Futuro del Consiglio
- noel80
- Entusiasta Emergente
- Messaggi: 2240
- Iscrizione: giovedì 11 settembre 2014, 2:49
- Desktop: Gnome w/Tile || KDE
- Distribuzione: Pop!_OS || SteamOS
Futuro del Consiglio
Leggevo questo articolo, se c'e' qualcuno piu' efferato oppure interessato a commentarlo: https://www.theregister.com/2020/09/14/ ... l_revived/
( https://discourse.ubuntu.com/t/future-o ... y/17593/28 )
( https://discourse.ubuntu.com/t/future-o ... y/17593/28 )
-
- Consiglio di Ubuntu-it
- Messaggi: 1677
- Iscrizione: martedì 7 dicembre 2010, 17:52
- Desktop: i3wm
- Distribuzione: Debian unstable (sid) amd64
- Sesso: Maschile
- Località: Milano
- Contatti:
Re: Futuro del Consiglio
Ciao!
Non ho letto l'intero thread (solo un paio di messaggi…) ma sì, concordo che la comunità ubuntu è da anni in continuo declino. E si tratta sia di quella internazione, che di quella locale di un po' tutto il mondo. Lo vedo anche da me stesso, che ho sostanzialmente passato quasi tutte le mie partecipazioni a Debian, dopo essere stato irritato da molti dettagli di come i miei contributi in quanto Ubuntu Developer non venivano minimamente riconosciuti, e ancor più perchè molte interazioni mi hanno un po' offeso (non commento su parti non di sviluppo, altrettanto tristi).
Tralsciando i vari dettagli, in bene o male non vedo nessun cambiamento a ubuntu-it a breve ne alcuna azione particolare in riferimento a quel thread che hai linkato.
In effetti, penso che il Bar Ubuntu sia una sezione più adatta a discutere più ampiamente tra i membri del forum riguardo quell'argomento, invece di fissare il topic su cosa il Consiglio (quale consiglio? Ho assunto quello di ubuntu-it…) farà. Lascio comunque ai moderatori decidere se spostare la discussione.
Non ho letto l'intero thread (solo un paio di messaggi…) ma sì, concordo che la comunità ubuntu è da anni in continuo declino. E si tratta sia di quella internazione, che di quella locale di un po' tutto il mondo. Lo vedo anche da me stesso, che ho sostanzialmente passato quasi tutte le mie partecipazioni a Debian, dopo essere stato irritato da molti dettagli di come i miei contributi in quanto Ubuntu Developer non venivano minimamente riconosciuti, e ancor più perchè molte interazioni mi hanno un po' offeso (non commento su parti non di sviluppo, altrettanto tristi).
Tralsciando i vari dettagli, in bene o male non vedo nessun cambiamento a ubuntu-it a breve ne alcuna azione particolare in riferimento a quel thread che hai linkato.
In effetti, penso che il Bar Ubuntu sia una sezione più adatta a discutere più ampiamente tra i membri del forum riguardo quell'argomento, invece di fissare il topic su cosa il Consiglio (quale consiglio? Ho assunto quello di ubuntu-it…) farà. Lascio comunque ai moderatori decidere se spostare la discussione.
- woddy68
- Rampante Reduce
- Messaggi: 8676
- Iscrizione: sabato 12 febbraio 2011, 14:23
- Desktop: Kde Plasma5
- Distribuzione: openSUSE Tumbleweed - KDE Neon
- Sesso: Maschile
Re: Futuro del Consiglio
E' da anni che esiste un problema tra la community di Ubuntu e Canonical, ora che Canonical non ha più un grande interesse su Ubuntu desktop, il problema è solo più evidente.
Personalmente credo che dovrebbero essere riviste alcune cose...ma sopratutto avere un miglior dialogo.
Ubuntu, come qualsiasi distribuzione desktop, ha disperatamente bisogno della community per sopravvivere, questo lo ha dimostrato Canonical stessa...che quando ha cercato di fare qualcosa con le sole sue forze ha fallito.
Personalmente credo che dovrebbero essere riviste alcune cose...ma sopratutto avere un miglior dialogo.
Ubuntu, come qualsiasi distribuzione desktop, ha disperatamente bisogno della community per sopravvivere, questo lo ha dimostrato Canonical stessa...che quando ha cercato di fare qualcosa con le sole sue forze ha fallito.
Desktop - DELL Optiplex 7010 - Notebook HP 250
-Ho sempre accettato caramelle dagli sconosciuti-
-Ho sempre accettato caramelle dagli sconosciuti-
-
- Rampante Reduce
- Messaggi: 5460
- Iscrizione: domenica 20 gennaio 2008, 1:13
- Desktop: Kubuntu
- Distribuzione: 20.04 x64
- Contatti:
Re: Futuro del Consiglio
Se la community non è in grado di portare soldi e visibilità a buon mercato a Canonical, non cambierà nulla.
E visto che per molti Linux=tutto gratis... anche i post come questo sono a perdere.
A chi pensa che sia un disfattista... portatemi prova del contrario negli ultimi 3 anni di forum. Di gente che ha acquisito, messo in pratica e pubblicato più conoscenza di quella che avesse.
Altrimenti andatevi a installare una Stage 3 di Gentoo
Sono colui che fa cose che non servono...
Secondo Principio di Dilbert, di Scott Adams. "Si parte dalla certezza che siamo tutti idioti". Ed alcuni su questo mi ab-battono alla grande.
Come certificato dalla moderazione, incivile e maleducato. You have been warned.
Secondo Principio di Dilbert, di Scott Adams. "Si parte dalla certezza che siamo tutti idioti". Ed alcuni su questo mi ab-battono alla grande.
Come certificato dalla moderazione, incivile e maleducato. You have been warned.
- steff
- Moderatore Globale
- Messaggi: 40301
- Iscrizione: domenica 18 febbraio 2007, 19:48
- Desktop: LXQt+labwc
- Distribuzione: Arch; Debian; Ubuntu Server
- Sesso: Maschile
- Località: Toscana
- Contatti:
Re: Futuro del Consiglio
I miei due centesimi: tra il recinto dorato di facebook e i telefonini il desktop interessa a pochi ormai. Quindi non è di ubuntu solo, quel fenomeno. Molti ambienti desktop sono portati avanti di pocchissime persone/sviluppatori ormai.
E non vedo come potrebbe cambiare la cosa, visto anche la frammentazioni nota tra i vari ambienti desktop.
Però certe cose di sviluppo pesano, certe scelte di canonical di fare da testa sua e pure una strada propria. Gli snap per esempio stanno lì solo per motivi economici/manodopera secondo me. Zero dipendenze, non dover servire tot versioni in supporto con le varie versioni.
E non vedo come potrebbe cambiare la cosa, visto anche la frammentazioni nota tra i vari ambienti desktop.
Però certe cose di sviluppo pesano, certe scelte di canonical di fare da testa sua e pure una strada propria. Gli snap per esempio stanno lì solo per motivi economici/manodopera secondo me. Zero dipendenze, non dover servire tot versioni in supporto con le varie versioni.
Hai fatto un backup oggi? Ieri?? Quando???
La Documentazione da consultare e la FAQ sul uso del forum
Sistemi: LXQt - semplice, modulare e configurabile + *ubuntu in Vbox
La Documentazione da consultare e la FAQ sul uso del forum
Sistemi: LXQt - semplice, modulare e configurabile + *ubuntu in Vbox
- woddy68
- Rampante Reduce
- Messaggi: 8676
- Iscrizione: sabato 12 febbraio 2011, 14:23
- Desktop: Kde Plasma5
- Distribuzione: openSUSE Tumbleweed - KDE Neon
- Sesso: Maschile
Re: Futuro del Consiglio
Si sta solo discutendo di problematiche all'interno di una realtà Gnu/linux, la community non porta soldi, non è questo l'obiettivo per cui nascono, ma portano un sacco di progetti e manodopera, che altrimenti non ci sarebbero. Questo vale per tutte le distribuzioni.Pike ha scritto: ↑lunedì 14 settembre 2020, 22:46Se la community non è in grado di portare soldi e visibilità a buon mercato a Canonical, non cambierà nulla.
E visto che per molti Linux=tutto gratis... anche i post come questo sono a perdere.
A chi pensa che sia un disfattista... portatemi prova del contrario negli ultimi 3 anni di forum. Di gente che ha acquisito, messo in pratica e pubblicato più conoscenza di quella che avesse.
Altrimenti andatevi a installare una Stage 3 di Gentoo
Utilizzando io openSUSE, seguo molto anche le loro questioni, che in un certo senso sono simili, anche se trattate in modo diverso anche a causa di un diverso status. Ne Ubuntu, ne SUSE, ne Red Hat possono fare a meno delle community, ma occorre sempre trovare un compromesso, tra l'esigenza di un'azienda e quella di una community. Gnu/linux senza community sarebbe morto e persino i sistemi operativi proprietari come Windows oggi hanno un occhio di riguardo più che mai alle loro community, proprio per la loro importanza.
Desktop - DELL Optiplex 7010 - Notebook HP 250
-Ho sempre accettato caramelle dagli sconosciuti-
-Ho sempre accettato caramelle dagli sconosciuti-
-
- Rampante Reduce
- Messaggi: 5460
- Iscrizione: domenica 20 gennaio 2008, 1:13
- Desktop: Kubuntu
- Distribuzione: 20.04 x64
- Contatti:
Re: Futuro del Consiglio
Io ho provato a rispondere con le mie opinioni sulla domanda che hai fatto, ed il mio malumore non è rivolto a te, ma alla constatazione dello stato attuale della community.
La quale a mio parere è diretta conseguenza del consiglio, della amministrazione e della moderazione.
Una community forte può fare cose molto importanti per portare denaro alla distro, più indirettamente che direttamente.
Una community forte è presente nel supportare l'utenza domestica, aumentando la diffusione della sensazione "'sta roba va, e quando non va si trova in fretta un modo per sistemare e risolvere gratis". Con questa sensazione diffusa, diventa più abbordabile l'idea per chi non è abbastanza addentro alla cosa di dire "magari domani sul posto di lavoro uso la distro. In sintesi, aumenti l'adozione presso vari ambienti, con la possibilità di creare endorser, testimonial, evangelizzatori del prodotto.
Un'altra opzione la vedo in una community di una derivata CentOS: la presenza di una community esperta, appassionata, presente e disponibile può rendere una distro servizi/server/strumenti un qualcosa che fa sentire come possibile uno studio. Se c'è un licensing abbastanza intelligente (cioè non ClearOS, ormai HPE without Windows) un Sysadmin, uno sviluppatore o un system integrator può approntare un sistema di test, impratichirsi, per poi portarlo presso un sito "economico", dove diventa un pezzo del sistema informativo. E questo, prima o poi, genera fatturato; se non per la distro stessa direttamente, per i partner ed i rivenditori della versione a pagamento.
Mesi o anni fa ho detto che "Linux per Desktop è morto", più che altro perchè come strumento domestico e lavorativo il PC sta sempre più perdendo segmenti di mercato a favore di HTPC, Tablet, Smartphone, appliance domestiche. E non è che si parli di sconfitta, non c'è mai stata oggettivamente gara con MacOS, figuriamoci contro windows. Di converso, le community possono fare qualcosa che il prodotto proprietario non può fare: insegnare.
Ma in questa community non capita. Il forum è il supporto clienti non paganti di Canonical, dove l'utenza arriva per frignare come un poppante perchè "nonfacomeppareammèvogliolamammailpapa'ellozzio". Le poche persone che imparano dopo un po' di maltrattamenti, cafoneria, mancanza di buona volontà di chi cerca assistenza prima si stufano, poi diventano acidi, poi rispondono per le rime e vengono sanzionati. Atteggiamento dello staff criticato più volte, i più punti, che non è cambiato e che, visto che sembra una papera e cammina come una papera e fa suono di una papera... come una papera non cambierà.
Spero di sbagliarmi. Ma secondo me ci sono più probabilità che il debito pubblico italiano venga azzerato in 5 anni.
La quale a mio parere è diretta conseguenza del consiglio, della amministrazione e della moderazione.
Qui mi trovi in forte disaccordo.woddy68 ha scritto: ↑lunedì 14 settembre 2020, 23:26Si sta solo discutendo di problematiche all'interno di una realtà Gnu/linux, la community non porta soldi, non è questo l'obiettivo per cui nascono, ma portano un sacco di progetti e manodopera, che altrimenti non ci sarebbero. Questo vale per tutte le distribuzioni.
Una community forte può fare cose molto importanti per portare denaro alla distro, più indirettamente che direttamente.
Una community forte è presente nel supportare l'utenza domestica, aumentando la diffusione della sensazione "'sta roba va, e quando non va si trova in fretta un modo per sistemare e risolvere gratis". Con questa sensazione diffusa, diventa più abbordabile l'idea per chi non è abbastanza addentro alla cosa di dire "magari domani sul posto di lavoro uso la distro. In sintesi, aumenti l'adozione presso vari ambienti, con la possibilità di creare endorser, testimonial, evangelizzatori del prodotto.
Un'altra opzione la vedo in una community di una derivata CentOS: la presenza di una community esperta, appassionata, presente e disponibile può rendere una distro servizi/server/strumenti un qualcosa che fa sentire come possibile uno studio. Se c'è un licensing abbastanza intelligente (cioè non ClearOS, ormai HPE without Windows) un Sysadmin, uno sviluppatore o un system integrator può approntare un sistema di test, impratichirsi, per poi portarlo presso un sito "economico", dove diventa un pezzo del sistema informativo. E questo, prima o poi, genera fatturato; se non per la distro stessa direttamente, per i partner ed i rivenditori della versione a pagamento.
Mesi o anni fa ho detto che "Linux per Desktop è morto", più che altro perchè come strumento domestico e lavorativo il PC sta sempre più perdendo segmenti di mercato a favore di HTPC, Tablet, Smartphone, appliance domestiche. E non è che si parli di sconfitta, non c'è mai stata oggettivamente gara con MacOS, figuriamoci contro windows. Di converso, le community possono fare qualcosa che il prodotto proprietario non può fare: insegnare.
Ma in questa community non capita. Il forum è il supporto clienti non paganti di Canonical, dove l'utenza arriva per frignare come un poppante perchè "nonfacomeppareammèvogliolamammailpapa'ellozzio". Le poche persone che imparano dopo un po' di maltrattamenti, cafoneria, mancanza di buona volontà di chi cerca assistenza prima si stufano, poi diventano acidi, poi rispondono per le rime e vengono sanzionati. Atteggiamento dello staff criticato più volte, i più punti, che non è cambiato e che, visto che sembra una papera e cammina come una papera e fa suono di una papera... come una papera non cambierà.
Spero di sbagliarmi. Ma secondo me ci sono più probabilità che il debito pubblico italiano venga azzerato in 5 anni.
Sono colui che fa cose che non servono...
Secondo Principio di Dilbert, di Scott Adams. "Si parte dalla certezza che siamo tutti idioti". Ed alcuni su questo mi ab-battono alla grande.
Come certificato dalla moderazione, incivile e maleducato. You have been warned.
Secondo Principio di Dilbert, di Scott Adams. "Si parte dalla certezza che siamo tutti idioti". Ed alcuni su questo mi ab-battono alla grande.
Come certificato dalla moderazione, incivile e maleducato. You have been warned.
- woddy68
- Rampante Reduce
- Messaggi: 8676
- Iscrizione: sabato 12 febbraio 2011, 14:23
- Desktop: Kde Plasma5
- Distribuzione: openSUSE Tumbleweed - KDE Neon
- Sesso: Maschile
Re: Futuro del Consiglio
@Pike il mio non era un intento polemico, anche se poteva sembrare.
Ovviamente siamo qui a dire tutti la nostra opinione, so benissimo che parlare di community è alquanto generico, nel senso che si può contribuire in molti modi, io mi riferivo maggiormente a tutti quelli che contribuiscono sul lato software che non sul supporto, anche se entrambi ne fanno parte.
Su questo concordo, nel senso che la community può essere un'arricchimento e quindi portare soldi indirettamente, nel mio commento precedente non avevo considerato "l'indirettamente".Qui mi trovi in forte disaccordo.
Una community forte può fare cose molto importanti per portare denaro alla distro, più indirettamente che direttamente.
Ovviamente siamo qui a dire tutti la nostra opinione, so benissimo che parlare di community è alquanto generico, nel senso che si può contribuire in molti modi, io mi riferivo maggiormente a tutti quelli che contribuiscono sul lato software che non sul supporto, anche se entrambi ne fanno parte.
Desktop - DELL Optiplex 7010 - Notebook HP 250
-Ho sempre accettato caramelle dagli sconosciuti-
-Ho sempre accettato caramelle dagli sconosciuti-
-
- Rampante Reduce
- Messaggi: 5460
- Iscrizione: domenica 20 gennaio 2008, 1:13
- Desktop: Kubuntu
- Distribuzione: 20.04 x64
- Contatti:
Re: Futuro del Consiglio
VIsta la tua precedente risposta mi sono domandato se ti fossi sentito offeso o risentito della mia risposta, motivo per cui ho fatto un ulteriore post di espansione del mio pensiero.
E per la polemica beh... se non è fine a se' stessa per distribuire insulti e risentimento, non penso sia una cosa sbagliata. Il problema è che spesso quando si inizia a polemizzare si passa dal discutere al litigare, che a mio parere possono avere un pari volume di decibel, ma hanno due intenti e risultati molto diversi.
Se mi permetti un parallelo con il tifo di calcio, c'è un sacco di differenza tra discussioni animate cercando di sostenere le proprie ragioni sulla validità della propria squadra del cuore e liti in cui l'unico tema è l'insultare la squadra del cuore del nostro "oppositore".
Per me è scontato che i pensieri siano diversi e se sono frutto di esperienze, emozioni, ragionamenti e non di "oggi mi va così" ci sia del trasporto e dell'energia nel sostenerli. E se i pensieri sono su fronti opposti... le energie collidono. Non c'è niente di sbagliato in questo finchè c'è onestà intellettuale e volontà di imparare. A volte anche solo nuovi modi per dimostrare che l'altro ha torto
E per la polemica beh... se non è fine a se' stessa per distribuire insulti e risentimento, non penso sia una cosa sbagliata. Il problema è che spesso quando si inizia a polemizzare si passa dal discutere al litigare, che a mio parere possono avere un pari volume di decibel, ma hanno due intenti e risultati molto diversi.
Se mi permetti un parallelo con il tifo di calcio, c'è un sacco di differenza tra discussioni animate cercando di sostenere le proprie ragioni sulla validità della propria squadra del cuore e liti in cui l'unico tema è l'insultare la squadra del cuore del nostro "oppositore".
Per me è scontato che i pensieri siano diversi e se sono frutto di esperienze, emozioni, ragionamenti e non di "oggi mi va così" ci sia del trasporto e dell'energia nel sostenerli. E se i pensieri sono su fronti opposti... le energie collidono. Non c'è niente di sbagliato in questo finchè c'è onestà intellettuale e volontà di imparare. A volte anche solo nuovi modi per dimostrare che l'altro ha torto
Sono colui che fa cose che non servono...
Secondo Principio di Dilbert, di Scott Adams. "Si parte dalla certezza che siamo tutti idioti". Ed alcuni su questo mi ab-battono alla grande.
Come certificato dalla moderazione, incivile e maleducato. You have been warned.
Secondo Principio di Dilbert, di Scott Adams. "Si parte dalla certezza che siamo tutti idioti". Ed alcuni su questo mi ab-battono alla grande.
Come certificato dalla moderazione, incivile e maleducato. You have been warned.
- woddy68
- Rampante Reduce
- Messaggi: 8676
- Iscrizione: sabato 12 febbraio 2011, 14:23
- Desktop: Kde Plasma5
- Distribuzione: openSUSE Tumbleweed - KDE Neon
- Sesso: Maschile
Re: Futuro del Consiglio
Assolutamente no, figurati se mi offendo per queste cose...come dicevo si discute e concordo, che finché non c'è fanatismo, si può discutere serenamente di tutto.VIsta la tua precedente risposta mi sono domandato se ti fossi sentito offeso o risentito della mia risposta, motivo per cui ho fatto un ulteriore post di espansione del mio pensiero.
Desktop - DELL Optiplex 7010 - Notebook HP 250
-Ho sempre accettato caramelle dagli sconosciuti-
-Ho sempre accettato caramelle dagli sconosciuti-
-
- Tenace Tecnocrate
- Messaggi: 17946
- Iscrizione: giovedì 8 aprile 2010, 18:41
- Desktop: diversi
- Distribuzione: debian
Re: Futuro del Consiglio
lo volete capire o no che il "desktop" non esiste più? C'è stato un "sussulto" quando con il lockdown e la DAD la gente si è trovata costretta ad usare uno "schermo" perchè seguire le "lezioni" era alquanto ostico con un phone che è tutto tranne che smart. Ora anche quello è andato, perlomeno fino alla prossima chiusura. La gente usa solo whatsapp, social network vari e niente altro. Un computer vero uno lo usa solo al lavoro, ma nella sua vita reale il computer non gli serve assolutamente a nulla dato che è SEMPRE connesso con un altro device. Non esistono più programmatori per pc ma solo per stronzate varie che vanno sui telefoni. E le varie distribuzioni ne subiscono le conseguenze perchè devono tirare avanti per una cosa che non ha futuro
- woddy68
- Rampante Reduce
- Messaggi: 8676
- Iscrizione: sabato 12 febbraio 2011, 14:23
- Desktop: Kde Plasma5
- Distribuzione: openSUSE Tumbleweed - KDE Neon
- Sesso: Maschile
Re: Futuro del Consiglio
Io penso che come in passato, il mercato dei desktop fu ridimensionato dopo l'arrivo dei notebook, ma ancora esistono e hanno un mercato, così oggi è ridimensionato il mercato dei notebook, ma da qui a dire che non esiste più ce ne passa...molte persone non hanno bisogno di un notebook o desktop, ma altre si...il mondo è bello perché è vario.
Desktop - DELL Optiplex 7010 - Notebook HP 250
-Ho sempre accettato caramelle dagli sconosciuti-
-Ho sempre accettato caramelle dagli sconosciuti-
-
- Tenace Tecnocrate
- Messaggi: 17946
- Iscrizione: giovedì 8 aprile 2010, 18:41
- Desktop: diversi
- Distribuzione: debian
Re: Futuro del Consiglio
il mondo è sempre meno vario e sempre più inglobato: il "social-engineering" è stato massiccio e si vede in che condizioni sono le nostre società
- Filoteo
- Entusiasta Emergente
- Messaggi: 1322
- Iscrizione: venerdì 28 agosto 2015, 9:38
- Desktop: Gnome
- Distribuzione: Arch Linux
Re: Futuro del Consiglio
woddy68 ha scritto: ↑mercoledì 16 settembre 2020, 16:55Io penso che come in passato, il mercato dei desktop fu ridimensionato dopo l'arrivo dei notebook, ma ancora esistono e hanno un mercato, così oggi è ridimensionato il mercato dei notebook, ma da qui a dire che non esiste più ce ne passa...molte persone non hanno bisogno di un notebook o desktop, ma altre si...il mondo è bello perché è vario.
Sì ma non si torna indietro, lento quanto vuoi ma laptop e desktop "per l'utente medio" sono al tramonto.
- woddy68
- Rampante Reduce
- Messaggi: 8676
- Iscrizione: sabato 12 febbraio 2011, 14:23
- Desktop: Kde Plasma5
- Distribuzione: openSUSE Tumbleweed - KDE Neon
- Sesso: Maschile
Re: Futuro del Consiglio
Certo che non si torna indietro, ma non capisco cosa intendi per "lento", io non ho parlato di "lento", da che c'è il mondo il mercato cambia in base a quello che vogliono i consumatori.Filoteo ha scritto: ↑giovedì 17 settembre 2020, 13:27woddy68 ha scritto: ↑mercoledì 16 settembre 2020, 16:55Io penso che come in passato, il mercato dei desktop fu ridimensionato dopo l'arrivo dei notebook, ma ancora esistono e hanno un mercato, così oggi è ridimensionato il mercato dei notebook, ma da qui a dire che non esiste più ce ne passa...molte persone non hanno bisogno di un notebook o desktop, ma altre si...il mondo è bello perché è vario.
Sì ma non si torna indietro, lento quanto vuoi ma laptop e desktop "per l'utente medio" sono al tramonto.
Se fino a qualche hanno fa, per connetterti a internet avevi bisogno di un pc desktop, con l'avvento dei portatili, molti hanno scelto questa soluzione in quanto più comodo e meno limitante, con l'avvento dei dispositivi mobili (smartphone) in molti preferiscono questa soluzione, anche in questo caso perché ritenuta più comoda. Tuttavia non tutti abbiamo le stesse esigenze, se sei appassionato di fotografia, editing, giochi e altro, avrai comunque la necessità di un desktop o di un notebook, non fosse altro che hanno uno schermo più grande e per queste cose sono preferibili.
Morale, certo se devi fare solo qualche ricerca in rete o per usare i social, non hai più bisogno di un pc, da cui il ridimensionamento del mercato dei pc, ma questo non significa che i pc sono morti, ma solo ridimensionati in un mercato più diversificato.
Desktop - DELL Optiplex 7010 - Notebook HP 250
-Ho sempre accettato caramelle dagli sconosciuti-
-Ho sempre accettato caramelle dagli sconosciuti-
-
- Tenace Tecnocrate
- Messaggi: 17946
- Iscrizione: giovedì 8 aprile 2010, 18:41
- Desktop: diversi
- Distribuzione: debian
Re: Futuro del Consiglio
no, cambia in base in quello che viene inculcato nella testa dei consumatori e non ai suoi bisogni "reali". Di esempi ce ne sarebbero a bizzeffe.cambia in base a quello che vogliono i consumatori.
- woddy68
- Rampante Reduce
- Messaggi: 8676
- Iscrizione: sabato 12 febbraio 2011, 14:23
- Desktop: Kde Plasma5
- Distribuzione: openSUSE Tumbleweed - KDE Neon
- Sesso: Maschile
Re: Futuro del Consiglio
Se è una questione di "bisogni reali", abbiamo fatto a meno di pc, notebook e smarphone e quant'altro per anni, nessuno di loro è un bisogno reale, come tante altre cose.
Nessuno inculca niente, solo le persone si fanno prendere dalle mode, ma questo è un'altro discorso.
Desktop - DELL Optiplex 7010 - Notebook HP 250
-Ho sempre accettato caramelle dagli sconosciuti-
-Ho sempre accettato caramelle dagli sconosciuti-
- corradoventu
- Imperturbabile Insigne
- Messaggi: 3855
- Iscrizione: domenica 27 aprile 2008, 22:23
- Desktop: GNOME
- Distribuzione: Ubuntu 20.04, 22.04, 23.10, 24.04
- Sesso: Maschile
- Località: Rezzoaglio (GE)
- Contatti:
Re: Futuro del Consiglio
La settimana prossima c'è la riunione di condominio. Sono in vacanza fuori della mia abituale residenza. L'amministratore ha inviato convocazione, rendiconto e preventivi via email. Leggerli su uno smartphone sarebbe praticamente impossibile, per fortuna ho il mio portatile!
Con o senza religione, i buoni si comportano bene e i cattivi male, ma ci vuole la religione per far comportare male i buoni.
(Steven Weinberg)
(Steven Weinberg)
-
- Rampante Reduce
- Messaggi: 5460
- Iscrizione: domenica 20 gennaio 2008, 1:13
- Desktop: Kubuntu
- Distribuzione: 20.04 x64
- Contatti:
Re: Futuro del Consiglio
il che c'entra con il futuro del consiglio... come?
Sono colui che fa cose che non servono...
Secondo Principio di Dilbert, di Scott Adams. "Si parte dalla certezza che siamo tutti idioti". Ed alcuni su questo mi ab-battono alla grande.
Come certificato dalla moderazione, incivile e maleducato. You have been warned.
Secondo Principio di Dilbert, di Scott Adams. "Si parte dalla certezza che siamo tutti idioti". Ed alcuni su questo mi ab-battono alla grande.
Come certificato dalla moderazione, incivile e maleducato. You have been warned.
Chi c’è in linea
Visualizzano questa sezione: Sannythebest e 12 ospiti