I codec Mesa sono gravati da brevetti: verranno disabilitati in tutte le distro?

[undervolting]

Una modifica alla libreria grafica di Mesa ha evidenziato un potenziale problema legale per le distribuzioni Linux. Vale a dire, il pacchetto Mesa può consentire l'accesso al codice di codec multimediali coperti da brevetti negli Stati Uniti d'America. Dal momento che le distro Linux non pagano una licenza per utilizzare questi codec brevettati, le varie distribuzioni potrebbero essere costrette a disabilitare il supporto per alcuni codec, riducendo il supporto per la riproduzione video. Sono interessati i codec per la codifica e la decodifica accelerata vaapi di h264, h265 e la decodifica di vc1.

Secondo Frantisek Zatloukal (community Fedora): "Da quando questa modifica Mesa arriverà in F37 e rawhide, il pacchetto Mesa perderà il supporto per la codifica e la decodifica accelerata vaapi di h264, h265 e la decodifica di vc1. Sembra una grande regressione per gli utenti con GPU con open source driver (principalmente AMD, forse nVidia/altri non x86...), che interessano i casi d'uso comuni di tutte le distro, come guardare video, streaming di giochi, partecipare a riunioni online e molti altri."

[undervolting]

Fedora e openSUSE stanno rimuovendo il supporto dei codec video H.264, H.265 e VC-1 VA-API da Mesa per evitare potenziali problemi di brevetto.

In breve, alcuni codec video, come H.264, sono protetti da brevetto da MPEG LA, una società statunitense con sede a Denver, in Colorado. Pertanto, il loro utilizzo implica il pagamento di diritti di brevetto.

Per caso, gli avvocati di Red Hat hanno scoperto che i codec utilizzati da Fedora tramite la libreria Mesa violavano le regole sui brevetti. Quindi, naturalmente, hanno immediatamente sollevato preoccupazioni sull'avvio di azioni legali per violazione di brevetto contro la società. Di conseguenza, è stata presa la decisione di rimuovere il loro utilizzo nella distribuzione sponsorizzata da Red Hat, Fedora.

Ciò che è notevole e significativo in questo caso è che questi brevetti si applicano solo alle società con una presenza negli Stati Uniti. In altre parole, questi diritti di brevetto non si applicano in Europa, dove la legge sui brevetti software è diversa.

Di conseguenza, le distribuzioni Linux con sede al di fuori degli Stati Uniti o interamente guidate dalla comunità, senza scopo commerciale, non sono soggette al rischio di violazione di questi diritti di brevetto.

H.264 (codifica video avanzata), H.265 (codifica video ad alta efficienza) e VC-1 (codec video-1) sono standard per la compressione video utilizzati nella registrazione e distribuzione di video digitale. Sono tutti indicati come codec video.

In generale, i codec video, come suggeriscono i nomi, consentono di creare o consumare contenuti video. Quindi, vengono utilizzati in qualsiasi applicazione che utilizzi contenuti multimediali.

Ci sono innumerevoli esempi, come i lettori multimediali che usi per guardare film, editor video, servizi di streaming video online come YouTube, servizi di videoconferenza online come Zoom, software di registrazione video e così via.

Sfortunatamente, uno dei codec video destinati alla rimozione da Fedora e openSUSE, H.264, è attualmente lo standard di compressione video HD più utilizzato al mondo.

Innanzitutto, va precisato che questo problema riguarderà solo gli utenti con sistemi basati su AMD. Come mai? Perché AMD si affida interamente a Mesa per questi codec.

Gli utenti che utilizzano una GPU Intel non saranno interessati perché "intel-media-driver" o "libva-intel-driver" forniscono già la decodifica hardware VA-API (Video Acceleration API) senza richiedere Mesa.

Allo stesso tempo, gli utenti NVIDIA possono anche stare tranquilli perché esiste un driver proprietario che, per impostazione predefinita, supporta i codec sopra menzionati.

Siamo ora giunti alle distribuzioni Linux che hanno affermato che il supporto per H.264, H.265 e VC-1 sarebbe stato rimosso dai loro pacchetti "Mesa". Fedora è stata la prima ad annunciarlo e sembra che questo supporto non sia più disponibile nella prossima versione di Fedora 37. Inoltre, probabilmente anche in Fedora 36 ci sarà una rimozione dei codec H.264, H.265 e VC-1 da "Mesa".

Due giorni dopo la decisione di Fedora, openSUSE ha seguito l'esempio, dichiarando di aver rimosso anche il supporto per i codec video in questione. Il commento rilasciato da uno degli sviluppatori di openSUSE sotto la modifica apportata alla build Mesa è breve e al punto: "Il nostro staff legale lo ha chiesto". Sì, SUSE ha sede in Germania, ma gestisce uffici negli Stati Uniti, il che la rende soggetta alla legge statunitense sui brevetti.

Per il momento, Fedora e openSUSE sono le uniche due distribuzioni Linux confermate ad aver rimosso il supporto Mesa per H.264, H.265 e VC-1. Non è chiaro se altri seguiranno l'esempio. Tuttavia, questo è improbabile perché la maggior parte delle altre distribuzioni Linux non sono controllate da una società con una presenza negli Stati Uniti o con sede al di fuori degli Stati Uniti.

Ad esempio, poiché si trova nel Regno Unito, Ubuntu non sembra essere interessato dal problema.

In altre parole, le distribuzioni Linux con sede al di fuori degli Stati Uniti non sono minacciate di potenziali conseguenze per diritti di brevetto violati applicabili negli Stati Uniti.

Prima di passare alle scelte di problem solving, gli utenti dovrebbero capire chiaramente una cosa. La rimozione del supporto Mesa per H.264, H.265 e VC-1 non implica l'impossibilità di riprodurre video che utilizzano uno di questi codec.

Naturalmente, questi video verranno riprodotti; tuttavia, verranno decodificati dalla CPU anziché accelerati dalla scheda grafica (GPU).

E ora arriva il problema principale, che riguarda principalmente gli utenti di laptop, le cui batterie si scaricheranno più velocemente a causa del consumo notevolmente aumentato causato da intensi processi relativi alla CPU. Quindi, con quel chiarimento fatto, passiamo alle possibili soluzioni.

Come sempre, la comunità Open Source ha reagito immediatamente e ha trovato una soluzione: RPM Fusion. È un repository software che fornisce pacchetti extra per Fedora Linux. Poiché il repository è ospitato in Europa, in particolare in Francia, il software incluso al suo interno non è soggetto agli stessi diritti di brevetto di quelli negli Stati Uniti.

Il pacchetto che ripristina il supporto per i codec H.264, H.265 e VC-1 è "mesa-freeworld" (pronto e attualmente in fase di revisione). Quindi, gli utenti Fedora devono solo aggiungere il repository RPM Fusion ai loro sistemi, quindi installare il pacchetto "mesa-freeworld".

mesa-freeworld

Descrizione: librerie grafiche Mesa che supportano vaapi per hardware AMD

Questo file include le librerie vaapi utilizzate dall'hardware AMD escluse dal repository Fedora a causa di problemi di brevetto.

Al momento non ci sono informazioni disponibili per gli utenti di openSUSE sull'argomento, anche se si prevede che l'approccio sarà completamente simile. Packman?

Leggi articolo originale:
https://linuxiac.com/fedora-and-opensus ... eo-codecs/

[woddy68]

Di conseguenza, le distribuzioni Linux con sede al di fuori degli Stati Uniti o interamente guidate dalla comunità, senza scopo commerciale, non sono soggette al rischio di violazione di questi diritti di brevetto.

Non è proprio così, è una questione molto più complessa...vero che se non sei un ente giuridicamente riconosciuto non dovresti avere problema, ma il discorso della sede è relativo...SUSE è europea ad esempio, ma è distribuita anche negli USA, e se hai sedi in USA possono comunque rivalersi, per questo li hanno rimossi, ma sono già disponibili in packman.
C'è da dire che questo riguarda solo chi utilizza l'accelerazione hardware che generalmente almeno nei browser non è abilitata di default, che nella mia esperienza ha sempre fatto abbastanza schifo, per cui malgrado vari tentativi l'ho sempre evitata.

[Darren]

Per caso, gli avvocati di Red Hat hanno scoperto che i codec utilizzati da Fedora tramite la libreria Mesa violavano le regole sui brevetti. Quindi, naturalmente, hanno immediatamente sollevato preoccupazioni sull'avvio di azioni legali per violazione di brevetto contro la società. Di conseguenza, è stata presa la decisione di rimuovere il loro utilizzo nella distribuzione sponsorizzata da Red Hat, Fedora.

Nn capisco una cosa
Se ne sono accorti adesso?
E quindi tutto quello che è "in giro" e che ancora si trova da scaricare sarebbe passibile di una eventuale azione legale?

Dall altra parte invece non sapeva niente nessuno?

[woddy68]

Purtroppo la natura intrinseca di questi brevetti, rende tutto molto complicato...eh si! Prima violavano alcuni brevetti e nessuno se ne era accorto, capita anche questo vista la complessità della questione.
Tutto quello che è in giro, sarà aggiornato per evitare di continuare a violare i brevetti, usando Tumbleweed ho visto che è già stato fatto, ovviamente packman che è un repository comunitario non in capo a SUSE è stato aggiornato e comprende quello che hanno dovuto eliminare dai repository ufficiali.

[Darren]

Purtroppo la natura intrinseca di questi brevetti, rende tutto molto complicato...eh si! Prima violavano alcuni brevetti e nessuno se ne era accorto, capita anche questo vista la complessità della questione.
Tutto quello che è in giro, sarà aggiornato per evitare di continuare a violare i brevetti, usando Tumbleweed ho visto che è già stato fatto, ovviamente packman che è un repository comunitario non in capo a SUSE è stato aggiornato e comprende quello che hanno dovuto eliminare dai repository ufficiali.

certo, per gli utenti alla fine cambierà poco nulla perchè tramite vie non ufficiali si continuerà lo stesso
mi riferivo però a chi queste distro le Crea, e quindi ha sempre incluso questi pacchetti, per anni forse?
non corrono il rischio di una azione legale? oppure basta toglierli ora e quello fatto in passato non conta?

che poi magari nemmeno gli salta in mente di fare una azione legale, parlo giusto per curiosità

[woddy68]

Purtroppo la natura intrinseca di questi brevetti, rende tutto molto complicato...eh si! Prima violavano alcuni brevetti e nessuno se ne era accorto, capita anche questo vista la complessità della questione.
Tutto quello che è in giro, sarà aggiornato per evitare di continuare a violare i brevetti, usando Tumbleweed ho visto che è già stato fatto, ovviamente packman che è un repository comunitario non in capo a SUSE è stato aggiornato e comprende quello che hanno dovuto eliminare dai repository ufficiali.

certo, per gli utenti alla fine cambierà poco nulla perchè tramite vie non ufficiali si continuerà lo stesso
mi riferivo però a chi queste distro le Crea, e quindi ha sempre incluso questi pacchetti, per anni forse?
non corrono il rischio di una azione legale? oppure basta toglierli ora e quello fatto in passato non conta?

che poi magari nemmeno gli salta in mente di fare una azione legale, parlo giusto per curiosità

Buona la seconda, anche perché se provata la buona fede in un eventuale improbabile causa, non credo sia perseguibile.

[frapox]

In other words, Linux distros based outside of the US are not threatened with potential consequences for infringed patent rights applicable in the US.

Quindi a naso anche Debian e Arch, oltre che Ubuntu, non saranno afflitte da questo "patent bug"


@undervolting direi di non riportare tutto il testo degli articoli ma al limite degli estratti salienti. Se voglio leggermelo tutto, basta che seguo il link.

[woddy68]

Oggi ho avuto una piacevole discussione via chat, con un legale che spesso si occupa di queste cose e devo dire che ha fatto un po' di chiarezza sul perché alcune distribuzioni sono così scrupolose su questioni riguardanti brevetti, codecs ecc.
Innanzi tutto non c'entra niente il fatto che Ubuntu è in europa mentre RH è negli USA, in quanto sia Canonica che RedHat che SUSE hanno tutte sedi legali anche negli USA.
Il punto è un'altro...Ubuntu non è una distribuzione enterprise da un punto di vista legale, Ubuntu legalmente fa riferimento alla comunità di Ubuntu come ente giuridico, certo Canonical offre solo il supporto enterprise, i marchi e l'infrastruttura di Ubuntu sono di proprietà Canonical ma non è responsabile legalmente di quello che fa Ubuntu, in quanto Ubuntu è una distribuzione comunitaria.
Al contrario, RHE e SUSE sono distribuzioni enterprise a tutti gli effetti e ne rispondono legalmente sia alla legge sia ai clienti, anche openSUSE e Fedora legalmente sono distribuzioni in capo alle aziende (SUSE e RH), perlomeno da un punto di vista legale.
Ovviamente è raro che il detentore di diritti faccia causa a una community, in quanto non è conveniente, ma lo farebbero nei confronti di un'azienda, magari concorrente in qualche settore.