Ti piacciono le le storie di fantainformatica verosimili? Ti accontento subito.
Una squadra di cyberinvestigatori ha avuto una "dritta" da un informatore: un noto faccendiere si occupa di riciclare denaro proveniente da traffici illeciti. La contabilità di questa "attività" è tenuta tramite un PC portatile di fascia alta utilizzato esclusivamente per tale scopo, custodito ed utilizzato in un appartamento che si trova al trentaseiesimo piano di un grattacelo di New York dotato di ampie pareti/finestre in vetro.
Per evitare intrusioni, il PC non è mai connesso ad Internet, e viene tenuto aggiornato salvando gli aggiornamenti in un apposito disco rigido esterno che viene puntualmente riformattato ad aggiornamento avvenuto.
Le informazioni relative al riciclaggio, sono contenute in files criptati anch'essi inseriti nel medesimo disco rigido che contiene gli aggiornamenti; questi files sono dotati di un particolare sistema di sicurezza per cui possono essere aperti da un solo PC: quello usato dal faccendiere. Se qualcuno tenta di aprirli usando un diverso PC, si autodistruggono.
Gli investigatori seguono il caso da un appartamento che si trova al trentasettesimo piano del grattacelo che sta di fronte, e da lì, con binocoli, cannocchiali, e sistemi di videoripresa di ogni genere, vedono cosa accade in quell'appartamento.
Ogni giorno, alla stessa ora, il faccendiere entra nell'appartamento, apre un cassetto, estrae il PC portatile, lo appoggia sulla scrivania accanto ad una parete dotata di un'ampia vetrata panoramica, e lo mette in carica. Dopo pochi minuti, un fattorino consegna un pacchetto contenente il disco rigido, che il faccendiere utilizza subito per fare gli aggiornamenti. Ad aggiornamenti avvenuti, il faccendiere lancia il programma di decriptazione dei files contenenti i dati giornalieri del riciclaggio di denaro sporco. Nonostante il portatile sia di ultima generazione e sempre aggiornato, il programma impiega non meno di un'ora per decriptare i dati, tempo che il faccendiere trascorre guardando il panorama visibile dalla sua enorme finestra panoramica.
A decriptazione avvenuta, il faccendiere si siede davanti al portatile in modo da avere alla propria sinistra la finestra panoramica, e comincia a copiare i dati dei files decriptati per poi incollarli in un apposito programma di gestione della contabilità.
Dal loro appartamento, utilizzando binocoli, videocamere con teleobiettivi e roba simile, gli investigatori vedono il profilo sinistro del faccendiere e del PC portatile utilizzato. Se si spostano in una finestra più a sinistra, vedono una porzione maggiore del viso del faccendiere e una piccola porzione del coperchio del portatile, mentre se si spostano in una finestra più a destra, vedono una porzione minore del viso del faccendiere e una porzione dello schermo, troppo piccola per poter vedere cosa sta facendo il criminale, ma sufficiente per vedere la luce verde della webcam. Evidentemente il faccendiere, mentre lavora, sorveglia ciò che accade alle sue spalle tramite la webcam integrata ed un programma tipo VLC.
Da tempo la squadra di cyberinvestigatori aveva pensato di creare un programma capace di leggere le informazioni contenute nel disco rigido (magari sfruttando qualche vulnerabilità della CPU nota da anni a chi produce computer ma ignota agli utenti) ed inviarle agli investigatori. Le caratteristiche del programma dovevano essere le seguenti: mai visto prima (in modo che non fosse rilevabile da un antivirus aggiornato), capacità di attivarsi da solo all'avvio del computer e di lavorare in totale background senza bisogno di intervento esterno (per non essere visto da chi usa il computer). Per introdurre il programma sul computer del faccendiere, si era pensato di hakerare il sito da cui si scaricano i download per inserire il programma-spia fra gli aggiornamenti (in un secondo tempo sarebbe stato possibile ri-hakerare il medesimo sito per inserire un nuovo aggiornamento che prevedesse l'eliminazione dello spy-ware, e fornire alle case di produzione di antivirus i dati necessari per individuare ed eliminare lo spy-ware). Il problema fin'ora irrisolto era come far uscire i dati raccolti dallo spy-ware.
Colpo di genio: usare la webcam. Voi direte: «La webcam è una periferica di Input, come farla funzionare come farla funzionare come dispositivo di output?» Il colpo di genio (come spesso accade nei telefilm pseudoscientifici nei quali l'informatico di turno risolve problemi impossibili da risolvere applicando soluzioni impossibili ma verosimili) consiste nel fatto che la webcam, pur essendo un dispositivo di Input, è dotata di un dispositivo di Output: LA LUCETTA VERDE CHE SI ACCENDE QUANDO LA WEBCAM È IN FUNZIONE. Sfruttando il fenomeno della PERMANENZA SULLA RETINA, è possibile spegnere ed accendere la webcam (e quindi il LED ad essa associato) ad una frequenza tale che l'occhio umano non si accorge di quando viene spenta, ma un sensore ottico rileva questi "lampeggi", quindi le informazioni da trasmettere possono essere trasformate in lampeggi del LED (non so voi, ma io, mentre scrivo queste assurdità assolutamente verosimili, mi sto scompisciando dalle risate) e ricevuti da un ricevitore ottico direzionale (solitamente a forma di fucile, ma un samurai lo vorrebbe uno a forma di catana; pare che il mossad ne faccia di ottimi a forma di stella a sei punte, usati anche dai ninja, e dagli astronomi).
Detto, fatto. Uno spy-ware mai visto prima viene creato ed inserito fra gli aggiornamenti del sistema operativo, e quindi installato in tutti i computer del mondo come fosse un normale aggiornamento. In tutti i PC del mondo fa la medesima azione di spionaggio, ma solo un PC è osservato a distanza dai Cyberinvestigatori tramite un rilevatore ottico direzionale a forma di fucile (per il mercato occidentale; in Cina circola una versione in cui gli investigatori usano rilevatori ottici a forma di ciotola di riso; nella versione porno, usano un rilevatore ottico a forma di ##### )
Il Cyberinvestigatore si apposta per giorni ad una finestra dalla quale è possibile puntare il rilevatore ottico (collegato ad un PC) contro il led della webcam, e, quando la squadra di cyberinvestigatori ha raccolto le informazioni sufficienti per chiudere il caso, arrestano il faccendiere e si dimenticano di rimettere a posto i computer di mezzo mondo. (Vi risparmio la parte in cui la squadra di investigatori scopre che, per puntare correttamente il rilevatore ottico, occorre piazzarsi alla finestra di un appartamento al piano di sopra al loro, abitato da una coppia BDSM in cerca di un SUB).