO come militare Italiano e ho dovuto firmare una cosa che si chiama "Clearance" mi pare. Dove mi impegnavo a non rivelare quello che avevo visto per i prossimi 70 anni. Adesso sono passati 37 anni e già non mi ricordo quello che ho visto. Tra altri 33 anni non ricordero niente del tutto anche se fossi ancora vivo. Quindi il segreto è ben tenuto segreto. E neanche diro mai niente, mica voglio trovarmi gli americani che mi rompono le scatole, quelli non dimenticano mai.
In ogni caso, nel 1996 ho conosciuto un noto costruttore, cliente dello studio in cui lavoravo e coinvolto in Tangentopoli, che mi ha raccontato che ad Aviano (parli di quella base?) aveva fatto opere di ristrutturazione facendo entrare personale in nero con i documenti di altre persone. Ed aveva ripetuto il giochetto pure al carcere di Torino.
Dici che mi verranno a cercare?
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Re: Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
Senza offesa, ma il commento non era diretto a te in particolare ma, visto che mi ci tiri dentro con tutta questa pappardella, il problema è posto molto male.derma ha scritto: ↑domenica 26 giugno 2022, 13:31Se con complottista, si intende qualsiasi persona abbia un minimo di conoscenza della Storia e dell'animo umano, e che perciò sa che chi detiene il Potere non cura affatto gli interessi della massa e tende a farla rimanere ignorante, in ogni senso, per poter così continuare ad esercitare il proprio Potere, anzi spesso insinuando in tale massa certezze, abitudini, consuetudini, modi di pensiero e stili di vita che non suscitino nei singoli individui che compongono quella uno schema dissonante rispetto alla narrazione dominante creata da quegli stessi che detengono il suddetto Potere, allora sì, sono complottista - sebbene abbia sempre ritenuto, e tuttora ritengo, offensivo tale termine per chi lo usa all'indirizzo di chi fornisce una chiave di lettura alternativa delle vicende e fornisce prove a supporto di tale lettura; ma, a quanto pare, alcuni, anzi molti confondono chi i complotti li ordisce con chi sospetta che ve ne siano. In ogni caso, mi rendo vieppiù conto che la ingenuità, il conformarsi, la settorialità del proprio piccolo spazio di sapere - magari l'unico possibile e conquistato con sforzi superiori alla ricompensa che ci si aspettava - regnano sovrani in gran parte della popolazione umana.
Non si vede - sia che non si riesca sia che non si voglia - il quadro d'insieme di una situazione ma soltanto un frammento o al massimo alcuni, pochi, frammenti del puzzle. È triste assistere a questa chiusura mentale, che arriva a paradossi e contraddizioni esiziali, almeno dal punto di vista cognitivo, quando ci si trova poi a fare i conti con le prove inconfutabili che rivelano le bugie, gli inganni perpetràti da chi aveva ed ha tutto da guadagnare, e non solo economicamente, da questa sonnolenza neuronale.
Se da quanto adesso ho scritto, o da tutto ciò che sin qui scrissi, si dovesse ricavare l'impressione, accusandomi in tal senso, creder io essere depositario di chissà quale verità, persino "universale", posso assicurargli che sbaglierebbe: il mio "dio" è il dubbio - ben conscio che tale espressione generi una contraddizione in termini - e che pertanto non reputo me essere detentore di qualsivoglia verità, e parimenti non reputo in tal senso esservi alcun essere umano.
Il mio scopo su questo pianeta - piatto, concavo, rotondo, sferico, ellittico, "poliedrico", poco importa, perlomeno a me - è fare domande, a me e a tutti coloro che incontro, in special modo a chi ritiene di esser sicuro che ciò che funziona in e per lui abbia valore universale, ovvero debba essere valido, e magari imposto con la forza - fisica e verbale - ad altri esseri umani che, per vari motivi che qui tralascio di discutere e persino elencare, non hanno i mezzi per controbattere al martellante "fuoco di copertura" di taluni, i quali possono essere pure in buona "fede", ma che più spesso sono diretti a conformare le menti delle masse.
Quindi, complottista io? Perché no? Se esistono persone che credono alla cosidetta e tanto decantata "Scienza" ed intanto continuano a chiamare, per convenzione, "atomo" ciò che invece è divisibile, e assai probabilmente lo è sino ad arrivare ai confini della Filosofia, allora non sarò certo io ad offendermi se, sempre tramite una convenzione, mi si etichetta con un termine che io vedo soltanto nella bocca di chi lo pronunzia e tra le dita di chi lo scrive.
Brutta è la paura che fa credere a quello che altri suggeriscono essere vero a dispetto di ogni dimostrazione contraria. Ma, come recita un vecchio adagio, non puoi portare un asino a bere se non ha sete - e per anticipare l'assai probabile indirizzare a me tale adagio, specifico che non ho sete di "assolutismo", "conformismo" e vuota saccenza che alberga nelle menti di chi crede ai numeri con la medesima fede di chi crede alle parole che i profeti sostengono essergli state messe in bocca da un'entità che loro stessi chiamano "dio", quindi sono anch'io un asino ma come quello di Buridano, ossia preferisco morir di sete, e di fame!, se la scelta è tra quella incompleta e dimostrata fallace che certuni propinano e l'aderire a convenzioni e dogmi che non possono essere messi in discussione poiché non di questo "mondo", quindi al di sopra della capacità della mente umana per quel che riguarda la loro "comprensione".
A @PC ZERO rispondo dopo, con calma... mi diverte troppo il suo dimenarsi vanamente.
I potenti, di qualunque tipo, fanno i propri interessi né più né meno dei poveretti, solo che hanno maggiori mezzi.
Chiunque tiene un segreto non perché gli garba, ma solo se ci guadagna o perché ha una "fede".
Pensa a Roberto Calvi, massone e, pertanto, votatissimo alla segretezza, che scrisse una lettera al Papa (mica a Pluto o Paperino) per dirgli che, dopo avere fatto quanto chiesto (di illecito) per favorire le operazioni contro il comunismo internazionale, non voleva rimetterci lui.
La lettera è di pubblico dominio ed agli atti di vari processi e su decine di libri, perciò può essere citata e non si parla di politica, ma di storia.
Vedi, i complotti, appena non conviene più mantenerli segreti, saltano, anche quelli di altissimo profilo. Poi magari qualcuno finisce impiccato, ma le informazioni fuoriescono comunque.
Da questa considerazione, non dal convincimento ingenuo che, se domani cascasse dal baule di un'astronave aliena il manuale per la fusione fredda, esso verrebbe reso subito di pubblico dominio, sorge il mio dubbio che possa essere esistita per 80 anni una copertura come quella che tu descrivi.
In realtà, quello ad avere dubbi sono io, non tu che credi in modo apodittico che debba esserci del marcio in Danimarca, o nell'area 51.
Buona serata.
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Re: Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
Beh, dato che ai commentato subito dopo lo scambio di commenti avvenuto tra me e @PC ZERO, due sono le possibilità: o col termine "complottista" ti stavi rivolgendo a me, oppure era rivolto a @PC ZERO. Se era rivolto a me, ti ho ampiamente risposto; se era rivolto a @PC ZERO, allora ti risponderà lui se e quando vorra; in ogni caso, ciò che scrissi era opportuno, considerando che te ne uscisti con 'sto termine, "complottista", senza ve ne fosse alcuna ragione.
E hai detto niente!... un Jeff Bezos - uno per tutti - lo equipariamo a livello di capacità di far danno o far del bene ad un senzatetto di Albano Terme (...località citata a caso, senza alcun motivo particolare) ?
O ha paura (...leggasi auto-censura).
LUBO-BACK ha scritto: ↑domenica 26 giugno 2022, 19:58Pensa a Roberto Calvi, massone e, pertanto, votatissimo alla segretezza, che scrisse una lettera al Papa (mica a Pluto o Paperino) per dirgli che, dopo avere fatto quanto chiesto (di illecito) per favorire le operazioni contro il comunismo internazionale, non voleva rimetterci lui.
Il fatto che Calvi scrisse al papa e non a Pluto o Paperino, cosa dovrebbe significare in merito alla questione del mantenere un segreto e riguardo le motivazioni che spingono/spingerebbero a non svelarlo?
(Che lo IOR abbia compiuto azioni finanziare illecite e inquinate da commistioni mafiose per andare contro il comunismo internazionale, è una tua ipotesi - suggestiva finché si vuole, ma rimane una ipotesi. Inoltre ti sei dimenticato, presumo, un personaggio importantissimo nella vicenda a cui fai riferimento, ovvero Sindona; senza quest'ultimo, nulla avrebbe senso.)
Gia, di Storia, quella con la "S" maiuscola! Sebbene sia un fatto appartenente ad un intreccio assai più grande, labirintico e che è stata la conseguenza di un passato e che a sua volta ha causato eventi futturi, anch'essi non "chiari" - leggasi "risolti".
Quello che vedo, anzi leggo è che ancora oggi non si copnosce chi fu il/i mandante/i di quello che doveva apparire come un suicidio e che tu stesso ipotizzi essere avvenuto per motivi non dimostrabili.
Come vedi, i complotti o non esistono, e allora Calvi riuscì davvero - novello Messner - ad impiccarsi sotto il Ponte di Londra, quello dei Frati Neri per la precisione, oppure i complotti esistono ed è difficile dipanare la matassa che li avvolge, in special modo quando nessuno la vuole dipanare la matassa e quando prezzolati e persone "superficiali" fanno rimanere il livello della storia e della Storia su un piano cronachistico - l'odierno "dataismo" - ovvero superficiale, e questo per paura di ritorsioni e per il sempiterno "quieto vivere", oltre ad un guadagno in termini di carriera e magari anche economico.
LUBO-BACK ha scritto: ↑domenica 26 giugno 2022, 19:58Da questa considerazione, non dal convincimento ingenuo che, se domani cascasse dal baule di un'astronave aliena il manuale per la fusione fredda, esso verrebbe reso subito di pubblico dominio, sorge il mio dubbio che possa essere esistita per 80 anni una copertura come quella che tu descrivi.
Tralasciando la astronave aliena, e il manuale per la fusione fredda - troppo da X-Files per me - sai spiegare come avvenne , chi eventualmente fu il responsabile diretto e chi era a capo delle operazioni, il disastro aereo su Ustica nel 1980? Sono soltanto trascorsi 42 anni, invece degli 80 che menzioni tu. È tutto chiaro quello che succcesse allora? Si trattò di un attentato avvenuto con una bomba posta nel WC dell'aereo, o cosa? Se lo sai, o se pensi che sia precipitato a causa di una non meglio precisata avaria dello stesso o per cause dovute ad un anomalo fulmine globulare di inusistata potenza che ha non ha permesso ai piloti di tenere in volo l'aereo, non ti esentare dallo scriverlo.
Ma nel processo giuricdio non si parte dal presupposto che si è innocente fino a prova contraria? oppure davanti al giudice l'imputato si presenta in veste, per così dire, "neutra"? O pensi, reputi, credi che, nel caso in questione, coloro che hanno tanti mezzi - soldi, influenza, Potere - siano ia considerarsi a priori innocenti nel loro agire per difendere i propri - soltanto quelli propri, quindi non quelli altrui - interessi, come tu stesso hai sottolineato nel tentativo di mettere sullo stesso piano chi ha a disposizione una quantità di mezzi infinitamente superiore anche solo rispetto al "cittadino comune"? La Storia - e non solo quella antica ma anche quella recente, anzi recentissima - non "insegna" questo, bensì l'esatto opposto.
Buongiorno notte.
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Re: Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
Non credo, se conosci un tizio che conosce un tizio...e via cosi. Mah. Ma io ho proprio firmato io, me stesdo medesimo.LUBO-BACK ha scritto: ↑domenica 26 giugno 2022, 19:42Ho fatto il miltare in aeronautica anch'io,a323109 ha scritto: ↑domenica 26 giugno 2022, 18:09Nel 1985 sono entrato in una base NATO come militare Italiano e ho dovuto firmare una cosa che si chiama "Clearance" mi pare. Dove mi impegnavo a non rivelare quello che avevo visto per i prossimi 70 anni. Adesso sono passati 37 anni e già non mi ricordo quello che ho visto. Tra altri 33 anni non ricordero niente del tutto anche se fossi ancora vivo. Quindi il segreto è ben tenuto segreto. E neanche diro mai niente, mica voglio trovarmi gli americani che mi rompono le scatole, quelli non dimenticano mai.
In ogni caso, nel 1996 ho conosciuto un noto costruttore, cliente dello studio in cui lavoravo e coinvolto in Tangentopoli, che mi ha raccontato che ad Aviano (parli di quella base?) aveva fatto opere di ristrutturazione facendo entrare personale in nero con i documenti di altre persone. Ed aveva ripetuto il giochetto pure al carcere di Torino.
Dici che mi verranno a cercare?
Mi pare molto strano che possano entrare persone in nero. Pensa che quando costruiscono qualcosa gli stessi operai non sanno cosa costruiscono. Li cambiano spesso in modo che non capiscono a cosa stanno lavorando.
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Re: Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
Guarda che rimasi io stesso basito e non si trattava di un'impresina, anzi. Ovviamente non posso fare nome e cognome, anche se tutto è prescritto, ma all'epoca queste cose accadevano. Oggi seguo molti clienti nell'edilizia e sarebbe impensabile.a323109 ha scritto: ↑domenica 26 giugno 2022, 21:53Non credo, se conosci un tizio che conosce un tizio...e via cosi. Mah. Ma io ho proprio firmato io, me stesdo medesimo.LUBO-BACK ha scritto: ↑domenica 26 giugno 2022, 19:42Ho fatto il miltare in aeronautica anch'io,a323109 ha scritto: ↑domenica 26 giugno 2022, 18:09Nel 1985 sono entrato in una base NATO come militare Italiano e ho dovuto firmare una cosa che si chiama "Clearance" mi pare. Dove mi impegnavo a non rivelare quello che avevo visto per i prossimi 70 anni. Adesso sono passati 37 anni e già non mi ricordo quello che ho visto. Tra altri 33 anni non ricordero niente del tutto anche se fossi ancora vivo. Quindi il segreto è ben tenuto segreto. E neanche diro mai niente, mica voglio trovarmi gli americani che mi rompono le scatole, quelli non dimenticano mai.
In ogni caso, nel 1996 ho conosciuto un noto costruttore, cliente dello studio in cui lavoravo e coinvolto in Tangentopoli, che mi ha raccontato che ad Aviano (parli di quella base?) aveva fatto opere di ristrutturazione facendo entrare personale in nero con i documenti di altre persone. Ed aveva ripetuto il giochetto pure al carcere di Torino.
Dici che mi verranno a cercare?
Mi pare molto strano che possano entrare persone in nero. Pensa che quando costruiscono qualcosa gli stessi operai non sanno cosa costruiscono. Li cambiano spesso in modo che non capiscono a cosa stanno lavorando.
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Re: Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
@Derma, io cito testualmente senza aggiungere nulla «Santità − scrisse Roberto Calvi a papa Wojtyla poco prima di morire impiccato sotto il ponte dei Frati neri a Londra − sono stato io ad addossarmi il pesante fardello degli errori nonché delle colpe commesse dagli attuali e precedenti rappresentanti dello Ior; sono stato io che, su preciso incarico dei Suoi autorevoli rappresentanti, ho disposto cospicui finanziamenti in favore di molti paesi e associazioni politico-religiose dell’Est e dell’Ovest; sono stato io in tutto il Centro-Sudamerica che ho coordinato la creazione di numerose entità bancarie, soprattutto allo scopo di contrastare la penetrazione e l’espandersi di ideologie filomarxiste; e sono io infine che oggi vengo tradito e abbandonato». Le lettere di patronage di Marcinkus sono anche quelle agli atti.
Il fatto che Calvi scrisse direttamente al Papa, significa che aveva perso ogni remora e sta a dimostrare che i complotti durano generalmente poco, perché qualcuno canta. Poi non è ovviamente detto che venga fuori tutta la verità, ma l'esistenza di un complotto, di regola, viene fuori abbastanza velocemente, sicché, applicando la logica del ragionevole, ritengo assai improbabile che ci sia un complotto per nascondere tecnologie aliene o roba simile. Tutto lì, ed il riferimento a complotti e complottisti era in questo senso.
Su Ustica io trovo persuasiva la versione del missile diretto a Gheddafi, anche alla luce della vicenda dell'altro aereo libico del luglio successivo, però è solo un'ipotesi. Anche Spadolini disse qualcosa del genere. Ma è ovvio che siano ipotesi. Anche qui ci sono evidenti elementi che comprovano una copertura.
Posso dire che la cosa faceva evidentemente ridere gli ufficiali del comando della prima regione aerea giacché nel 1995, quando organizzarono la festa di addio al generale, in procinto di divenire capo di stato maggiore della difesa, gli regalarono un bavaglio con la scritta Ustica, accompagnando la cosa con risate. Ero lì vicino come piantone dell'altro generale e me lo raccontarono gli avieri del circolo ufficiali.
Il fatto che Calvi scrisse direttamente al Papa, significa che aveva perso ogni remora e sta a dimostrare che i complotti durano generalmente poco, perché qualcuno canta. Poi non è ovviamente detto che venga fuori tutta la verità, ma l'esistenza di un complotto, di regola, viene fuori abbastanza velocemente, sicché, applicando la logica del ragionevole, ritengo assai improbabile che ci sia un complotto per nascondere tecnologie aliene o roba simile. Tutto lì, ed il riferimento a complotti e complottisti era in questo senso.
Su Ustica io trovo persuasiva la versione del missile diretto a Gheddafi, anche alla luce della vicenda dell'altro aereo libico del luglio successivo, però è solo un'ipotesi. Anche Spadolini disse qualcosa del genere. Ma è ovvio che siano ipotesi. Anche qui ci sono evidenti elementi che comprovano una copertura.
Posso dire che la cosa faceva evidentemente ridere gli ufficiali del comando della prima regione aerea giacché nel 1995, quando organizzarono la festa di addio al generale, in procinto di divenire capo di stato maggiore della difesa, gli regalarono un bavaglio con la scritta Ustica, accompagnando la cosa con risate. Ero lì vicino come piantone dell'altro generale e me lo raccontarono gli avieri del circolo ufficiali.
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Re: Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
LUBO-BACK ha scritto: ↑domenica 26 giugno 2022, 22:33@Derma, io cito testualmente senza aggiungere nulla «Santità − scrisse Roberto Calvi a papa Wojtyla poco prima di morire impiccato sotto il ponte dei Frati neri a Londra − sono stato io ad addossarmi il pesante fardello degli errori nonché delle colpe commesse dagli attuali e precedenti rappresentanti dello Ior; sono stato io che, su preciso incarico dei Suoi autorevoli rappresentanti, ho disposto cospicui finanziamenti in favore di molti paesi e associazioni politico-religiose dell’Est e dell’Ovest; sono stato io in tutto il Centro-Sudamerica che ho coordinato la creazione di numerose entità bancarie, soprattutto allo scopo di contrastare la penetrazione e l’espandersi di ideologie filomarxiste; e sono io infine che oggi vengo tradito e abbandonato». Le lettere di patronage di Marcinkus sono anche quelle agli atti.
Tu lo stai citando testualmente ora; prima hai solo accennato.
Se ri-legggi ciò che tu stesso riportasti dello stralcio, ti dovresti rendere conto che Calvi sta lanciando un "avvertimento" nel disperato tentativo di ricattare, intimorire chi lo aveva messo in quella scomoda, pericolosa situazione.
L'avere scritto al papa non dimostra necessariamente la tua tesi; avrebbe potuto scrivere a qualsiasi altra persona avente un peso e ruolo minore nella vicenda in questione. Il rango del ricevente la missiva non avvalora quello che tu sostieni; non vi è alcun nesso logico o causale.LUBO-BACK ha scritto: ↑domenica 26 giugno 2022, 22:33Il fatto che Calvi scrisse direttamente al Papa, significa che aveva perso ogni remora e sta a dimostrare che i complotti durano generalmente poco, perché qualcuno canta. Poi non è ovviamente detto che venga fuori tutta la verità, ma l'esistenza di un complotto, di regola, viene fuori abbastanza velocemente, sicché, applicando la logica del ragionevole, ritengo assai improbabile che ci sia un complotto per nascondere tecnologie aliene o roba simile. Tutto lì, ed il riferimento a complotti e complottisti era in questo senso.
A dire il vero, quello di Roberto Calvi è un caso tuttora irrisolto; o hai tu informazioni che portino a formulare certe e precise ricostruzioni avvalorate da documenti, carte ufficiali, estratti conto, movimenti di denaro, nomi e cognomi di coloro che hanno decretato la morte del banchiere, oltre ai materiali esecutori di chi lo ha "suicidato"? Se sì, ti prego di riportarli qui. Sarei curioso davvero di leggerli. Altrimenti il complotto, per usare il termine da te continuamente adoperato, non è stato ancora svelato, mostrato, oppure lo è in parte, e non per quanto riguarda gli aspetti più importanti che hanno appunto portato alla morte di Calvi. Esistono persone ed apparati che le persone che ficcano troppo il naso, le ammazza senza tanti se o ma, senza tanti complimenti. Pochi giornalisti o magistrati, suppongo,hanno il coraggio di andarsi a ficcare in una storia simile sapendo che non avrebbero altro che guai e una vita difficile, e magari "causalmente" breve.
E questa "copertura" non vale soltanto per questione dell'aereo precipitato ad Ustica; solo rimanendo alle vicende italiane susseguitesi dal secondo dopoguerra ad oggi, la Storia italiana è pieni di avvenimenti la cui genesi rimane avvolta nel mistero, sia a livello processuale sia livello giornalistico, senza considerare le motivazioni che fecero sì che si scatenassero tutta quella serie di eventi. La spiegazione più "facile" viene data ricondiuendo tutto all'azione, al gesto di un gruppo, più o meno organizzato, che avrebbe agito in tale clamoroso modo pur dandosi così la fatidica zappa sui pieidi. O erano degli idioti, coloro che compirono quelle stragi, oppure la spiegazione tanto "facile/semplice" che viene propinata non è quella reale; così come non credo che lo sia quella del Mig libico per quanto riguarda Ustica.LUBO-BACK ha scritto: ↑domenica 26 giugno 2022, 22:33Su Ustica io trovo persuasiva la versione del missile diretto a Gheddafi, anche alla luce della vicenda dell'altro aereo libico del luglio successivo, però è solo un'ipotesi. Anche Spadolini disse qualcosa del genere. Ma è ovvio che siano ipotesi. Anche qui ci sono evidenti elementi che comprovano una copertura.
Il fatto, poi, che ancora oggi a distanza di quasi mezzo secolo, ci si ritrova a disuctere di ipotesi e non di e su certezze, vuole dire che una manica di incapaci si occupata della spiegazione "semplice" della vicenda o che non vi è/fu la volontà di capire cosa sia realmente accaduto. Se, come suggeriscono i fatti acclarati avvenuti dopo la strage, vi fu furono depistaggi, silenzi, omissioni, falsificazioni, reticenze, allora i complotti esistono, sennò non si dovrebbe parlare di "ipotesi" ma di "semplici spiegazioni inequivocabili".
Criminali. Stupidi, cinici, servili criminali. Né più, né meno.LUBO-BACK ha scritto: ↑domenica 26 giugno 2022, 22:33Posso dire che la cosa faceva evidentemente ridere gli ufficiali del comando della prima regione aerea giacché nel 1995, quando organizzarono la festa di addio al generale, in procinto di divenire capo di stato maggiore della difesa, gli regalarono un bavaglio con la scritta Ustica, accompagnando la cosa con risate. Ero lì vicino come piantone dell'altro generale e me lo raccontarono gli avieri del circolo ufficiali.
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Re: Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
Tra complotti, ustica e il papa credo siate andati leggermente fuori discussione...ma proprio di poco eh?
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Re: Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
Ma va'?! Cosa dici mai???
Qui, come altrove, abbiamo chi si fregia di rispondere sempre sul merito e di non entrare mai in offtopic con pergamene di pipponi estenuanti
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Re: Conquista dello spazio: tra realtà e fantascienza
Ho fatto una sommaria pulizia, in attesa di altre eventuali decisioni dello staff.
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