Questioni ambientali!

[frapox]

Tempo fa avevo linkato qualcosa sulla fusione nucleare... In effetti è noto che attualmente la sfida è mantenere stabile ed energeticamente efficiente la reazione. Non ci siamo ancora, magari lo fossimo!

[derma]

http://legislature.camera.it/_dati/leg0 ... rafico.pdf

XII COMMISSIONE PERMANENTE DELL'INDUSTRIA, COMMERCIO, ARTIGIANATO E COMMERCIO ESTERO

DICHARAZIONE DI CARLO RUBBIA SULLA FUSIONE NUCLEARE

http://gaps.ing2.uniroma1.it/atzeni/Pre ... movies.pdf

Fusione a confinamento inerziale
Stefano Atzeni
Dipartimento di Energetica, Università di Roma “La Sapienza”

https://www.senato.it/service/PDF/PDFSe ... 255836.pdf

1Oa COMMISSIONE PERMANENTE
(Industria, commercio,turismo)

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA COMPETITIVITÀ TECNOLOGICA DELL'INDUSTRIA ITALIANA

Buona lettura.


P.S.: Non è che le alternative non esistano, semmai non si vuole che esse diventino una realtà - senza finanziamenti non si va da nessuna parte, ma questo, presumo, sia noto ai più - quindi se vuoi segare le gambe - in senso lato! - ad un ricercatore, togligli i fondi e poi magari fai di tutto per farlo apparire come un pazzo, uno fuori di testa, un esaltato - anche recentemente, negli appena due anni trascorsi, hanno adoperato questo metodo: niente fondi e prezzolata denigrazione, per tentare di zittire chi affermava potesse essere diversamente da come strombazzava la sempre più contraddittoria narrazione ufficiale.

[LUBO-BACK]

Insomma, io qui leggo cose che non mi convincono per nulla.

Posto che esiste la tutela brevettuale e che, per dire, Tesla sta facendo incetta di brevetti nel suo settore di "banali" batterie, non vedo un solo motivo per cui un'ìmpresa od un'istituzione o un potere forte (qualunque cosa sia) dovrebbe negare i fondi ad una promettente ricerca sulla fusione fredda o "tiepida" (uso questo termine perché, ai tempi del liceo, l'unica prospettiva per l'ignizione era di usare la fissione, mentre ora si parla di soluzioni assai meno drastiche).

Questa non è teoria dei complotti, è teoria delle martellate sui testicoli, non esiste un motivo valido per cui una multinazionale non dovrebbe appropriarsi dei brevetti relativi alle tecnologie della fusione nucleare e spadroneggiare sul mercato per decenni.

ll paragone sulla questione covid, nel quale con ogni evidenza chi produce vaccini finanzia enne associazioni etc. con evidenti e macrscopici conflitti di interesse, non è per nulla perinente. Se è un complotto, è piuttosto alla luce del sole. E' banale lobbismo.

Dire che c'è un complotto contro la fusione nucleare (fredda o meno) invece è piuttosto come dire che la lobby dei postini ha complottato -riuscendovi - a bloccare la diffusione delle e-mail, magari con l'appoggio di eminenze occulte.

[korda]

Insomma, io qui leggo cose che non mi convincono per nulla.

Posto che esiste la tutela brevettuale e che, per dire, Tesla sta facendo incetta di brevetti nel suo settore di "banali" batterie, non vedo un solo motivo per cui un'ìmpresa od un'istituzione o un potere forte (qualunque cosa sia) dovrebbe negare i fondi ad una promettente ricerca sulla fusione fredda o "tiepida" (uso questo termine perché, ai tempi del liceo, l'unica prospettiva per l'ignizione era di usare la fissione, mentre ora si parla di soluzioni assai meno drastiche).

Questa non è teoria dei complotti, è teoria delle martellate sui testicoli, non esiste un motivo valido per cui una multinazionale non dovrebbe appropriarsi dei brevetti relativi alle tecnologie della fusione nucleare e spadroneggiare sul mercato per decenni.

ll paragone sulla questione covid, nel quale con ogni evidenza chi produce vaccini finanzia enne associazioni etc. con evidenti e macrscopici conflitti di interesse, non è per nulla perinente. Se è un complotto, è piuttosto alla luce del sole. E' banale lobbismo.

Dire che c'è un complotto contro la fusione nucleare (fredda o meno) invece è piuttosto come dire che la lobby dei postini ha complottato -riuscendovi - a bloccare la diffusione delle e-mail, magari con l'appoggio di eminenze occulte.

Non ci sono complotti, è pura e semplice vocazione di alcune istituzioni rispetto ad altre. Alcune privilegiano aspetti politici e commerciali, altre sono maggiormente orientate all'aspetto della ricerca di base e ricerca applicata.

Qualcuno ha tirato per la manica Rubbia in questo thread. Benissimo allora: cercate qualche responsabile del trasferimento tecnologico (ogni ateneo, istituto, tecnoparco ne ha almeno uno, addirittura alcune ambasciate e consolati). Cercatelo e fatevi spiegare per bene quali sono le sostanziali differenze tra cercare una partnership tra CERN oppure ENEA (giusto x rimanere in tema con Carlo), oppure ancora IIT (per rimanere in Italia). Scoprirete che non è banale questione di tagliare fondi per zittire qualcuno: non vi voglio rovinare la sorpresa di quello che potrebbe raccontarvi e quali altarini scoprire

Ca22o, sembra di essere tornati ai tempi del CNR quando Dulbecco (altro Nobel, ndr) voleva un sincrotrone sotto l'ITB (e, nonostante tutto, don Verzé ne è riuscito ad usufruirne in altro modo)

Edit: eeeh... no. Queste narrazioni non ve le spiegheranno né alla scuola dell'obbligo né tantomeno a ravanare in fonti "alternative" di fantomatici dossier

[derma]

...non vedo un solo motivo per cui un'ìmpresa od un'istituzione o un potere forte (qualunque cosa sia) dovrebbe negare i fondi ad una promettente ricerca sulla fusione fredda o "tiepida" (uso questo termine perché, ai tempi del liceo, l'unica prospettiva per l'ignizione era di usare la fissione, mentre ora si parla di soluzioni assai meno drastiche).

Questa non è teoria dei complotti, è teoria delle martellate sui testicoli, non esiste un motivo valido per cui una multinazionale non dovrebbe appropriarsi dei brevetti relativi alle tecnologie della fusione nucleare e spadroneggiare sul mercato per decenni.

https://www.lindipendente.online/2022/0 ... a-50-anni/

L’industria fossile guadagna 3 miliardi di dollari al giorno da 50 anni

23 Luglio 2022

Un solo motivo?... ti bastano questi 52 mila miliardi di motivi, oppure chiediamo un prestito a tasso variabile a Soros?

ll paragone sulla questione covid, nel quale con ogni evidenza chi produce vaccini finanzia enne associazioni etc. con evidenti e macrscopici conflitti di interesse, non è per nulla perinente. Se è un complotto, è piuttosto alla luce del sole. E' banale lobbismo.

Se per te questo è banale lobbismo...

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...allora per gridare allo scandalo cosa serve?... davvero, faccio fatica persino io ad immaginare una situazione più ingarbugliatamente corrotta di quella attuale, e tu lo vuoi far passare per "banale lobbismo".

Dire che c'è un complotto contro la fusione nucleare (fredda o meno) invece è piuttosto come dire che la lobby dei postini ha complottato -riuscendovi - a bloccare la diffusione delle e-mail, magari con l'appoggio di eminenze occulte.

Ma guarda che il complotto non prevede roba alla Spectre, tipo 007; si basa tutto sui soldi, e sulla leva che essi sono capaci di esercitare, in ogni ambito, ad ogni latitudine, a qualunque livello. E ci sono enti/istituti che di soldi ne hanno un oceano, e non gli servono per questioni filantropiche - nonostante si nascondano dietro tale paravento - semmai per portare avanti intenti e fini che di umanitario non hanno nulla , ma proprio nulla, anzi tutto il contrario proprio!
O davvero anche tu credi che il mondo gestito in questa ramiificazioni di holding e compartecipazioni senza alcuna specializzazione ma andandosi ad infiltrare ovunque vi sia un profitto da trarre e uno scopo da perseguire, quindi l'arricchimento degli stessi fondi di investimento e il realizzare progetti letteralmente folli, sia invece spiegabile e rappresentabile nella maniera semplicista che hai scritto?

[frapox]

Viaggio dentro l’élite del complottismo italiano

Infine erano presenti alcuni autori di culto nel mondo complottista. Come Tiziana Alterio, autrice del bestseller Il Dio vaccino, la cui prefazione è firmata proprio dall’organizzatore del convegno Mauro Scardovelli, e come l’economista Ilaria Bifarini, autrice di Il grnade reset. Dalla pandemia alla nuova normalità. C’era poi Enrica Perucchietti, antiabortista e nemica giurata della teoria del gender oltre che autrice incredibilmente prolifica (7 libri solo nel 2013, 5 nel 2014) tra le cui opere annoveriamo Governo globale. La storia segreta del Nuovo Ordine Mondiale.

Oh shit, here we go again...

Leggetevelo tutto perché è una bella collezione di personaggi un poco, come dire... controversi. così giusto a scopo di conoscenza per orientarsi se uno cita un personaggio che mai si era sentito prima.

[derma]

Ma essere definiti complottisti non è mica una infamia, non un disonore; specialmente se chi ti definisce tale è un venduto o un frustrato.


E continuo, però, a ripeterlo a coloro che sono diversamente capaci linguisticamente: complottista è chi ORDISCE i complotti, NON chi li rivela.

(Così come "fancazzista" è chi non fa un ca22o, e non chi gli fa notare che non fa un ca22o,)


Serve lo "schemino" ?

[frapox]

https://www.treccani.it/vocabolario/com ... eologismi)

s. m. e f. e agg. Chi o che ritiene che dietro molti accadimenti si nascondano cospirazioni, trame e complotti occulti

Taaaaaaac

[derma]

complottista
/com·plot·tì·sta/
sostantivo maschile e femminile

1. Organizzatore di complotti.
2. Chi tende a interpretare ogni evento come un complotto o parte di un complotto.

Origin
Der. di complotto •fine sec. XX.

Schermata del 2022-07-25 23-26-46.png

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Ciao, bella gioia!

[LUBO-BACK]

Riepilogando, io ho obiettato che, se una multinazionale subodorasse la possibilità di accaparrarsi i brevetti per la fusione nucleare lo farebbe al volo.

Derma mi ha risposto che l'industria del "fossile" guadagna un sacco di soldi. Vero, ma ciò, ad esempio, non ha impedito all'Europa di "pensionare" i motori termici, figuriamoci se impedirebbe ad una multinazionale concorrente di buttarsi sulla fusione nucleare.

Korda mi ha risposto raccontandoci gli altarini nascosti di alcune istituzioni ed eminenti personalità. Interessante, d'altro canto ho sempre pensato che i Nobel di oggigiorno debbano essere molto "politici" prima ancora che intelligenti. Ma anche qui mi pare che siamo fuori fuoco perché, se è probabile che la tale istituzione si butti su un progetto piuttosto che su un altro per interessi contingenti, è del tutto irrazionale che chi ha montagne di soldi (Musk, Bezos, Gates, Alphabet e pure i bistrattati fondi di investimento) aderisca ad una fantomatica conventio ad excludendum per fare fuori una tecnologia promettente e potenzialmente lucrosa a danno della concorrenza.

In tutta franchezza, laddove c'è da far soldi e pure tantissimi, qualcuno i finanziamenti ce li metterà e non per nascondere le scoperte in un cassetto.

[derma]

Riepilogando, io ho obiettato che, se una multinazionale subodorasse la possibilità di accaparrarsi i brevetti per la fusione nucleare lo farebbe al volo.

Ipotizzando per assurdo, che tu sia un fondo di investimento avente a disposizione una immensa quantità di denaro - grazie alle politiche di emissione di contante della FED - e dovessi scegliere tra un ipotetico investimento nella fusione nucleare "matura", partendo da zero a livello di infrastrutture e quant'altro ad esse collegate, e continuare a sfruttare ciò che adesso è disponibile e "collaudato", in ogni senso, tu cosa sceglieresti? Se fossi io, sceglierei la seconda - come Quelo insegna.
Chi lascia la vecchia per la nuova, sa cosa lascia e non sa cosa trova; recita un adagio.

Derma mi ha risposto che l'industria del "fossile" guadagna un sacco di soldi. Vero, ma ciò, ad esempio, non ha impedito all'Europa di "pensionare" i motori termici, figuriamoci se impedirebbe ad una multinazionale concorrente di buttarsi sulla fusione nucleare.

...

Il pensionare i motori termici - vedasi tra i primi marchi la Porsche - non significa rinunciare al petrolio o al carbone; come pensi che venga/verrà prodotta l'energia che arriverà alle stazioni di ricarica - e la catena di erogazione per la ricarica sarà un bel problema, ancora da risolvere, sotto non pochi aspetti?

Incentivare o, meglio, il tentativo di persuasione attuato non ha a che fare con l'ambiente, ma con col creare un bisogno indotto; convincere che l'auto con motore a scoppio inquini in una maniera spropositata, nonostante tutte le normative Euro e quelle messe in atto in altri paesi che le case automobilistiche sono costrette a rispettare - si veda lo scandalo Volkswagen - facendo in tal modo ricadere essenzialmente la colpa dell'inquinamento su tale categoria, quindi portare una soluzione non completamente "matura", o per certi aspetti non fattibile, in tale settore e farla apparire come una novità che allevierà il senso di colpa di chi ha necessità di usare l'automobile, che verrà inizialmente premiato, economicamente premiato, per questa sua scelta responsabile, in modo tale da poter vendere di nuovo più automobili, dato che si costringerà a un ricambio di tutti gli autoveicoli con motore termico; un affare - in teoria - di milioni e milioni di euro per un mercato che via via si stava rivelando sempre più stagnante.
Insomma, il tentativo è di far entrare dalla finestra ciò che costringono a far uscire dalla porta. Gira che ti rigira, sempre sul petrolio si "cade".
E non contiamo, poi, che significherebbe fornire energia a tutte le automobili elettriche in un numero pari a quelle "tradizionali" che oggi girano per le strade; altro che "il condizionatore acceso" al posto della "pace", neanche una lampadina si potrebbe più accendere - a meno di non fare ricorso al doppio o al triplo del petrolio oggi adoperato per produrre energia.
A Roma la chamerebbero "sòla". E quella è, 'na sòla!

[korda]

Devo darti ragione, @LUBO-BACK, il mio commento era fuori fuoco: forse perché non voleva essere una risposta puntuale ed esclusiva al tuo commento ma avrebbe voluto inglobarne altri precedenti che non ho menzionato direttamente per ovvie ragioni tecniche di lunghezza (e non).

Sono d'accordo sul tuo discorso circa i brevetti, ma non convinto. Intendo dire, il brevetto metterebbe il veto su questa o quella specifica tecnologia: d'altra parte l'argomento fusione nucleare è talmente ampio che dubito si potrà apporre una sorta di monopolio.

Vero è che chi dispone di fondi cospicui non esita a fare investimenti a rischio se subodorasse un ipotetico margine di guadagno cospicuo (per quanto limitato da una possibilità di azzardo). Altro che strada vecchia per la nuova: quelli sono ragionamenti da PdP che si possono trovare su Topolino

[derma]

Mi sa che qualcuno [ ↑ ] scriva a sproposito, senza conoscere il concetto di "rischio" nel campo investimenti, e in cosa consista un fondo di investimento e a chi deve in ultima istanza rispondere.

Ma, sempre a quanto pare, alcuni membri di questo forum "studiano" sui libri della scuola dell'obbligo e su Topolino. Che ci vuoi fare?!?! "È lascienzah, bellezza!"

[tokijin]

Ho spostato in quarantena tutti questi off topic, litigi, provocazioni e altro.