Decriptare hard disk

[mauromaro]

Salve a tutti.
Ho un problema da esporre, su cui non ho trovato (ancora?) una soluzione.
Il mio notebook aziendale (Windows 10) ha stirato l'ultimo respiro, e si rifiuta categoricamente di partire ("boot device not found"). A niente sono valsi check, tentativi di ripristino e altre soluzioni proposte da HP.
Il check dell'hard disk non rileva problemi di sorta.
Ho quindi provato ad effettuare un boot da chiave USB (live di Lubuntu 20.04) per provare quantomeno a recuperare tutta una serie di dati che, come potrete facilmente immaginare, sono parecchio importanti, dal punto di vista lavorativo.
L'avvio funziona, e il sistema mi rileva, correttamente, l'esistenza del disco fisso. Purtroppo il disco risulta "encrypted" e quindi non mi dà modo di accedervi e salvare i dati presenti su una unità esterna.
Ho a disposizione la password per poterlo decriptare (passatami dal supporto tecnico dell'azienda) ma non so come fare per procedere in questo senso.
Esiste un modo? Se sì, quale e con quali comandi? L'importante è che mi permettano di accedere al disco senza formattarlo e senza rischio di perdere i dati presenti.
Vi ringrazio in anticipo per qualunque suggerimento.
mauro

[wilecoyote]

) Salve, intanto benvenuto in Ubuntu.

Con cosa è stato criptato il Window ?

Ogni tipo di criptazione ha la sua tecnica per (provare) ad aprirlo.

Se trattasi del BitLocker nei repository c'è il pacchetto dislocker, che serve proprio per decriptare il predetto.

:: Ciao

P.S. come mai non hai fatto dei backup regolari ? Di regola in ambito aziendale sono una mania seriale al limite del patologico.

[korda]

Se hai il disco criptato con BitLocker il pacchetto Linux dislocker è solo un ripiego temporaneo per tentare di leggere ma:

1) il disco non viene decrittato permanentemente, ma solo per la sessione di utilizzo;
2) questo pacchetto è noto fare pasticci se tenti di scrivere sul disco;
3) non sempre con la password riesce ad accedere, molto probabile che ti venga richiesta la recovery key.

A questo punto, visto che disponi della password (e spero anche della recovery key) ti consiglierei di mettere il disco in un case USB e leggerlo da Windows. Una volta montato apri un terminale come admin e dai manage-bde -off X: dove X è la lettera del volume del disco. Monitora il decrittaggio con manage-bde -status, quando sarà arrivato allo 0,0% tutto il disco sarà completamente decrittato in modo permanente. NON SMONTARE IL DISCO O SPEGNERE IL PC MENTRE STAI DISABILITANDO BITLOCKER.

[wilecoyote]

) Salve,

Se hai il disco criptato con BitLocker il pacchetto Linux dislocker è solo un ripiego temporaneo per tentare di leggere ma:

1) il disco non viene decrittato permanentemente, ma solo per la sessione di utilizzo;
2) questo pacchetto è noto fare pasticci se tenti di scrivere sul disco;
3) non sempre con la password riesce ad accedere, molto probabile che ti venga richiesta la recovery key.

1) È quello che ha chiesto, accedervi temporaneamente per recuperare i dati.
2) Quando l'ho visto usare, prima di sbloccare copiano l'intero HDD su un 2° connesso tramite USB, talora Sata, di dimensioni doppie, in cui creano 1 partizione dove copiare ed 1 partizione ove salvare il recuperato.
3) Spero che sia disponibile anche la recovery key, 3 volte su 4 è stata indispensabile.

Non ho pratica diretta, evito come un appestato Window, però un particolare m'è sempre saltato all'occhio, le aziende sono molto restie a far aprire i computer e rimuovere i HDD per accedervi, ed avranno le loro buone ragioni per questo.

:: Ciao

[korda]

Non ho pratica diretta, evito come un appestato Window, però un particolare m'è sempre saltato all'occhio, le aziende sono molto restie a far aprire i computer e rimuovere i HDD per accedervi, ed avranno le loro buone ragioni per questo.

Non so di quali aziende tu parli, in quelle dove ho lavorato e lavoro io è una pratica comune e routinaria. Ovvio che se questa operazione lo fa il tecnico IT è responsabilità dell'azienda e non del dipendente. Però in genere si fa normalmente, anche perché 9 volte su 10 la garanzia dei PC acquistati dai fornitori viene sverginata in tempo zero.

Per tornare in topic, dislocker l'ho provato su diverse chiavette criptate (non dischi). Non vorrei mai dire che sia un tool instabile, però non ho ancora trovato una procedura quantomeno riproducibile

Se decidessi di riportare in chiaro il disco con manage-bde allora mettiti comodo. Se hai centinaia di giga potrebbe volerci anche una giornata intera.

[mauromaro]

Ciao,
prima di tutti, grazie dei consigli e dei suggerimenti.
Non sono sicurissimo, ma credo proprio che il cripting sia Bitlocker (mi sembra di aver intravisto qualcosa del genere,
qualche tempo fa, durante un riavvio).
Non ho però a disposizione una case usb su cui montare l'hard disk, per cui proverei con la prima soluzione (sperando che non danneggi il disco): mi serve solo avere il tempo, e la possibilità, di salvare i dati (nemmeno tutti, fortunatamente) su una unità esterna e poi posso rendere tutto l'ambaradam all'azienda.
Di recovery key, il collega dell'IT non mi ha fatto cenno ma, in caso, dovrei riuscire a recuperarla.
Vi faccio sapere come andrà il tentativo.
Ancora grazie.

m.

[korda]

Di recovery key, il collega dell'IT non mi ha fatto cenno ma, in caso, dovrei riuscire a recuperarla.

Se il tuo collega dell'IT è un minimo sgamato avrà sicuramente salvato la recovery key o sul cloud di Azure del tuo account aziendale o sul domain controller della rete aziendale. A meno che il BitLocker non l'abbia attivato tu...

[wilecoyote]

) Salve,

Non so di quali aziende tu parli, in quelle dove ho lavorato e lavoro io è una pratica comune e routinaria. Ovvio che se questa operazione lo fa il tecnico IT è responsabilità dell'azienda e non del dipendente. Però in genere si fa normalmente, anche perché 9 volte su 10 la garanzia dei PC acquistati dai fornitori viene sverginata in tempo zero.

Le aziende con cui mi confronto o trattano di traffici commerciali marittimi e terrestri, e sono gelosissime dei loro contatti, oppure di produzioni artistiche, che vedono furti di copyright ogni 2×3.

Non ho però a disposizione una case usb su cui montare l'hard disk, per cui proverei con la prima soluzione (sperando che non danneggi il disco): mi serve solo avere il tempo, e la possibilità, di salvare i dati (nemmeno tutti, fortunatamente) su una unità esterna e poi posso rendere tutto l'ambaradam all'azienda.

No no no, non operare sul HDD originale per nessun motivo, l'ho dattilografato nel mio post precedente su come operare con questa procedura al punto 2).

Se qualcosa và storta i dati sono persi per sempre, meglio non rischiare, e prima procurati la recovery key per averla sottomano alla bisogna.

:: Ciao